In generale i caffè provenienti dal Costarica si caratterizzano per un aroma dolce e corposo e per una acidità medio-elevata.

Storia della produzione di caffè in Costarica

Anche in Costarica il caffè è stato introdotto dai colonizzatori europei, in questo paese del Centro America che si affaccia sul Mar dei Caraibi arrivò un pochino più tardi rispetto ad altri stati del Centro e Sud America, negli ultimi anni del 1700. Ci volle qualche decennio perché la caffeicoltura costaricana cominciasse ad avere successo, quando la produzione si sposò nella zona della Central Valley, quella che racchiude la capitale del paese. San José. Per tutto il 19° secolo il governo operò per incentivare lo sviluppo della produzione di caffè e in effetti l’industria del caffè fu in quella fase un potente motore di sviluppo economico e sociale. Oggi la produzione di caffè in Costarica per quel che riguarda la quantità non lo pone tra i primi dieci produttori mondiali, del resto si tratta anche di un paese di soli 51000 kmq (un sesto dell’Italia) ma si tratta di una produzione di qualità, particolarmente apprezzata tra i consumatori del Nord Europa che prediligono caffè con una spiccata acidità. Come per altre nazioni limitrofe i caffè del Costarica vengono classificati in base alla provenienza in due modi: in base all’altezza della piantagione (visto che anche il Costarica come tutti gli stati del Centro America è un paese pieno di montagne e vulcani) e in base alla regione del paese da cui provengono. La classificazione in base all’altezza della piantagione individua 4 tipologie: SHB (strictly hard bean) coltivato tra i 1500 e 1700 metri, HB (hard bean) coltivato tra i 1350 e i 1500 metri, HGA (high grown Atlantic) caffè coltivati in altura sul versante atlantico, LGA (low grown Atlantic) caffè coltivati a basse altitudini sul versante atlantico. Le zone del caffè in Costarica sono (da nord a sud): Guanacaste, West valley, Central Valley, Tres Rios, Tarrazù, Orosi, Turrialba, Brunca. Come anticipato storicamente la regione più importante per la coltivazione del caffè in Costarica è la Central Valley, fra le altre regioni Tarrazù è quella che produce alle più alte altitudini (tra i 1200 e i 1700 metri) e questo di solito è garanzia di qualità, la provincia di Orosi invece si giova invece di un fertile terreno vulcanico, si tratta di una piccola vallata dalla vegetazione rigogliosa posta a ridosso (ad est) alla Central Valley.

La qualità del caffè costaricano

Come abbiamo anticipato anche in Costarica si coltiva un’arabica di qualità, i caffè provenienti da questo paese si fanno notare per il corpo e per l’acidità. Le varietà di arabica (pianta Coffea arabica) coltivate sono: Typica, Caturra, Catuai, Villa Sarchi, Bourbon, Gesha e Villalobos. Quelle più tipiche del Costarica sono la Villalobos che è una mutazione naturale nana della varietà Typica e la Villa Sarchi è anch’essa una mutazione naturale nana ma della varietà Bourbon. La Villa Sarchi si adatta bene alla coltivazione a grandi altezze (anche 1600 metri) e resiste bene ai venti, ma è una varietà particolarmente suscettibile alla roja (o ruggine del caffè) a cui comunque nessuna varietà o specie è del tutto immune. La Villalobos è particolarmente dolce ed aromatica. Naturalmente come al solito l’aroma del caffè non dipende solo dalla varietà coltivata ma anche dalle condizioni del luogo, ad esempio il caffè costaricano che viene dalla zona più

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