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Nota da secoli come spezia esotica, la noce moscata deriva dal seme di un albero tropicale spesso macinato per ottenere una polvere fragrante e dal sapore unico. Il suo gusto raffinato si riconosce come caldo e acre, leggermente nocciolato e con una nota agrumata, appena pungente. È molto apprezzato nei dolci e nelle bevande calde, ma viene adoperato anche per ricette salate.

Noce moscata: proprietà e benefici

Oltre alle doti gastronomiche, si può trarre beneficio da questa spezia per le sue proprietà digestive e antiossidanti. La noce moscata vanta numerose virtù per la regolare motilità gastrointestinale, con effetti carminativi, per l'eliminazione dei gas da addome e intestino. La sua funzione digestiva è nota da sempre, per risolvere disturbi legati all’apparato gastro-intestinale. In passato si preparavano decotti di noce moscata contro nausea e indigestione, oltre che in caso di gastrite e diarrea. Secondo la tradizione, un pizzico di noce moscata in un bicchiere d’acqua calda aiuta a digerire e a lenire il mal di stomaco, come pure a eliminare gas intestinali. La spezia contiene una serie di potenti composti che possono promuovere il nostro benessere, soprattutto come antiossidanti. Questi composti che proteggono le cellule dai danni che possono causare i radicali liberi, difendendole dallo stress ossidativo. La noce moscata contiene diversi antiossidanti, flavonoidi e composti fenolici. Possiede anche sali minerali importanti per il nostro benessere come ferro, rame, potassio, calcio, manganese, zinco e magnesio. Rende disponibili vitamina C e A e vitamine del gruppo B, carotenoidi (il beta-carotene con proprietà antiossidanti) e acido folico. Tra i principi attivi più interessanti sono la miristicina e la elemicina, che stimolano il sistema nervoso centrale – per tale motivo va assunta nelle dosi consigliate. È stata usata storicamente, infatti, per i suoi effetti rilassanti in caso di stress e affaticamento psico-fisico. Contiene eugenolo, utile per il cavo orale e per le sue proprietà contro l’alitosi. La noce moscata in polvere è sicura a livello alimentare, se consumata in piccole quantità – di solito è consigliato di non superare la quantità massima di 1,5 grammi. Un consumo eccessivo può dare forma ad effetti indesiderati come battito cardiaco accelerato, nausea, vomito; può provocare disturbi anche gravi del sistema nervoso, come la comparsa di allucinazioni – in particolare se la dose eccessiva è combinata con sostanze farmaci allucinogeni. È consigliata cautela nel consumo alle persone che soffrono di disturbi psichiatrici, e in caso di gravidanza e in allattamento.

Uso della noce moscata in cucina

Questa spezia popolare ha molteplici usi nelle ricette, e si può usare sia da sola sia abbinandola ad altre spezie nella versione macinata. Il suo sapore caldo e dolce, dona note nocciolate e altre pepate – che evocano i chiodi di garofano. L'aroma altrettanto dolce e terroso, ci ricorda l'autunno e le feste natalizie. In cucina, la noce moscata è una risorsa per molti dessert ma viene apprezzato anche nelle ricette salate per il gusto acre e il tocco leggermente pungente. Si può inserire la spezia sia all'inizio della cottura sia a fine cottura, per dare la guarnizione esotica definitiva. Per ottenere il massimo sapore dalla noce moscata in polvere, se ne può cospargere un pizzico su dessert e bevande prima di servirli.
Ricette dolci: molto apprezzata per i dessert, la noce moscata macinata viene adoperata per aromatizzare impasti di torte, biscotti, macedonie, budini, cheesecake e creme pasticcere. Nota come spezia per la torta di zucca e la torta di mele, tradizionalmente è usata nella preparazione di crostate e marmellate. Deliziosa su frutta fresca, cereali, fiocchi d'avena e yogurt; si cosparge leggermente sullo zabaione.
Ricette salate: viene adoperata sia per i prodotti da forno salati, come il pane o i cracker, sia per creare un sapore profondo nelle ricette a base di zucca e verdure a foglia scura, arrosto o in padella. È usata in molte ricette di patate dolci, nei purè e nelle vellutate. È un ingrediente che può essere aggiunto per un pizzico di gusto nel sugo per la pasta o il riso, nelle zuppe di legumi o negli stufati. Si impiega anche nei ripieni per pasta fresca come tortellini, ravioli e cannelloni – ottima accostata a carne, formaggio o verdure. Se ne usa solo un pizzico, per dare un accenno esotico e non coprire il sapore delle pietanze.
Carne: è adoperata con successo sulle carni bianche e in piatti come polpette e polpettone, salsicce, braciole di maiale, curry indiani di agnello. Può insaporire in modo speziato i secondi di pesce.
Salse: viene aggiunta un po' di noce moscata al burro, per condire gli gnocchi e la pasta, nella besciamella e nelle salse al formaggio.
Bevande: i semi di noce moscata in polvere possono essere adoperati pera aromatizzare bevande calde come il vin brulè e il tè chai, latte vegetale, cioccolata calda. Un pizzico può stimolare frullati e centrifughe, latte macchiato o succo di mela.
Tisana: si utilizza ½ cucchiaino di noce moscata in polvere, versando acqua calda in una tazza (200 ml circa); lasciandoli in infusione nel filtro per 8-10 minuti.
Miscele: la noce moscata si abbina bene con cannella, chiodi di garofano e zenzero per le miscele dolci, spesso anche con il cardamomo. Dona una sfumatura unica nei mix pungenti per ricette salate, accostata al cumino e al pimento. Svolge un ruolo importante in miscele speziate come il garam masala indiano, le quatre épice francesi e quelle mediorientali baharat e ras el hanout.

Polpettone di pollo al forno

Ingredienti 500 g di petto di pollo macinato - 250 g di ricotta - 180 g di mortadella - 80 g di parmigiano - 50 g di pistacchi sgusciati - pangrattato q.b. - prezzemolo - sale q.b. - 1 pizzico di noce moscata in polvere - olio di oliva extravergine q.b.
Preparazione
Metti i pistacchi sgusciati in acqua bollente per 30 secondi, fino a sbollentarli. Scola, elimina le pellicine, e mettili da parte. Metti la mortadella in un mixer, tritala e poi trasferiscila in una ciotola. Aggiungi il petto di pollo macinato e gli altri ingredienti: ricotta, parmigiano grattugiato, prezzemolo tritato, noce moscata e pistacchi. Aggiungi un pizzico di sale, mescola tutto e crea con le mani un cilindro leggermente schiacciato, per la forma del polpettone. Rotola il polpettone nel pangrattato, ricoprendolo bene. In una casseruola riscalda un filo d'olio e metti a rosolare il polpettone da entrambi i lati. Trasferiscilo poi in una teglia rivestita di carta forno e cuoci a 200 °C per 1 ora, girandolo 2 volte per uniformare la cottura. Toglilo dal forno e lascia intiepidire per circa 10 minuti. Servi il polpettone di pollo in tavola caldo e, se preferisci, con un contorno di patate.

Origini e Storia della coltivazione

La spezia della noce moscata deriva dal seme del frutto di un albero sempreverde, la Myristica fragrans Houtt. Appartenente alla famiglia delle Myristicaceae. Questa pianta è originaria dell'Indonesia, anche se oggi viene coltivata nei climi tropicali di tutto il mondo. La noce si presenta come una mandorla dalla forma ovale, essiccata, avvolta da un rivestimento carnoso che rappresenta un'altra spezia, il macis. Il suo sapore e l'aroma decisamente unici, sono dovuti alla presenza di un olio aromatico che ha portato subito questa spezia all'attenzione delle popolazioni locali indonesiane. Da secoli è stata oggetto di commerci, nota ai mercanti arabi nel medioevo, si diffuse in Europa in modo più sostanzioso dall'inizio del Cinquecento, usata sia in cucina sia nella cosmesi dalle élite aristocratiche. Nell'era coloniale fu ancora più importante durante gli scambi commerciali di inglesi e olandesi, che ebbero il dominio delle Isole Molucche dove era diffusa la coltivazione di Myristica fragrans. Note come Isole delle Spezie, erano molto contese dai commercianti dato che la noce moscata e altre spezie furono sempre più apprezzate. All'inizio del Settecento, si pensava addirittura che la noce moscata fosse un rimedio terapeutico come antisettico naturale, e fino al secolo successivo fu considerata un afrodisiaco eccitante, grazie al suo aroma. Nell'Ottocento addirittura si preparavano delle “pillole d'amore” con diverse spezie incorporate. La noce moscata veniva anche adoperata per indurre una sensazione di euforia. Assumendola in forti quantità sappiamo che può provocare allucinazioni e convulsioni, per questo fu soprannominata lo “stupefacente dei poveri”.

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Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
28,49g
Carboidrati:
49,29g
Grassi:
36,31g
Saturi:
25,94g
Valore energetico (calorie):
525 Kcal
Provenienza
Indonesia
Tipologia
Spezie in polvere
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