Questo cereale, prezioso per l’organismo umano, è noto fin dall'antichità per il suo valore nutrizionale e la sua consistenza cremosa, perfetta per piatti sostanziosi. La varietà di miglio semi chiari decorticati, in particolare, è formata dai chicchi a cui viene rimossa la buccia esterna, rendendoli così più facili da cucinare.
Quali sono i benefici del miglio per il benessere
Il miglio è un cereale naturalmente ricco di sali minerali come magnesio, potassio, calcio, ferro; inoltre, contiene vitamine del gruppo B (niacina), A, E. A cosa serve il miglio decorticato? Per i suoi nutrienti uò essere considerato un rimineralizzante naturale che permette un'azione di sostegno e ricostituente. Agevola anche il benessere di unghie e capelli grazie ad un composto presente nel miglio, l'acido silicico (un acido del silicio). Per questo, consumare il miglio regolarmente può essere utile a chi vuole rinforzare capelli e unghie fragili tramite l'alimentazione. Gli elementi contenuti nel miglio aiutano anche a rendere la pelle più elastica, favorendo una maggiore levigatezza e tono.
Dal punto di vista nutrizionale, i minerali e gli amminoacidi contenuti sono utili anche per bilanciare i carboidrati e favorire l'apporto di proteine, in un regime alimentare equilibrato. Un altro fattore importante è dato dall'assenza di glutine: per questo motivo, il miglio è un cereale gluten free molto apprezzato dai celiaci e dalle persone sensibili al glutine. Considerato un cibo non acidificante. risulta facile da digerire.
Come cucinare il miglio decorticato
Viene usato come la maggior parte dei cereali, generalmente fatto bollire in acqua o in brodo. I semi di miglio decorticato si possono aggiungere alla preparazione, senza ammollo. È consigliabile però sciacquarli, con un colino a maglie strette, per eliminare impurità e saponine che possono dare un sapore amaro.
La quantità di acqua (o brodo) da usare è di solito il doppio (anche 2,5 volte), dato che in cottura i semi assorbono molto liquido e si gonfiano almeno due volte il loro volume. Di solito per la cottura con metodo veloce si porta ad ebollizione e, dopo, si abbassa la fiamma e si lascia sobbollire circa 10 minuti (o finché il miglio non assorbe la maggior parte dell'acqua). È consigliabile lasciare che il miglio cuocia per assorbimento, al fine di mantenere i nutrienti nel liquido di cottura. A fine cottura, togliere la pentola dal fuoco e lasciarlo riposare, con il coperchio chiuso, circa 10 minuti (o finché i semi non avranno assorbito tutto il liquido rimasto). Infine, si deve sgranare.
Le ricette con il miglio decorticato
I suoi piccoli granelli giallo oro donano alle pietanze un sapore delicato, leggermente dolce dagli aromi nocciolati. Per il suo gusto neutro, che non prevarica ed esalta i condimenti, diventa un alimento versatile, che si accorda a molti ingredienti. Quando viene cotto a lungo, il miglio semi chiari diventa cremoso e vellutato, non colloso. Dona una consistenza piacevole al palato, diventando molto morbido e facile da masticare. In alcune ricette, però, per evitare che risulti troppo molle prima della cottura viene effettuata una rapida tostatura dei semi di miglio in padella, a fuoco vivace.
Primi piatti: la cremosità del miglio è adatta a pietanze come zuppe, insalate fredde, polente e minestre. Per la sua consistenza, in alcune ricette può sostituire il cous cous o la quinoa. Contorni: si può utilizzare nei piatti unici, curry e stufati dove ben si accorda con pesce e carne. Il miglio permette di creare un ripieno per melanzane, oppure le polpette di miglio; è anche cucinato al gratin. Dolci: il miglio si presta bene anche alla preparazioni di biscotti e crostate, arricchendoli con la sua cremosità; il leggero sentore di nocciola dona una profondità alle ricette con la frutta secca, mentre i semi ridotti in farina sono perfetti per il tradizionale migliaccio.
La ricetta: insalata di miglio
Ingredienti: 300 g di miglio con semi decorticati - 7 cucchiai olio extra vergine d’oliva - 1 cipolla media tritata finemente - 2 spicchi d’aglio sminuzzati - 3 carote tagliate a cubetti - 1 peperone tagliato a cubetti - 2 zucchine tagliate a cubetti - 200 grammi di piselli surgelati - 100 grammi uva sultanina - 60 grammi pinoli - sale q.b. - pepe macinato q.b.
Preparazione In una padella capiente tostare il miglio a fuoco medio per circa 4-5 minuti, mescolando. Aggiungere l’acqua e portare a ebollizione. Ridurre a basso calore e coprire con un coperchio. Cuocere fin quando l'acqua si assorbe (dai 10 ai 15 minuti di solito). Non mescolare (a meno che i semi non si attacchino al fondo della padella), altrimenti si possono rompere i grani e modificare la consistenza. Togliere la padella dal fuoco e lasciare riposare per 10 minuti. Sgranare con una forchetta e lasciar raffreddare. In una padella antiaderente soffriggere la cipolla e l’aglio a fuoco medio per circa 3-4 minuti, mescolando. Aggiungere al soffritto le carote, il pepe e i pinoli, cuocere a fuoco medio per alcuni minuti, inserendo alla fine l’uva sultanina. Aggiungere le zucchine e il peperone, cuocere per 5 minuti. A questo punto aggiungere i piselli e cuocere per altri 3-4 minuti, mescolando. Il tempo di cottura può variare in base alla croccantezza desiderata per le verdure. Aggiungere sale e pepe a piacere a fine cottura. In una ciotola capiente per insalate mescolare le verdure e il miglio, per amalgamare. Servire con un filo d'olio (facoltativo) e consumare in giornata, per mantenere consistenza e sapore.
Dove nasce il miglio?
La pianta, il Panicum miliaceum, appartiene alla famiglia delle Poacee (o Gramineae) e probabilmente proviene da alcuni territori del Medio Oriente o dell'India - l'origine è ancora incerta. Il miglio è un cereale coltivato fin dalla preistoria, molto apprezzato per la sua resistenza alle condizioni climatiche avverse e perché si può conservare per lungo tempo. Per questo, nel tempo si è diffuso anche in Europa, utilizzato anche dai Romani, e successivamente nel resto del mondo, soprattutto in Asia e in India. È ormai il sesto cereale per importanza a livello globale, che sostiene l'alimentazione di circa 1/3 della popolazione mondiale e viene consumato quotidianamente accompagnato da verdure e legumi.
I semi della pianta possono essere diversi nel colore (bianchi, gialli, grigi, rossi). Nella nostra tradizione, i semi di miglio più diffusi sono quelli chiari, il cosiddetto miglio bianco che rappresenta la varietà comune in Europa. Veniva usato storicamente sotto forma di “polentina”e nel medioevo, durante le carestie, era usato anche per la panificazione. Questo dorato cereale rendeva un pane delicato nel gusto e, una volta indurito, veniva macinato finemente e rimpastato con acqua, per creare di piccoli gnocchi. La sua lunga conservazione fu utile anche durante le carestie e gli assedi, come nel XIV secolo le grandi scorte di miglio salvarono i veneziani assediati dai genovesi. Per le sue doti nutrizionali era considerato un alimento valido per le donne incinte, e ancora oggi la tradizione erboristica consiglia il miglio in gravidanza per la sua azione di sostegno.
A livello di coltivazione è considerato un cereale resistente alla siccità, quindi vantaggioso nella dieta dei paesi che presentano terreni poveri, zone aride o semi-desertiche. Nei nostri territori europei la coltivazione è diventata sporadica, ma negli ultimi anni il miglio è stato rivalutato per le sue proprietà nutrizionali.
Qual è la differenza tra miglio e miglio decorticato?
Di solito si parla di questa diversità per il trattamento che subiscono i chicchi del cereale. Il miglio decorticato è composto da semi privi del rivestimento esterno (la buccia o tegumento) che li ricopre. I chicchi di miglio decorticato sono più digeribili, maggiormente facili e veloci da cuocere. Dove comprare il miglio decorticato? Si trova in molti supermercati e negozi di alimenti naturali e biologici. Per chi desidera un'elevata qualità, il nostro negozio online Naturadoriente.com propone il miglio semi chiari decorticato in vendita nelle confezioni da 500 g, 1 kg o da 2 kg, per aumentare le scorte e la convenienza.