More Naturali Disidratate Senza aggiunta di zucchero
Le more offrono molti benefici per la salute. Sono frutti di bosco ricchi di minerali come il manganese, e vitamine come la C e la K. Contengono numerose fibre e possono aumentare la nostra salute grazie agli antiossidanti.
More Naturali Disidratate Senza aggiunta di zucchero: proprietà e benefici.
Anche nella loro versione essiccata, queste deliziose more secche possono donare vantaggi per il benessere del nostro organismo, grazie al loro alto contenuto di nutrienti benefici.
Ad esempio, sappiamo che l'intenso colore delle more può essere attribuito al loro alto contenuto di antocianine. Si tratta di una classe di antiossidanti che combatte i danni ossidanti causati da radicali liberi (molecole nocive rilasciate in parte dalle tossine), e aiuta il corpo nel favorire le condizioni di benessere contro le malattie cardiache.
Le more disidratate oltre ad essere uno spuntino soddisfacente, sono ricche di fibre solubili e insolubili. La ricerca nutrizionale da tempo suggerisce che mangiare cibi ricchi di fibre solubili per favorire la riduzione del colesterolo.
La fibra solubile, infatti, durante la digestione intrappola in parte il colesterolo presente nell'intestino e lo trascina verso l'espulsione dal corpo. Inoltre, agganciando anche gli acidi biliari, spinge il fegato a produrne di più utilizzando altro colesterolo – che si abbassa ulteriormente.
Il contenuto di fibre insolubili delle more, invece, secche supporta il sistema digestivo e favorisce un corretto transito intestinale – consigliate quindi per chi soffre di stitichezza. Ti fa sentire sazio più a lungo dopo aver mangiato, e nutre i batteri intestinali sani.
Le more sono anche un'eccellente fonte di vitamine A, C, e K, e sono note come bacche proteggono il sistema immunitario per questo motivo.
La vitamina C, abbondante nelle more, è parte integrante per la formazione del collagene nelle ossa, nel tessuto connettivo e nei vasi sanguigni. La vitamina C può anche aiutare a rigenerare la pelle e ridurre i radicali liberi nel corpo, assorbire il ferro e contrastare i sintomi del raffreddore.
La vitamina C agisce come un antiossidante, quindi, mentre la vitamina K, di cui le more disidratate sono una buona fonte, svolge un ruolo sia per la coagulazione sia nel metabolismo osseo. La carenza di vitamina K può portare ad assottigliamento osseo e fratture ossee, oppure causare lividi, quindi è bene valutarne l'importanza all'interno della dieta.
All'interno delle more, inoltre, sono presenti alti contenuti di manganese, un minerale fondamentale per uno sviluppo osseo sano e un sistema immunitario forte. Aiuta anche il corpo a metabolizzare correttamente carboidrati, aminoacidi e colesterolo.
Il manganese svolge un ruolo anche nella formazione del collagene, come la vitamina C, tramite l'enzima prolidasi – un'azione anti-invecchiamento potenziata, quindi, tra le due sostanze.
Mangiare frutti di bosco come le more disidratate o meno, grazie alle antocianine può mantenere le funzioni del nostro cervello, aiutando contro l'invecchiamento dovuto ai radicali liberi e alle infiammazioni, che con la loro azione nociva possono intaccare nel tempo le aree che governano la memoria.
Per le loro proprietà anti-invecchiamento, oltre alla presenza di vitamine e sali minerali, le more sono indicate come nutrimento per gli sportivi.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta delle more, il Rubus fruticosus ed è difficile tracciarne l'origine esatta, anche se molti studi pensano derivi dall'Asia, mentre altri si concentrano sull'America o l'Europa.
In ogni caso, le more sono state consumate dall'uomo già durante l'Età del Ferro, e nel periodo classico greci e romani le hanno usate in medicina, così come i nativi americani le avevano introdotte nella loro dieta, e per colorare le pelli di animali.
Oggi ce ne sono più di 40 specie, della pianta, e se un tempo le more erano del tutto selvatiche, dall'Ottocento sono state coltivate, per lo più in America.
Molti sono ad oggi gli incroci, persino un tentativo di sviluppare la piante senza la spina nel 1921.
A livello medico, la mora è stata usata per trattare i problemi intestinali e la febbre, per molti secoli. Venivano usate spesso in applicazioni medicinali la radice, la corteccia e la foglia della pianta. Venivano bollite in acqua e date come medicina per la pertosse. Nel Settecento si pensava che i decotti di more potessero curare le ulcere.
La storia culinaria delle more, invece, coinvolge queste bacche per il loro sapore squisito. Le more sono state usate per secoli per fare i dolci, come la torta di more o la marmellata, oppure consumate al naturale. Nel Seicento, venivano usate in Inghilterra per produrre vino e liquori, e presso molte popolazioni sono state adoperate per creare un colorante indaco o viola.
I cespugli di more, grazie alle loro spine, venivano spesso piantati intorno ai villaggi per offrire protezione contro nemici e agli animali pericolosi. I rovi forniscono, infatti, protezione alla fauna selvatica, compresi cervi e uccelli.
Pianta e Frutto
Il Rubus Fruticosus L. è una pianta perenne, semidecidua, spinosa e rampicante. Dalla chioma legnosa nascono tanti fusti arcuati e impiglianti, per formare i noti boschetti di more. Possono essere anche abbastanza alti – gli steli delle more sono canne erette o semi-erette che si inarcano fino a 7 m di lunghezza.
I fusti di solito vivono un paio di anni e muoiono dopo la fruttificazione. Nel primo anno di solito non producono fiori, nel secondo anno crescono dei germogli laterali, portano i fiori e i frutti.
Le foglie delle piante di mora sono alterne, con tre o cinque foglioline ovali, i fiori crescono in grappoli sui rami laterali con petali bianchi o rosa, e i il frutto della mora che ben conosciamo, arriva con la sua forma di bacca.
Come quello della fragola, la mora è un falso frutto: è una drupa composta da tanti semini, i veri frutti, e da una polpa carnosa.
Il frutto si presenta acido quando non è maturo, a volte quasi legnoso, mentre nella maturazione diventa eccellente nel gusto. Il diametro delle bacche è di circa 1-3 centimetri, e il colore varia durante la maturazione, dal verde al rosso fino al nero.
La pianta viene ormai coltivata anche con varietà senza spine, coltivate a filare o siepe, e le varietà sono moltissime, diffuse in Europa, Asia e America.
Valori nutrizionali delle more disidratate
Seguendo le proprietà naturali di altri frutti di bosco essiccati, i le more rappresentano una fonte abbondante di vitamine e altri micronutrienti, che possiamo valutare in un contenuto di 100 grammi.
Questa varietà di more essiccate non contiene eccessive calorie (circa 338 per 100 grammi), e offre un elevato contenuto di fibre (circa 2,3 g / 100 g), proteine (circa 2,4 g / 100 g), e grassi ridotti (circa 0,59 g / 100 g).
Le more contengono ottime quantità di vitamina C (circa 22 mg / 100 g), discrete di Vitamina A (circa 140 IU / 100 g), la vitamina E (2,4 mg / 100 g) e la Vitamina K (circa 58 µg / 100 g). Le vitamine del Gruppo B non mancano - vitamina B3 (Niacina – 1,2 mg), la Vitamina B1 (Tiamina – 0,1 mg) e la vitamina B6 (Riboflavina).
Tra i minerali disponibili nelle more, ci sono calcio (circa 19 mg / 100 g), ferro(circa 1 mg / 100 g), potassio (circa 210 mg / 100 g) e fosforo (circa 36 mg / 100 g),
Come consumare o utilizzare le more disidratate
Le more essiccate sono uno spuntino dolce e saziante, che può essere consumato direttamente oppure aggiunto ad un mix di cerali, semi e muesli.
Una delizia al mattino per la colazione anche con lo yogurt, un frullato oppure come guarnizione per torte, muffin, cupcake, gelati e semifreddi.
Le more possono essere utilizzate anche come ingredienti per barrette energetiche per gli sportivi, e nella versione essiccata sono molto apprezzate come aromatizzanti per liquori o per il tè.
Mangiare una manciata di more disidratate è un'ottima opzione per soddisfare la golosità quando si cerca uno snack spezza-fame che non diventi un pasto.
More naturali disidratate senza aggiunta di zucchero: effetti collaterali e controindicazioni
Non ci sono gravi rischi associati al consumi di more essiccate, a meno che non sia presente una intolleranza o un'allergia al frutto stesso.
Ricordiamo, in ogni caso, di consumare le more e la frutta secca nelle corrette quantità, perché in alte dosi possono fornire elevate quantità di zuccheri e calorie.
Le persone che presentano la patologia diabetica dovrebbero evitarne un uso eccessivo, per non facilitare l'aumento della glicemia.
Inoltre, è possibile un leggero effetto lassativo sempre nelle alte quantità di more disidratate, e per chi soffre di diverticolosi è bene fare attenzione, per la presenza dei semini che possono essere catturati nei diverticoli.