Iniziare la giornata con un infuso allo zenzero e finocchio, aiuta subito il corpo a reintegrare i liquidi, e contemporaneamente a contrastare la ritenzione idrica.

Questa ricetta che si può definire “teatox” è perfetta da bere soprattutto dopo un pasto abbondante, perché aiuta a contrastare l'indigestione e a prevenire disturbi digestivi.

Infuso zenzero e finocchio: proprietà e benefici

Se la stitichezza e il gonfiore dovuti alla formazione di gas preoccupano, questo infuso è il rimedio naturale per eccellenza. 

La tisana finocchio e zenzero, aiuta con un effetto purificante, che migliora principalmente la condizione di chi si sente appesantito.  Uno stile di vita sedentario con un'alimentazione non corretta,  può dare origine a problemi come la stitichezza o la cattiva digestione. 

Per questo può essere utile un infuso in cui i semi di finocchio agiscono non solo come rinfrescante per la bocca, ma sono anche apprezzati per calmare i movimenti intestinali e stimolare la corretta assimilazione del cibo. Il finocchio diminuisce il gonfiore post-prandiale e allevia il senso di pesantezza.

Il gonfiore addominale può essere causato da diversi fattori come una cattiva alimentazione, stress, intolleranze alimentari o patologie specifiche. Oltre al fattore digestivo, si può manifestare nelle donne durante il ciclo mestruale. 

A causare il rigonfiamento dell'addome sono i ristagni non espulsi di liquidi nell’organismo, dovuti alla ritenzione idrica, che si combinano con l’accumulo eccessivo di gas intestinali. Questa bevanda aiuta a diminuire il gonfiore grazie alle proprietà dei suoi ingredienti.

Oltre ad essere ricco di vari nutrienti, il finocchio possiede antiossidanti che aiutano la trasformazione del cibo e lavorano efficacemente per pulire l'intestino.

L’azione detox aiuta anche a depurare il sangue, stimolando la diuresi e favorendo l'eliminazione delle tossine tramite l'azione diuretica.

Lo zenzero, con le sue alte proprietà antinfiammatorie naturali, è ottimo per unirsi al finocchio e contrastare gonfiore, gas intestinale, acidità e altri problemi di stomaco. 

Lo zenzero è formato da un rizoma (radice) ricchissimo di proprietà: contiene proteine, aminoacidi, diversi sali minerali e vitamine. I suoi benefici sono molteplici, anche se è stato usato tradizionalmente come digestivo e amaro-tonico, per evitare la pesantezza dopo i pasti. Assunta dopo i pasti, questa tisana aiuta l'apparato digerente, essendo molto utile l'azione dello zenzero per lenire i sintomi della gastrite e delle ulcere intestinali. Allevia le irritazioni di stomaco ed esofago, e il suo beneficio più studiato è la sua proprietà antinausea. 

Lo zenzero fa bene al sistema digerente ma è anche utile come antinfiammatorio naturale, contro i dolori articolari e muscolari.  Tra le tante proprietà una delle più apprezzate, specialmente dalle donne, è quella di aiutare la dieta. L’assunzione di zenzero può avere un impatto sull'appetito, saziando, e favorendo così una corretta alimentazione.

Questo infuso si giova anche di molte altre componenti benefiche, come la camomilla per la digestione e spasmi intestinali, l’ortica e le foglie di fragola dall’effetto diuretico (oltre che ricche di antiossidanti).

Inoltre, l’infusione contiene chiodi di garofano e arancia, dalle proprietà digestive e tonificanti.

Una miscela ottimale, tra le tisane digestive, che dona anche una nota di benessere grazie alla capacità depurativa.

Origini e Storia della coltivazione

Il finocchio deriva dalla pianta perenne  Foeniculum vulgare, originaria delle coste del Mediterraneo. Il suo nome deriva dal fatto che le foglie ricordano il fieno (foeniculum).

Cresceva spontaneamente specialmente vicino alla costa del mare e sulle rive dei fiumi. 

Oggi si trova in  molte parti del mondo, dato che rappresenta una pianta molto adattabile, capace di resistere anche a climi differenti. 

In passato, il finocchio era adoperato nella medicina tradizionale, già in epoca romana, e nel tempo è diventato popolare come rimedio erboristico.

Veniva considerato benefico per le proprietà depurative e diuretiche, stimolante per l'intestino e per favorire la corretta digestione. Nelle zone del mediterraneo era famoso per la sua capacità di modificare il gusto del vino e farlo sembrare più buono. 

Se anticamente era usato il finocchio selvatico (finocchietto), nel Rinascimento inizia la sua coltivazione.  Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta da fiore di cui utilizziamo in cucina il rizoma, la radice sotterranea. Da questa si ricava lo zenzero adoperato come spezia e nella fitoterapia.

Si pensa che lo zenzero abbia origine dalla parte meridionale dell'antica Cina. 

Si diffuse presto in India, nel resto dell'Asia e nell'Africa occidentale. Era considerato un toccasana nella medicina cinese, soprattutto per la digestione.

L'Europa conobbe lo zenzero nel I secolo circa, quando gli antichi romani commerciavano con l'India, e già lo consideravano pregiato. 

Quando Roma cominciò a declinare il suo potere, l'Europa dimenticò lo zenzero fino a quando Marco Polo lo portò di nuovo dal suo viaggio in Oriente. 

Nel Medioevo, era così prezioso che il prezzo di mezzo chilo di zenzero era lo stesso di una pecora. Nel XV secolo, con la scoperta del Nuovo Mondo, fu portato nei Caraibi dove iniziò a crescere con facilità.

Oggi, il più grande produttore di zenzero dal mondo è l'India.

Pianta e fiori

Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta da fiore della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). 

Si distingue la varietà di finocchio selvatico dal finocchio dolce di coltivazione orticola.

Tutte le parti della pianta sono profumate, e la varietà coltivata può crescere fino a 80 centimetri. Presenta fiori gialli, a cui seguono frutti verdi e poi grigiastri, impropriamente definiti semi.

Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea perenne che cresce per circa un metro. I fiori donano dei petali giallo pallido, e nascono direttamente dal rizoma su germogli.

Le piante di zenzero tropicali preferiscono l'alta umidità e temperature elevate. Il terreno deve essere umido e ricco, e quando diventano troppo secche, cesseranno di fiorire e potrebbero anche diventare dormienti. 

La camomilla deriva dai fiori della Matricaria chamomilla, parte delle Asteraceae, la famiglia botanica delle margherite. Celebri sono le sue proprietà calmanti, dovute alla sommità della pianta.

Il tiglio è una pianta del genere Tilia - famiglia delle Tiliaceae coltivata soprattutto per scopi terapeutici nella varietà Tilia cordata Mill. È una pianta originaria dell'Europa e del Caucaso, che cresce nelle zone collinari.

L'ortica o Urtica dioica è una pianta erbacea perenne da fiore della famiglia Urticaceae. Originaria dell'Europa, dell'Asia temperata e del Nord Africa occidentale, è ormai diffusa in tutto il mondo. La specie è divisa in sei sottospecie, con peli pungenti sulle foglie e sugli steli.

La fragola deriva dalla Fragaria, pianta della famiglia delle rose – Rosaceae. L'arbusto produce frutti succulenti, rossi, e minuscoli fiori bianchi. Sono molte le specie di fragole, e la più coltivata è Fragaria x Ananassa, detta anche Fragola da giardino. 

I chiodi di garofano sono i boccioli fiorali essiccati della pinata Eugenia caryophyllata (o Syzygium aromaticum) appartenente alla famiglia delle Myrtaceae e originaria dell'Indonesia. Rappresentano una spezia molto nota in cucina, e non ha nulla a che vedere con la pianta del garofano.

Il Cinnamomum zeylanicum, detto anche cannella di Ceylon, è un piccolo albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae. È originario dello Sri Lanka, e viene usata la sua corteccia interna per ottenere la spezia della cannella, molto usata fin dall’antichità. L'albero dell'arancio è il Citrus sinensis appartenente alla famiglia delle Rutacee. I frutti sono le arance dolci, distinte dalle arance amare. Molti studiosi pensano che l'arancio sia una pianta - ibrido tra il pomelo e il mandarino, di origine asiatica. 

Valori nutrizionali dell'infuso di zenzero e finocchio

Questa tisana contiene numerosi antiossidanti come anetolo, estragolo, linalolo, quercetina, fitonutrienti, minerali, vitamine e oli volatili.

Tra i fitoestrogeni ci sono anetolo e fencione, flavonoidi e cumarine.

Dallo zenzero derivano resina e gingeroli (a cui si devono le doti piccanti).

Le vitamine più presenti nell’infuso sono la vitamina C, la vitamina E, e quelle del complesso B - piridossina, riboflavina, niacina e piridossina, che è del tipo vitamina B-6.

Tra i minerali sono presenti ferro, calcio, rame, manganese, ferro, potassio, magnesio, fosforo e zinco. 

Come adoperare gli ingredienti nella tisana zenzero e finocchio

L'infuso ideale si raggiunge inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di finocchio e zenzero, con acqua a 100 °C. 

Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere la tisana digestiva.

Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso zenzero e finocchio: effetti collaterali e controindicazioni

Tra le tisane digestive, questa miscela è priva di grandi controindicazioni. 

In ogni caso, è sconsigliata ai soggetti sensibili alle componenti dell’infuso, che magari presentino delle allergie o intolleranze a finocchio, zenzero, camomilla, tiglio, ortica, foglie di fragola, chiodi di garofano, arancia. Si raccomanda di assumere la tisana di finocchio e zenzero nelle dosi consigliate, e non per periodi troppo prolungati – al fine di evitare episodi di diarrea o irritazione dello stomaco.

Chiedere al proprio medico se assumere l’infuso in gravidanza o in allattamento.

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