Quello che viene comunemente chiamato seme di girasole è tecnicamente tutto il frutto, si tratta infatti di un achenio (un frutto secco circondato da un pericarpo indurito che contiene un solo seme). I semi di girasole essiccati sono una cospicua fonte di vitamine del gruppo B.

Semi di girasole proprietà e benefici

Fonte di vitamine (del gruppo B e vitamina E in particolare) e acidi grassi, hanno capacità antiossidanti e antinfiammatorie. In realtà esistono più tipi di semi girasole che si riconoscono dall’aspetto e i diversi tipi hanno concentrazioni diverse dei nutrienti e dunque eccellono in questa o quella proprietà, i semi di girasole bianchi sono ricchissimi di acido linoleico (precursore degli omega 6); i neri hanno alti livelli di ferro, manganese, zinco e fibre; quelli striati contengono elementi utili alla regolarità dell'intestino. I semi neri e più piccoli tipicamente vengono usati per ricavare l’olio, in vendita come snack si trovano quelli più grandi con il guscio striato.

Valore nutrizionali dei semi di girasole (riferiti alla varietà più comune in vendita)

Come tutta la frutta secca i semi di girasole sono molto calorici, 100 grammi forniscono 584 chilocalorie. Sempre per i canonici 100 grammi tra i nutrienti spiccano 1,48 mg di Tiamina (B1) e i 1345 mg di B6 che rappresentano in entrambi i casi più del 100% del fabbisogno giornaliero. Ma tutte le vitamine del gruppo B sono contenute in quantità importanti, in particolare i folati (B9) che con 227 microgrammi rappresentano il 57% della dose giornaliera raccomandata. Tra i minerali spiccano magnesio, manganese e fosforo, il magnesio che come sappiamo è aggiunto negli integratori perché è la fonte energetica delle cellule è presente in 325 mg per 100 grammi di semi di girasole, il 92% della dose giornaliera raccomandata. 

Semi di girasole nella dieta

Ottimi per uno snack energetico se consumati in piccole quantità. Utili in gravidanza per l’apporto del prezioso acido folico. Secondo alcuni studi grazie al contenuto di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi potrebbero aiutare a tenere basso il colesterolo “cattivo” e quindi essere amici del cuore, ma ad onore del vero gli studi sugli effetti dell’acido linoleico (l’acido grasso prevalente nei semi di girasole) non sono del tutto concordi, ad esempio pare che gli omega-6  (l’acido linoleico è un omega-6) competerebbero con gli omega-3.

Storia e coltivazione 

Il girasole, o forse dovremmo dire i girasoli perché ne esistono varie specie, è originario del Nuovo Continente, in particolare delle ben 70 specie 67 sono originarie di Nord e Centro America, e le rimanenti tre del Sud America. I nativi li usavano principalmente come fonte di semi commestibili. Il ritrovamento più antico di semi di girasole domesticati li pone in Messico nel 2100 a.c. ma probabilmente i nativi americani li iniziarono a coltivare ra il 3000 e il 5000 a.c. Nel XVI secolo vennero introdotti in Europa, la coltivazione per produrre olio si diffuse in Russia e in qualche modo a partire da lì vennero reintrodotti negli USA a questo scopo nel XX secolo. 

Per quel che riguarda la produzione attuale è dominata da Ucraina e Russia con rispettivamente 13,6 e 11 milioni di tonnellate, seguono Argentina, Cina e Romania con 3, 2,5 e 2 milioni. Gli stati uniti sono solo al nono posto con poco più di 1,2 milioni tallonati dalla Francia con 1,18.

Pianta e frutto

Come detto dobbiamo parlare di piante, i girasoli sono le piante del genere Helianthus che comprende 70 specie, il cosiddetto girasole comune, la pianta più usata per la coltivazione a scopo alimentare è la specie Helianthus annuus, benché anche altre specie come la Helianthus tuberosus sono coltivate a scopo alimentare.

Il girasole comune (Helianthus annuus) è una grande pianta annuale erbacea che produce fiori. Il girasole può raggiungere i 3 metri di altezza ma il record registrato è addirittura di 9 metri. Quello che chiamiamo fiore è in realtà un’infiorescenza o testa di fiore, il termine botanico è pseudanthium , si tratta di un gruppo di fiori organizzati in maniera tale da sembrare un solo grande fiore. In realtà i fiori del girasole sono formati da 5 petali. Quelli che sembrano petali son i fiori esterni che sono sterili, mentre quelli centrali producono il frutto. Le foglie lungo lo stelo del girasole sono larghe e disposte in maniera alternata.

Semi di girasole in cucina

Nella cucina italiana tradizionalmente i semi di girasole non sono molto usati, comunque ora le ricette in giro non mancano. Abbiamo scelto delle focaccine di segale con semi di girasole che sembrano una merenda salata semplice e salutare. 

 FOCACCINE DI SEGALE CON SEMI DI GIRASOLE

Ingredienti

60 gr di farina di segale

60 gr di farina integrale

160 gr di farina manitoba

5 gr di sale

50 gr di olio extravergine d’oliva

1/2 cucchiaino di zucchero

50 gr di semi di girasole con guscio

10 gr di lievito di birra fresco

150 ml di acqua

PREPARAZIONE

1) Versare in una ciotola ben capiente la farina manitoba, la farina di segale, la farina integrale, il sale, i semi di girasole e lo zucchero e mescolateli tra di loro.

2) Sciogliere il lievito di birra in 150 ml di acqua tiepida

3) Aggiungere nella ciotola l’acqua in cui avete sciolto il lievito e l’olio extra vergine di oliva.

4) Impastare molto bene fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo e compatto e poi trasferirlo sul piano di lavoro e compattarlo in una palla liscia. 

5) Lasciare lievitare per 2 ore l’impasto in una ciotola coprendola con un canovaccio pulito e posizionandola in un luogo caldo (basterà coprirla con una coperta).  

6) Rivestire 2 teglie con carta forno. 

7)  Riprendere l’impasto e lavorarlo velocemente sul piano di lavoro infarinato, stenderlo a uno spessore di circa mezzo cm e con un bicchiere o coppapasta. Ricavare circa 30 focaccine.

8) Man mano posizionare le focaccine sulle teglie distanziandole tra loro e coprirle con pellicola trasparente e lasciare lievitare per circa 1 ora.

9) Terminata la lievitazione preriscaldare il forno a 200°C.

10) Rimuovere la pellicola e spennellate le focaccine con un filo di olio extravergine di oliva.

11) Infornare per circa 10 minuti (200°C). 

12) Fare raffreddare le focaccine di segale con semi di girasole e poi servirle.

Fonte ricetta: Blog.giallozafferano.it/lemiericettine/

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