Di questa pianta è utilizzata la celebre radice, la quale contiene principi attivi che favoriscono la digestione, con proprietà toniche e depurative.
Per questi motivi, è usata da secoli in tutta Europa per le preparazioni di medicina e liquoreria.
Con questo taglio per la tisana, la radice di genziana viene utilizzata non solo per il liquore di genziana, ma anche per infusi salutari, e per il suo gusto amarognolo, ideale come digestivo.
Radice di Genziana: proprietà e benefici
La radice della pianta genziana possiede un gusto speciale, e delle caratteristiche utili alla nostra salute.
Le radici contengono la sostanza della genziopicrina, che dona alla tisana un sapore amarognolo e definisce le proprietà medicinali della pianta.
La genziopicrina è un composto glucosidico (uno zucchero che si unisce al componente aglicone), noto in passato come sostanza antimalarica.
Oggi la genziana è apprezzata per le proprietà eupeptiche, ossia che facilitano la digestione e stimolano l'appetito. Una dota presente sia nei liquori sia nelle tisane con la radice di genziana. Entrambi mostrano un gusto amarognolo.
La tisana con la radice di genziana può essere bevuta dopo i pasti ma anche prima, come aperitivo, per preparare la digestione, evitando la formazione di aria e gas intestinali.
Un amaro artigianale o liquore di genziana, invece, è perfetto nel dopo pasto per superare le difficoltà a digerire.
La pianta è nota come tonico-stomachica (migliora il tono muscolare dello stomaco), contrasta le infiammazioni durante il transito digestivo, ed è utile contro il bruciore di stomaco.
La radice di genziana risulta ottima anche per lenire l'irritazione dell'esofago dovuta agli acidi dello stomaco. Come rimedio naturale, agisce sui sintomi del reflusso acido, unendosi ad una dieta sana.
In più, la tisana dalle radici di genziana è adatta per calmare i sintomi di alcuni disturbi digestivi come gonfiore addominale, gas intestinali, stitichezza, pesantezza durante la digestione e altri problemi gastrointestinali.
Una tisana con le radici di genziana stimola efficacemente il sistema digestivo, e quindi per l'organismo diventa più semplice assorbire delle sostanze essenziali come il ferro.
Insieme ad altri minerali e altre sostanze, la genziopicrina già citata, dona alla genziana caratteristiche colagoghe, ovvero vantaggiose per il benessere del fegato. La tisana possiede doti depurative che aiutano ad eliminare le tossine.
Le radici di genziana permettono anche di consumare una tisana antiossidante, ricca di minerali importanti come il ferro e lo zinco.
Origini e Storia della coltivazione
La Gentiana lutea L., è nota da secoli tra le popolazioni europee anche come genziana gialla, erba gallica o radice amara.
Si tratta di un'erba dalle radici benefiche, scoperta dagli abitanti delle regioni alpine dell'Europa centrale e meridionale, le regioni in cui cresce spontaneamente.
Molte persone utilizzano la genziana anche per la bellezza della pianta, che valorizza giardini e spazi verdi.
Secondo la tradizione, il suo nome deriva da un appassionato di erbe antiche, Gentius, ultimo re degli Illiri nel II secolo a.C.. Secondo lo storico romano Plinio, fu lui a scoprire le proprietà antimalariche delle radici di genziana, e uno dei primi ad usarle in esterno per curare le ferite, oltre che come antidoto per i morsi di serpente e alcuni veleni.
Sulla pelle si poteva utilizzare l'infuso della radice per trattare le lesioni e igienizzare come antisettico naturale.
Sempre nell'antichità, già si notarono le sue proprietà più efficaci: migliorare la digestione e regolare il flusso della bile. La genziana era nota per stimolare la saliva e gli acidi dello stomaco, come aperitivo o digestivo.
Le erbe di genziana venivano usate da antichi romani, greci ed egiziani come tonico digestivo e per eliminare i vermi intestinali.
Era considerata anche una pianta efficace per l'effetto rilassante sul sistema nervoso.
Anticamente veniva usata per calmare le persone che soffrivano di ansia, agitazione, isteria, convulsioni infantili o della febbre.
Veniva usata nel trattamento della malaria in sostituzione del chinino, e una leggenda ungherese ne parla come rimedio contro la peste ai tempi del re Ladislao. Queste proprietà derivano dal principio attivo gentiopicroside, che stimola la produzione di globuli bianchi.
Quando era combinata con altre erbe, la genziana poteva trattare il mal di testa e il sapore amaro della bocca. A tale proposito, le popolazioni di montagna avevano l'abitudine di masticare un pezzo di radice ogni giorno, per mantenersi in salute e allungare la vita.
A causa dei benefici digestivi e per il loro gusto inconfondibile, le radici ancora oggi vengono raccolte e vendute in diverse parti del mondo. In particolare, in America e in Asia, dove si utilizza la genziana per scopi medicinali.
Pianta e fiori
La Gentiana lutea L. è una pianta erbacea appartenente alle Gentianaceae, che comprendono circa 180 specie. La dicitura lutea deriva da lúteus, di colore giallo.
La pianta di genziana cresce fino a circa due metri di altezza, con foglie ellittiche e fiori gialli.
Si sviluppa meglio nei prati e nei pascoli poco umidi, su terreni calcarei, ricchi di sostanze organiche. Preferisce i terreni in pieno sole.
La genziana maggiore raggiunge la maturazione verso il quinto anno, quindi la coltura è pluriennale ma con un solo raccolto.
La troviamo spontanea fino ad oltre 2000 metri di altezza, nelle zone di montagna dell'Europa centro-meridionale. In Italia è presente in quasi tutto l'arco alpino, e nell'Appennino centro-meridionale.
È una specie rara, e per questo motivo è una pianta protetta in Italia.
La radice è usata in medicina e in liquoreria, e si utilizzano esemplari di almeno due anni. Può essere lasciata intera, oppure nel caso della radice in taglio tisana, viene tagliata a pezzi e lasciata essiccare al sole. Assume, così, delle sfumature bruno-rossastre.
Valori nutrizionali della radice di Genziana
Le radici della genziana sono ricche di zuccheri, enzimi, vitamina F e vitamina B; oltre ad altri elementi come alcaloidi, glicosidi iridoidi e secoiridoidi.
Si tratta di sostanze come l'inositolo, la genziopicrina, la gentisina, e l'amelogenina, che rendono il suo gusto amaro e donano le proprietà medicinali alla genziana.
Le radici dell'erba genziana contengono pure minerali essenziali come ferro, zolfo, manganese, silicio e zinco.
Il costituente chimico estratto in purezza, l'amarogentina, ha un valore amaro assoluto più alto di molte altre piante.
Come consumare la radice di Genziana in cucina
La parte più utilizzata della pianta è la radice, che viene raccolta per la produzione di liquori e vini aromatici.
Inoltre, la radice di genziana in taglio tisana, consente di creare un infuso benefico per la digestione.
Per la tisana si consigliano circa 2 grammi di radice di genziana per ogni tazza di acqua bollente (250 ml circa). Lasciare in infusione alcuni minuti (5-7) in base all'intensità del sapore voluto. Per chi vuole creare un buon liquore di genziana, ecco degli spunti per la preparazione.
Ricetta del liquore: 100 g di genziana radice intera, 4 litri di vino bianco, 1 kg zucchero, 1 litro di alcool.
La ricetta tipica prevede una macerazione delle radici di genziana essiccate nel vino bianco, per almeno 40 giorni in un recipiente. Il vino deve essere bianco acido ma non troppo aromatico. Successivamente, le radici si devono togliere dal recipiente, aggiungendo alcool e zucchero.
Non c’è bisogno di filtrare il liquido, dato che le radici di genziana rilasciano poche impurità, che si adagiano sul fondo.
Adoperando queste radici spezzettate, il rilascio delle sostanze amare avviene più lentamente, e sono più leggere le note profumate e speziate, che ammorbidiscono il liquore.
Chi desidera un liquore più amaro, può diminuire la quantità di zucchero. Chi vuole aromatizzare, può aggiungere alle radici una scorza del limone, 2 foglie di alloro, una stecca di cannella e 3 chiodi di garofano.
Ricordiamo che la radice di genziana può essere utile anche per preparare un decotto depurativo, oppure un'antica ricetta di montagna, macerando la radice in grappa per circa un mese.
Genziana Radice: effetti collaterali e controindicazioni
Questa pianta possiede proprietà ben definite sul sistema digestivo, per questo è necessario fare attenzione per le persone che presentano problemi come ulcere, gastrite acuta, esofagite, ernia iatale, e disturbi gastrointestinali cronici.
Alcune persone che assumono la genziana in tisana oppure come liquore, possono sperimentare effetti collaterali come mal di testa, nausea e vomito, soprattutto in quantità eccessive.
La tisana e il liquore di genziana sono sconsigliati a donne in gravidanza o in fase di allattamento.
Per conoscere tutti i trattamenti farmacologici che possono interagire con le radici di genziana, è consigliata una consulenza medica.