Cedro candito a coppe
Il cedro candito si ottiene dalle scorze di questo frutto, che vengono caramellate nello sciroppo di acqua e zucchero, per essere dolcificate e rese “candite”.
La buccia si trasforma in deliziose coppe di cedro candito morbide e squisite, che presentano anche alcuni benefici per il nostro organismo.
Cedro candito: proprietà e benefici
La buccia del cedro è considerata benefica a livello digestivo, e le sue proprietà sono presenti nella forma di cedro candito, pur nell'immersione all'interno dello sciroppo di zucchero e acqua.
Come frutti, i cedri posseggono caratteristiche positive sulla nostra salute grazie alla presenza delle vitamine, fibre e sali minerali contenuti. Anche nella buccia, ci sono sostanze che combattono i problemi digestivi e disturbi come la colite, aiutano il benessere del cuoio capelluto.
Sappiamo che la sua scorza è la parte maggiore del frutto, essendo molto spessa, ed è da qui che provengono gli estratti più vantaggiosi per la nostra salute.
Dalla buccia si ricavano sostanze che favoriscono il benessere digestivo, e presentano proprietà comuni a diversi agrumi, che anticamente venivano utilizzate come disinfettanti.
In alte quantità, il cedro candito può avere effetti lassativi, ed è comunque protettivo per stomaco, colon e intestino.
Le bucce di cedro candito a coppe, comprendono un buon quantitativo di vitamina C, così come un alto contenuto di flavonoidi, tra cui l’esperidina – studiata per il suo potenziale di contrasto al colesterolo e per il benessere dell'apparato cardiovascolare.
Molte proprietà vengono attribuite al cedro sulla bellezza dei capelli, e nella buccia del cedro sono contenuti anche composti bio-attivi come la limonina, il citrale, l'iso-limonene, e diversi terpeni antiossidanti.
La buona quantità di vitamina C dona proprietà benefiche per il sistema immunitario.
Le proprietà note del cedro anticamente erano anche lenitive e rilassanti, e veniva usato come rimedio naturale contro le infiammazioni per ridurre il rossore e il gonfiore.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta del cedro, nota da millenni, è originaria delle colline ai piedi dell'Himalaya e sembra che si sia diffusa verso Persia fino al Mediterraneo e l'interno dell'Europa.
Conosciamo le testimonianze fossili della coltivazione del cedro a Ramat Rahel vicino a Gerusalemme, in un giardino persiano.
Spesso era coltivato nei giardini, infatti, essendo una pianta rara e la sua diffusione continuò nei secoli grazie all'aura magica e religiosa dei suoi frutti – di cui si apprezzavano le qualità curative.
Un ottimo fattore per il suo diffondersi oltre l'Asia è stato causato dalla facilità di conservazione nei viaggi, e quindi arrivò facilmente in Grecia e nell'antica Roma. In Italia ha attecchito facilmente, trovando un clima favorevole nelle zone più calde.
Fin dai tempi antichi è stato utilizzato l'olio essenziale di cedro anche per donare armonia al corpo, ed equilibrio alla mente, e indicava in alcune culture la fertilità femminile, mentre in altre è un frutto legato alla magia e alla ricchezza.
Attualmente il cedro viene coltivato soprattutto nell'area mediterranea, in Medio Oriente, India, Australia, Brasile e negli USA.
Pianta e Frutto
Il Cedro è un albero sempreverde da frutto, il Citrus medica, appartenente alla famiglia delle Rutacee). Insieme al pomelo e al mandarino, è considerato uno tra gli agrumi più antichi.
Il suo arbusto può raggiungere gli 8 metri di altezza, con rami rossastri e foglie verde scuro.
I fiori, molto profumati, sono bianchi mentre i frutti che ben conosciamo sono di colore verde chiaro o giallino.
Il frutto del cedro è grande circa 25-30 centimetri, rotondo / ovale, a volte appuntito nella parte opposta al peduncolo.
La buccia è molto spessa, come abbiamo visto, e ruvida; prende la maggior parte del frutto, che è utilizzabile più come buccia che come polpa (30% circa).
Valori nutrizionali del cedro candito
Il cedro candito presenta più calorie (circa 300) di quello fresco, dato il processo di immersione nello sciroppo di acqua e zucchero.
La buccia contiene pochi grassi (0,2 % circa), fibre (circa 3%), calcio (circa 55 mg / 100g), sodio (circa 27 mg / 100 g).
Questa parte esterna del frutto contiene vitamina C (circa 2 mg / 100 g), e vitamine del gruppo B e in particolare la vitamina B1, oltre ai diversi composti antiossidanti di cui abbiamo accennato (flavonoidi, esperidina, etc.).
Come consumare le cedro candito a coppe in cucina o come snack
Le bucce di cedro caramellate, vengono trasformate in uno spuntino morbido e zuccherino, possono essere usate in cucina anche per la preparazione di dolci e cassate, oltre che come snack.
Quando si desidera dare un tocco diverso al dessert, il cedro candito è l’ingrediente ideale per gusto e originalità. Si può aggiungere anche agli impasti soffici come il panettone (i canditi sono ingredienti fondamentali), oppure ai plumcake, cupcakes, muffin e gelati.
La frutta candita per tradizione è un componente di specialità di pasticceria come i cannoli.
Il cedro candito è ottimo per aromatizzare tisane e tè, oppure aggiunto allo yogurt. Si può anche preparare una macedonia inserendo cedro candito a coppe, in un mix di cereali e frutta secca.
In alcune ricette, il cedro candito può essere utilizzato per contrastare sapori aspri, e si può aggiungere alle bevande come frullati o drink, per zuccherarli. Come per l'arancia, è scenografica qualche scorza di cedro candito nei cocktail.
Cedro candito: effetti collaterali e controindicazioni
Non ci sono controindicazioni all’assunzione di questa frutta candita, anche se per i diabetici è sconsigliato il consumo di frutta candita. Il cedro a coppe, infatti contiene più glucosio e saccarosio della frutta fresca, essendo candito nello sciroppo.
In dosi abbondanti il cedro candito potrebbe provocare un'azione lassativa oppure procurare acidità allo stomaco.