La prima cosa da dire sul pepe rosa è che non è pepe. Cioè non viene dalla stessa pianta da cui provengono pepe nero, bianco e verde. Si tratta di una pianta che è originaria di un altro continente e che come classificazione botanica non fa parte nemmeno della stessa famiglia. I sui frutti però ricordano molto le bacche del comune pepe.

La pianta e il frutto

Il pepe rosa è il frutto dello Schinus molle. Un albero sempreverde della famiglia delle Anacardiaceae. L’albero raggiunge di norma una dimensione tra i 5 e i 7 metri.  L’albero è apprezzato anche per le caratteristiche estetiche, ha rami spioventi fino a terra che ricordano quelli del salice. I grappoli delle bacche vengono raccolte mature quando assumono un colore rosa intenso. 

Luogo di origine e coltivazione

Luogo di origine dello Schinus molle sono gli altopiani di Bolivia, Perù, Cile. In realtà lo si trova anche a livello del mare, ma mai sulla costa. Questo per quanto riguarda il luogo d’origine, il Sudamerica, ma l’albero è stato diffuso in tutto il mondo sia per il legno (il legno molto robusto è particolarmente apprezzato per produrre selle), che per la produzione della spezia. Inoltre è apprezzato anche come albero ornamentale, essendo come abbiamo detto un sempreverde che ricorda il salice per via dei suoi rami spioventi a Terra, inoltre resiste bene alla siccità. Caratteristica quest’ultima (la resistenza) che ne ha fatto una pianta estremamente infestante in molti luoghi in cui è stata introdotta.

Proprietà e caratteristiche nutrizionali del pepe rosa

Parlare di caratteristiche nutrizionali per quel che riguarda le spezie non ha molto senso, non perché non ne abbiano, ma perché le quantità che si possono utilizzare in cucina sono poco significative dal punto di vista metabolico. Dal punto di vista invece delle caratteristiche benefiche attribuite bisogna distinguere tra medicina tradizionale e quello che è stato provato con studi scientifici. Secondo la medicina tradizionale il pepe rosa ha proprietà diuretiche, digestive, antisettiche e sarebbe efficace contro mal di denti e dolori mestruali. Probabile che sia vero per quel che riguarda le prime due, ma proprio perché svolge un’azione irritante, quindi certo che potrebbe aiutare a digerire aumentando l’acidità, ma se avete problemi di reflusso, ulcere, gastriti etc. meglio tenersene alla larga. Se soffrite di emorroidi idem. Studi scientifici: la pianta è molto studiata, ne esistono a decine, indagano da un lato le proprietà antifungine e antimicrobiche e dell’altro la tossicità, perché per esempio per la FDA americana il pepe rosa non sarebbe un cibo completamente sicuro. I risultati non sempre hanno confermato le affermazioni della medicina tradizionale ma certamente alcuni effetti sono reali, ad esempio l’uso come repellente della mosca domestica che se ne fa in Etiopia è stato confermato in laboratorio, mentre la presunta attività antidepressiva finora è stata riscontrata solo nei topi.

Curiosità sul pepe rosa

Sapete che il possesso di una pianta di pepe rosa in Florida potrebbe spedirvi in carcere? Forse in carcere no, ma una bella denuncia con multa sicuro. Avevamo accennato sopra che la pianta in alcuni luoghi dove è stata introdotta è diventata infestante, in Florida, come in altri luoghi, veniva piantata speso di fronte alle scuole, la faccenda deve essere scappata di mano se sono arrivati a un provvedimento così netto, direte voi. In effetti pare che intere aree delle Eveglades, le famose zone paludose della Florida siano infestate dall’albero del pepe rosa.  

In Cile il pepe rosa è utilizzato per aromatizzare il vino

In Messico il pepe rosa è utilizzato nella preparazione del pulque una bevanda alcolica antica e considerata sacra.

Il pepe rosa è sensibile al calore, per questo motivo in cottura andrebbe sempre aggiunto all’ultimo o perderà il suo sapore. 

Il pepe rosa in cucina

Pur essendo ricavato da una pianta che come abbiamo visto non fa parte nemmeno della stessa famiglia di quella da cui si ricava il pepe (tanto che il pepe rosa è anche chiamato falso pepe peruviano) il sapore non è molto differente da quello del pepe, ma è più delicato ed ha una nota fruttata (secondo qualcuno che ricorda l’aroma del limone). Per questi motivi il pepe rosa è apprezzato in ricette ricercate, in cui non deve sovrastare il sapore di ingredienti pregiati. In cucina si sa anche l’occhio vuole la sua parte e quindi anche la componente cromatica che aggiunge ha il suo peso. Per via della sua delicatezza e della nota fruttata viene utilizzato anche in piatti dolci. Noi abbiamo scelto una semplice ricetta vegana a cui il pepe rosa dona un pizzico di colore e di gusto in più. 

Spaghetti integrali con crema di avocado e ceci croccanti

Ingredienti per 4 persone

  • Spaghettini Integrali 320 gr
  • Avocado 460 gr
  • Succo di lime 30 gr
  • Olio extravergine d'oliva 20 gr
  • Sale fino 1 pizzico
  • Erba cipollina 8 gr
  • Ceci precotti 250 gr
  • Farina 00 10 gr
  • Olio extravergine d'oliva 10 gr
  • Sale fino 1 pizzico
  • Pepe rosa q.b.

Preparazione

1) Asciugare bene i ceci con carta da cucina 

2) Metterli in una ciotola e aggiungere la farina. 

3) Mescolare bene per infarinarli uniformemente.

4) Mettere i ceci in una leccarda rivestita di carta forno.

5) Cuocere a 170° per 20 minuti, fino a renderli dorati e croccanti. 

6) Deporre i ceci in un colino a maglia fitta e scuotere in modo da far perdere ai ceci l’eccesso di farina.

7) Trasferirli in una ciotolina e condirli con l’olio, il sale, il pepe rosa macinato e la scorza di lime. 

8) Amalgamare e tenere in caldo.

9) Cuocere la pasta e intanto preparare la crema di avocado:

10) tagliare il frutto a metà nel senso della lunghezza e eliminare il nocciolo. 

11) Raccogliere la polpa dell'avocado con un cucchiaio e metterla in una ciotola.  

12) Condire con olio e sale. 

13) Tagliare a metà il lime e spremerlo per ricavarne il succo.

14)  Versare il succo di lime in ciotola insieme all’avocado e frullare a crema fina con un frullatore a immersione.

15) Come ultima cosa aggiungere alla crema l’erba cipollina, tagliata a rondelle con un paio di forbici da cucina. 

16) Scolare la pasta (che nel frattempo dovrebbe essere pronta) e porla in una ciotola capiente.

1 7) Aggiungere un filo d’olio (solo se necessario)

18) Unire la crema di avocado mescolando immediatamente per non far incollare la pasta. 

19) Impiattare gli spaghetti e completare ogni piatto con i ceci croccanti.

 Fonte ricetta: Ricette.giallozafferano.it

 

 

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Scheda tecnica

Provenienza
Brasile

Riferimenti Specifici

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