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L’Etiopia è il luogo di origine del caffè ed infatti qui a differenza degli altri paesi africani e degli altri maggiori produttori il caffè non è stato introdotto dagli europei ma fa parte della tradizione locale.

Storia della produzione di caffè in Etiopia

La Coffea arabica è originaria dell’Etiopia, il nome è dovuto al fatto che noi l’abbiamo scoperta attraverso gli arabi. Se fino ad alcuni anni fa esisteva ancora qualche dubbio se la penisola arabica potesse essere il luogo di origine (qualcuno sosteneva lo Yemen) gli studi più recenti non lasciano dubbi. La coltivazione della Coffea arabica in Etiopia parte nel IX secolo, l’uso della pianta selvatica è con ogni probabilità più antico. Ciò non vuol dire che la bevanda caffè sia nata allora, infatti inizialmente la pianta veniva utilizzata in altri modi, ad esempio per fare decotti e tisane e non sono sempre stati utilizzati i semi ma anche le foglie essiccate. Secondo una leggenda l’interesse per la pianta nacque dall’osservazione di alcune capre che nutrendosene abbiano mostrato di esserne rinvigorite, visto il contesto non ci sono testimonianze scritte e quindi va presa col beneficio di inventario, verosimile ma non necessariamente vera. Comunque pochi secoli dopo si afferma la bevanda ottenuta dai semi e diventa un pezzo importante della cultura etiope tanto che nasce una vera e propria cerimonia del caffè. Oggi l’Etiopia è il primo produttore africano di caffè, il quinto al mondo e dalla culla del caffè naturalmente oltre alla quantità viene anche tanta qualità, con caffè molto pregiati.

La qualità del caffè etiope e il caffè verde

Nel rispetto della tradizione in Etiopia in molte realtà il caffè viene ancora essiccato col metodo naturale anche se sotto la spinta del mercato internazionale anche qui si sta diffondendo il metodo lavato. Col metodo lavato il seme si mette ad essiccare dopo averlo liberato da ogni residuo di polpa, col metodo naturale in Etiopia si mettono ad essiccare al sole le drupe. Entrambi i metodi hanno dei vantaggi dal punto di vista del gusto finale, quello lavato ha anche il vantaggio economico di velocizzare il processo che ovviamente è conveniente per i produttori. L’Etiopia come tutti i grandi produttori non ha un solo tipo di caffè ma diverse grazie alla presenza di numerosi microclimi diversi. Il caffè verde non è una diversa tipologia di caffè si tratta semplicemente di caffè crudo, cioè non tostato, il verde è il colore naturale dei chicchi prima della tostatura, non si tratta nemmeno di chicchi acerbi. Il caffè verde ha un gusto molto più leggero, tra l’altro invece i caffè Etiopi hanno un corpo molto importante, ma del resto chi sceglie il caffè verde non lo fa per l’aroma (che sa di erba o fieno ed è piuttosto amaro) ma perché è adatto a chi è sensibile alla caffeina perché ne ha un contenuto molto più basso. Inoltre il contenuto di acido clorogenico (niente paura non contiene cloro malgrado il nome) secondo alcune fonti conferirebbe vari effetti benefici tra cui quelli sul metabolismo della glicemia e sul colesterolo, dunque sarebbe un adiuvante per problemi di pressione, obesità e colesterolo.

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