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L’unione tra caffè e vaniglia è ideale per chi vuole sostituire la classica pausa caffè con un momento di dolcezza, infatti la vaniglia ha un forte potere dolcificante e ne risulta una bevanda dal gusto più dolce e delicato rispetto a un normale caffè, purché non si esageri con la vaniglia naturalmente che ha un aroma molto intenso. Oppure potete semplicemente preparare un caffè con chicchi già aromatizzati.

La vaniglia e la pianta del caffè, origine delle piante e diffusione

Il matrimonio tra vaniglia e caffè non può essere molto antico, per lo stesso motivo per cui non può esserlo quello tra caffè e cacao, anche la vaniglia è originaria del continente americano, mentre il caffè è originario dell’Africa, in particolare dell’Etiopia. Probabilmente i più ignorano che la vaniglia è ricavata da un’orchidea originaria del Messico il cui nome scientifico è Vanilla planifolia, appartiene al genere Vanilla che conta un centinaio di specie (ma la vaniglia si ricava solo da questa) e alla famiglia delle Orchidacee. La pianta, come la maggior parte delle orchidacee, si presenza come una liana rampicante che si arrampica sul fusto di altri alberi. Da qualche parte forse leggerete che le orchidee si nutrono delle piante su cui si arrampicano, comportandosi come dei parassiti, ma ciò è falso, si tratta invece di piante epifite che nella maggior parte dei casi hanno solo bisogno di un sostegno. La caratteristica più famosa dalla Vanilla planifolia sono i frutti, delle capsule (non baccelli) da cui si ricava la famosa spezia utilizzata in cucina.

Ora la vaniglia, proprio come caffè e cacao, è coltivata in aree del mondo molto lontane dalla sua area di origine, come il Madagascar, molti paesi del centro Africa e del Sudest Asiatico, cioè tutta la zona equatoriale, ma non fu affatto facile farla attecchire altrove. Gli europei se ne innamorarono presto, già presso la corte di Luigi XIV era popolare ma i tentativi di coltivarla altrove andarono falliti fino a che non ci si rese conto che l’impollinazione ha bisogno di un aiuto. In natura nelle regioni di origine è effettuata da insetti del genere Melipona (delle api senza pungiglione), altrove viene effettuata a mano, una procedura molto delicata scoperta da un giovane schiavo sull’isola La Riunione nel 1800. Proprio l’isola dell’Oceano Indiano (conosciuta anche come Bourbon) e il Madagascar furono i primi centri vaniglieri fuori dal Messico. Il caffè è originario dell’Africa o perlomeno lo è la Coffea arabica che proviene dall’Etiopia, ma lo è anche la Coffea canephora (da cui si ricava la robusta) sul cui punto di origine siamo meno specifici ma è individuato in una fascia dell'Africa Centro Occidentale.

Si tratta di un arbusto o piccolo albero che cresce fino a un massimo di una decina di metri, con foglie grandi di forma ovale, piccoli fiori bianchi riuniti in mazzetti alla base delle foglie e frutti che sono delle drupe ovaleggianti, rosse o violacee a maturazione completa, che contengono due semi. Il caffè come è noto si ricava dai semi essiccati. Arabica semplicemente perché furono i turchi ad introdurla in Europa nel 1600, in Etiopia, terra di origine, semi e foglie all’inizio vennero usati in altro modo, fin dal IX secolo (almeno), aggiungendoli ad altri alimenti e dunque mangiandoli, la bevanda arriva dopo ma comunque molto prima che il caffè arrivasse in Europa, in Etiopia esiste una vera e propria cerimonia del caffè. Le prime caffetterie di cui si ha notizia furono in Yemen, probabilmente anche per questo il paese arabo per lungo tempo ha conteso all’Etiopia la paternità del caffè ma anche quella del luogo di origine della Coffea arabica, ma i moderni metodi scientifici non lasciano dubbi.

In Europa nel 1700 già scoppia la mania del caffè e delle caffetterie, ma il caffè nel clima europeo non attecchisce, non ci volle molto ai colonizzatori europei per capire che invece la fascia tropicale ed equatoriale del Centro e Sud America potesse fornire un ambiente ideale. Il resto è storia, oggi il Brasile è il più grande produttore mondiale di caffè e da alcuni paesi del Centro America arrivano alcuni dei caffè più pregiati,

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