Una miscela intensa di tè verde, ginseng, zenzero con note di fiordaliso e citronella. Una bevanda fresca, energizzante, che promette un gusto bilanciato tra note piccanti e dolciastre, con un aroma dolce e un finale mordbido. È un ottimo tè per la mattina, che dona forza e vitalità grazie ai suoi ingredienti, tutti noti per i benefici che apportano al nostro organismo.

Tè verde Ginseng e Zenzero: proprietà e benefici

Il tè verde con ginseng e zenzero rende disponibili le proprietà utili a lenire i sintomi di raffreddore e irritazione della gola, e contemporaneamente rinforza il sistema immunitario. Aiuta come tonico per ridurre gli effetti della fatica e dello stress, dato che il ginseng favorisce l'aumentare di energia e resistenza. Il ginseng è una radice dagli effetti adattogeni, perché supporta l'organismo per adattarsi allo stress e alle condizioni in cui si trova. Favorisce la regolazione dei livelli ormonali e stimola il metabolismo al corretto assorbimento dei lipidi. Può supportare un'azione di regolazione del colesterolo e dei trigliceridi, favorendo il benessere del sistema cardiovascolare.

Lo zenzero può favorire una corretta digestione e un transito intestinale sano, ed è noto da secoli come trattamento contro la nausea. La sua azione evita le irritazioni e le eccessive infiammazioni dell'organismo durante i pasti. Alcuni componenti dello zenzero, come gli shogaoli e i gingeroli, svolgono un'attività di gastroprotezione e antiossidante; aiutano a stimolare il corretto metabolismo degli zuccheri per contrastare l'eccessiva glicemia nel sangue. Lo zenzero può contribuire ad alleviare anche i crampi mestruali e i dolori muscolari. È un alimento ricco di vitamine e minerali, che si sommano a quelli del tè verde. Se combinati insieme, ginseng e zenzero sono apprezzati per i loro benefici antiossidanti. La base del tè verde Sencha semplifica ancora di più l'assimilazione di polifenoli e sostanze benefiche. I polifenoli sono antiossidanti di origine vegetale che aiutano a ridurre i danni alle nostre cellule causati dalle molecole di ossigeno instabili; hanno un ottima funzione anti-invecchiamento e di protezione dagli attacchi dell'ossidazione dovuta a smog, cattiva alimentazione, eccesso di farmaci, e altri fattori.

Origini e Storia della coltivazione

Il tè verde usato nella miscela è il Sencha, un termine che si riferisce a specifici tè verdi, lavorati con un metodo di cottura a vapore. Il Sencha è un cibo che fa parte della cultura giapponese da secoli. Il tè fu introdotto dalla Cina, precisamente da monaci tibetani giapponesi che ne portarono le piante in patria dopo un viaggio di studio. Da allora, nell'VIII secolo circa, vi furono diverse usanze relative al té, fin quando nel 1738 Nagatani Souen (un coltivatore di tè) perfezionò il metodo di lavorazione del Sencha. Viene sottoposto alla cottura a vapore per fermare l'ossidazione delle foglie, poi raffreddate e arrotolate. Proprio il suo aspetto “aghiforme” lo rende riconoscibile.

Oggi è il tè preferito dai giapponesi, coltivato spesso in piena luce o in qualche caso con foglie ombreggiate prima del raccolto. È un tè ricco di teanina, che si trasforma in catechine provocando un sapore amaro e astringente, e l'ombreggiatura serve ad impedire questo processo. I raccoglitori nei campi prendono le foglie di tè in periodi precisi dell'anno, e sono proprio questi periodi a determinare il gusto di un tè Sencha. Il più pregiato e costoso è il tè di primavera. La storia della radice di ginseng è molto antica, essendo nota da millenni la pianta Panax ginseng.

Fu scoperta circa 5000 anni fa nel territorio della Manciuria, in Cina. È originaria delle regioni montuose dell'estremo oriente, tra Russia, Cina e Corea. Ormai il ginseng viene coltivato anche in alcune zone del Giappone, con la varietà di Panax japonicus. In realtà esistono molte specie diverse di ginseng, diffuse in tutto il mondo. Oltre al Panax ginseng, chiamato anche ginseng coreano o indicato come Panax ginseng C.A. Meyer (dal nome di uno scienziato russo), c'è anche il Panax quinquefolius - il ginseng americano che si trova in Canada e negli Stati Uniti. La radice, usata come alimento, riscosse successo grazie alle sue proprietà, soprattutto in Cina. Era una radice preziosa e usata dagli imperatori, già prima della dinastia Han (200 a.C. circa). Era venerata perché apportava vigore, salute, virilità e lunga vita. In alcuni periodi, il suo uso fu proibito a tutti tranne che alla famiglia imperiale. Il termine Panax deriva dalla parola greca panakeia, che significa panacea o “rimedio universale” che guarisce ogni male, praticamente.

Questo deriva dalle doti attribuite al ginseng dalla medicina cinese, che usava la radice essiccata come tonico per reintegrare l'energia vitale, e come trattamento per anemia, insonnia, gastrite, pressione sanguigna anormale e affaticamento generale. I testi medici descrivevano il ginseng in termini quasi magici, in grado di calmare la mente, portare armonia all'anima, eliminare le paure e gli spiriti maligni. Ovviamente rappresentava un elisir di lunga vita. Una curiosità: il ginseng possiede un ruolo storico come afrodisiaco, ancora oggi molto apprezzato. Nel tempo la domanda cinese di ginseng aumentò molto, diffondendosi in tutti gli strati della popolazione, e si creò un commercio notevole soprattutto dalla Corea. Nel Novecento, la domanda di ginseng superò la disponibilità di quello selvatico e la Corea ne iniziò la coltivazione, che continua tuttora.

Lo zenzero è un altro alimento che deriva dall'Oriente, noto da oltre 4000 anni. Nel 500 a.C., infatti, il filosofo cinese Confucio presentava lo zenzero come indispensabile a tavola, per favorire la digestione. In Occidente è ampiamente utilizzato in medicina da oltre 2000 anni. Oggi è una delle piante più coltivate al mondo, e la parte utilizzata è la sua radice. Fu esportato inizialmente dall'India e ampiamente utilizzato dai Romani, divenne raro dopo la caduta dell'Impero Romano, e gli Arabi lo reintrodussero tramite il loro commercio di spezie dall'Oriente. Nel medioevo lo zenzero era costoso, ma dopo il viaggio di Marco Polo tornò a circolare tra gli erboristi europei. Veniva usato per i suoi effetti riscaldanti e curativi, graditi nel clima freddo del Nord Europa. Nei ultimi secoli il tè e i biscotti allo zenzero venivano spesso serviti agli ospiti per calmare lo stomaco e favorire la digestione.

Pianta e fiori

Il tè deriva dalle foglie dalla pianta sempreverde Camellia Sinensis (detta anche Thea sinensis) appartenente alla famiglia delle Theaceae. È una pianta originaria dell'Asia orientale, il cui genere comprende circa 250 specie. Quelle adoperate per produrre il tè, solitamente sono 3: sinensis, assamica e Cambogiana. La pianta viene coltivata in piccole dimensioni, pur potendo raggiungere i 9 metri. I piccoli arbusti agevolano la raccolta a mano del fogliame; per questo vengono potati spesso, stimolando la crescita di nuove foglie di tè e dei germogli. I fiori sono profumati, gialli o biancastri, e il frutto mostra un solo seme. La radice di ginseng deriva dalla Panax ginseng, una pianta perenne nota anche come ginseng cinese o coreano. Cresce lentamente nelle montagne dell'Asia orientale, ed è una tra le piante più longeve: le radici vengono raccolte dopo 5-6 anni dalla piantagione. La radice tuberosa, simile a una sagoma umana, si mostra di un colore grigio-giallastro e una consistenza carnosa. Valori nutrizionali del Tè verde con ginseng e zenzero A livello nutrizionale, il tè verde contiene diversi polifenoli antiossidanti, tra cui le catechine e l'EGCG (Epigallocatechina gallato). Rende disponibili al nostro organismo le metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina), la vitamina C e le vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina). La radice di ginseng contiene sostanze come vitamine B, C fosforo, oli essenziali e il germanio. Inoltre, comprende dei composti con attività immuno-modulatrice che stimolano la produzione di anticorpi e citochine. Lo zenzero è ricco di vitamine A, B, C, E. Contiene anche minerali come potassio, calcio, magnesio, ferro, zinco e fosforo. Contiene sostanze particolare, i gingeroli e gli shogaoli, studiati per i potenziali benefici sull'organismo. Come preparare il tè verde con ginseng e zenzero Il tè verde con ginseng e zenzero si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela con acqua a 80 °C. Lascia in infusione dai 2 ai 3 minuti, prima di bere questo tè verde. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Valori nutrizionali del Tè verde Ginseng e Zenzero

Questo tè verde può essere anche dannoso per alcune persone, se assunto in dosi elevate. Gli effetti collaterali includono insonnia, mal di testa, bruciore di stomaco, vertigini, diarrea, ansia e nervosismo. In alcuni casi, anche battito cardiaco irregolare, sbalzi di pressione bassa e alta. Dosi eccessive di questo tè verde, ginseng e zenzero possono causare ipertensione arteriosa, quindi le persone che soffrono di una condizione cardiaca particolare. Lo stesso è consigliato a chi soffre di patologie croniche della tiroide, metabolismo, fegato e reni. Il ginseng, in quantità elevate, non dovrebbe essere assunto insieme ad alcol, caffeina, farmaci come gli antidepressivi e gli anticoagulanti. La quantità di ginseng contenuta nel tè è piuttosto bassa, e può considerarsi sicura se non si eccede nelle dosi. È consigliata una cautela per eventuali allergie di cui si è a conoscenza negli ingredienti dell'infuso, e per le donne in gravidanza e in fase di allattamento.

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Scheda tecnica

Provenienza
China
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