Corposo, colorato e squisito, questo infuso è composto da molti ingredienti oltre al benefico melograno. In particolare, ibisco e ananas creano una parte fruttata, mentre la consistenza viene donata da altri elementi dolci come lo yogurt alla fragola e la farina di riso. Danno un tocco corposo all'infusione, che ha un sapore legato al melograno pungente e ai frutti rossi succosi. La nota deliziosa? Gli unicorni colorati, che lo rendono un infuso fruttato e allegro, perfetto per tutti!
Infuso lamponi e melograno: proprietà e benefici
L’infuso sfruttando i principi contenuti nella miscela aiutano l’organismo ad ottenere diverse vitamine. Il melograno dell'infuso rilascia principi attivi utili per ridurre la pressione arteriosa e favorire la diuresi, insieme all'ibisco e alla fragola. Per il benessere della pelle, l'infuso rilascia vitamina C e antiossidanti che combattono i radicali liberi – sostanze che danneggiano le nostre cellule. Sia l'ibisco che l'ananas, la fragola e il melograno sono fonti di vitamina C, che aiuta ad assorbire il ferro e contribuisce alla formazione del collagene – la proteina che si trova nei capelli, nella pelle e nelle unghie. Questa vitamina è nota per il beneficio al sistema immunitario, e nell'infuso si unisce alla vitamina A, alcune del gruppo B dall'ananas. Alcune vitamine sono presenti anche nella farina di riso (niacina, vitamina D, tiamina e riboflavina) Inoltre, sono presenti nell'infusione elementi utili al nostro organismo come il potassio, il ferro e diversi antiossidanti.
Origini e Storia della coltivazione
La miscela della tisana presenta diversi elementi, e parleremo in particolare della melagrana (o melograno). La sua storia è antica, e già 4000 anni fa veniva citata da diverse civiltà, già dalla Bibbia. È originario dell'Iran e dell'Himalaya indiano, e nel tempo è stato coltivato in tutta la regione mediterranea dell'Asia, dell'Africa e dell'Europa. Dall'Iran, infatti, ha raggiunto anche l'Indonesia, nelle zone del sud-est asiatico, in Malesia, in Birmania e fino all'Arabia Saudita e alle Bermuda. Nel tempo, le coltivazioni hanno raggiunto anche il Centro e Sud America. Si adatta bene al clima temperato, perdendo le foglie al freddo inverno, e germogliava all'inizio della primavera - mentre il frutto matura alla fine dell'estate.
Spesso le melagrane sono state simbolo di speranza e abbondanza in ogni parte del mondo, per la ricchezza dei loro chicchi e la bellezza del frutto. Erano presenti nelle decorazioni e cerimonie ebraiche, sulle monete antiche, nella mitologia egizia. Presso molte popolazioni, in particolare, il frutto del melograno è collegato alla prosperità e felicità matrimoniale. Ad esempio, durante la cerimonia nuziale persiana, un cesto di melograni simboleggia un futuro gioioso. A Creta, lo sposo regala un melograno alla sposa che entra nella nuova casa. In Turchia, la sposa getta a terra un melograno dopo la cerimonia nuziale, per capire quanti figli avrà dal numero dei semi che cadono.
Anche in Cina un melograno maturo e aperto è un regalo di nozze, che esprime il desiderio di avere tanti figli quanti sono i semi. Il nome scientifico del melograno è Punica granatum. Punica ne identifica la località di provenienza, ossia dai cartaginesi che la coltivarono per primi. La parola italiana invece, proviene dalla mela (malum) che contiene i molti semi (granatum). Il cosiddetto tè al melograno è una specialità che si prepara solitamente con semi di melograno oppure con fiori di melograno essiccati, in base alle tradizioni. È un infuso preparato da migliaia di anni, poiché questi frutti erano noti per i benefici, dovuti alle sostanze nutritive e antiossidanti contenute.
Frutta e fiori
Le componenti dell'infusione sono tante, e il misto racchiude foglie e fiori di diversa provenienza, di cui citeremo solo alcune. Il melograno, (Punica granatum) è un piccolo albero della famiglia delle Lythraceae. È noto per i suoi frutti, che donano arilli succosi. La pianta può raggiungere i 5 o 7 metri di altezza, e mostra fiori di colore rosso-arancio. Il frutto ha le dimensioni di una grossa arancia, più o meno, dotato di una buccia liscia e coriacea. Il suo colore varia dal giallo brunastro al rosso scuro. L'interno è diviso in diverse cavità, contenenti molti arilli trasparenti di polpa rossastra e succosa. Ognuno circonda un seme angolare e allungato - gli arilli sono la parte esterna al seme, di solito carnosi e colorati. L'ibisco è una pianta della famiglia delle Malvaceae con grandi fiori a trombetta, di diversi colori a seconda della specie. Esistono due tipi principali di ibisco. L'ibisco deciduo resistente (Hibiscus syriacus) e l'ibisco sempreverde (Hibiscus rosa-sinensis), detto anche ibisco tropicale. Quello da cui si ricavano i fiori per il karkadè, invece, è la pianta Hibiscus sabdariffa; diffusa soprattutto nei paesi tropicali e subtropicali. Le piante di ananas (Ananas comosus) sono arbusti tropicali della famiglia delle Bromeliaceae. Presentano foglie dure e cerose, che crescono a rosetta, e ogni pianta di ananas matura produce un singolo frutto all'estremità di un lungo stelo rigido centrale. I frutti, infatti, emergono dal centro della pianta di bromeliacea, con la fusione di circa 200 fiori singoli che si si sviluppano in bacche. Il frutto succoso dalla polpa gialla deriva da questa fusione di pianta e fiori. La pianta del melo è il Malus domestica della famiglia delle Rosacee. È un albero originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta per la produzione delle mele. Questi frutti si diversificano nei colori e nelle tante varietà presenti, utilizzate nell'alimentazione umana da millenni.
Valori nutrizionali dell'infuso di lamponi e melograno
I principali principi attivi sono le vitamine C, A, alcune del gruppo B, oltre ad elementi organici come il potassio e diversi antiossidanti. Come adoperare gli ingredienti nell'infusione
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere . I minuscoli unicorni di zucchero donano già una nota dolce all'infuso.
Infuso lamponi e melograno: effetti collaterali e controindicazioni
La miscela apporta dei benefici ma è necessario rispettare le dosi consigliate, e non eccedere nel consumo per periodi troppo lunghi. Il consumo eccessivo dell'infuso con il melograno può provocare diarrea, meteorismo, mal di testa, nausea. Inoltre, è necessario valutare le componenti dell'infuso per chi soffre di eventuali allergie o intolleranze. Ricordiamo che alcuni ingredienti sono ricchi di zuccheri, il che può avere controindicazioni per chi soffre di diabete o rischia l'innalzamento della glicemia.