È una spezia preziosa, nota in varie cucine del mondo per aggiungere il suo profilo aromatico a molte pietanze, in particolare nei dolci e nei prodotti da forno. Questa versione di Cannella Ceylon Intera proviene dal suo territorio storico, ex-Ceylon e oggi Sri Lanka, ed è considerata la più comune in cucina. Le stecche di cannella intere aiutano a potenziare l'aroma intenso e dolce, caldo sia nell'odore sia nel gusto. Questa cannella è un ottimo ingrediente per creare creme aromatiche e dolci, budini, crêpe e frittelle. Ottima nei dolci tradizionali natalizi, aromatizza le bevande calde, a volte in miscele di altre spezie e frutti.
Cannella di Ceylon: proprietà e benefici
Oltre che per il suo particolare aroma, la cannella è tradizionalmente utilizzata per le sue qualità benefiche sul nostro organismo. È considerata una spezia dal potere digestivo e favorisce sia la regolarità del transito intestinale sia l'eliminazione dei gas in eccesso. Alcuni degli elementi della cannella di Ceylon facilitano l'assimilazione del cibo durante il processo digestivo, evitando il gonfiore addominale. Mostra doti depurative naturali e astringenti che favoriscono il benessere dello stomaco e dell'intestino, grazie alla sostanza della cinnamaldeide; per questo storicamente è stata utilizzata come spezia disintossicante. La cannella rappresenta una fonte di antiossidanti, dato che possiede un’alta concentrazione di polifenoli. Questi composti contrastano lo stress ossidativo delle cellule, e aiutano a contrastare i danni cellulari.
All'interno di una dieta, può essere utile inserire la cannella per la sua azione sul metabolismo dei carboidrati. È oggetto di vari studi per la possibilità di influire sulla migliore gestione degli zuccheri nel sangue; dato che contiene un composto antiossidante, che agisce sull'assorbimento del glucosio dopo i pasti.
Inoltre, dona un senso di sazietà con il suo sapore e il suo aroma così intensi. Queste virtù rendono la cannella di Ceylon un'alleata per diete dimagranti, se utilizzata all'interno di una dieta corretta ed equilibrata.
Sempre in virtù delle sue proprietà depurative, la cannella svolge un'azione di contrasto alle irritazioni del cavo orale e delle gengive. Era nota nella cultura popolare, infatti, anche per lenire mal di gola e raffreddori. Inoltre, storicamente si usano le stecche di cannella Ceylon intera per profumare gli ambienti.
Come utilizzare la cannella intera in cucina
La qualità della cannella della varietà Ceylon è superiore rispetto ad altre, unica per qualità, colore, sapore e aroma.
Le stecche di cannella Ceylon intere sono aromatiche ma delicate nel gusto, e possono essere inserite con successo negli infusi e nelle creme. La versione intera garantisce un aroma persistente e per questo è molto apprezzato in piatti o bevande che sprigionano il profumo di cannella in modo deciso. In ogni caso la cannella intera va dosata con attenzione, per evitare che sapore e aroma siano sovrastanti agli altri ingredienti.
Bevande: La sua consistenza si unisce bene ai liquidi, nei quali dovrà essere lasciata in infusione per un tempo stabilito, oppure va aggiunta prima che arrivino al bollore. Ottima per aromatizzare il latte, il tè, il punch, gli infusi; perfetta nella cioccolata calda, e come aggiunta al vin brûlè e alla tazza di caffè. Puoi usare i bastoncini di cannella per liquori, miele, sciroppo o persino per aromatizzare l'acqua. La corteccia di cannella essiccata può essere usata per le infusioni lasciando ½ stecca in infusione nell'acqua calda (circa 100 °C) per circa 5 minuti.
Ricette salate: si può usare la cannella intera anche nel brodo, negli stufati e nelle zuppe, ispirate alla tradizione orientale.
Una stecca di cannella Ceylon può aromatizzare secondi piatti come lo spezzatino di carne ed entrare come ingrediente di marinatura insieme ad altre spezie ed erbe aromatiche. È usata anche in ricette orientali con pietanze a base di pesce, curry e nelle salse per il riso. In diverse ricette di creme o farciture si lascia la stecca di cannella intera in cottura, Lo stesso metodo viene usato per il riso basmati, a cui si aggiunge un bastoncino di cannella in pentola durante la cottura – rilascerà l'olio nel riso.
Dolci: i bastoncini di cannella possono rendere pungente e aromatica una classica torta di mele o altri dolci, macinati e mescolati agli altri ingredienti. Per la colazione si può usare nei frullati o negli yogurt facendola sbriciolare nel frullatore.
È possibile partire dalle stecche di cannella per polverizzarle o macinarle, dando la grandezza desiderata tramite grattugia o grinder – ricordando che dopo polverizzata non mantiene a lungo l'aroma quindi va utilizzata subito.
Origini e Storia della coltivazione
La cannella di Ceylon è una spezia usata fin dall'antichità e proviene dal subcontinente indiano. Precisamente dall'isola di Ceylon (Sri Lanka), dove fu utilizzata da secoli per poi essere scoperta anche dagli occidentali.
Conosciuta anche come cannella vera, oggi questa varietà cresce in molte regioni dell'Asia meridionale, coprendo anche i territori del Madagascar e delle isole Seychelles.
La spezia si ricava dalla parte interna della corteccia dell'albero della cannella (Cinnamomum zeylanicum), che veniva essiccata. Nel processo di essiccazione la corteccia si arriccia creando la struttura nota del bastoncino di cannella. La cannella di Ceylon intera di questa versione, quindi, proviene direttamente dalla pianta e non viene macinata.
Storicamente, la spezia è una parte importante della tradizione ayurvedica, adoperata per migliaia di anni. Usata sui cibi, in India questa spezia è celebre anche nella medicina Ayurvedica per curare le indigestioni e i disturbi gastrointestinali, oltre a disturbi delle vie respiratorie.
Già nel 3000 a.C. era nota agli Egizi, usata come profumo per l'imbalsamazione, poi diffusa come spezia pregiata in Medio Oriente. È citata anche nella Bibbia tra gli aromi usati da Mosè per consacrare il tempio. Nota in cucina in tutto l'Oriente e poi in occidente come conservante, fu portata in in Europa dai commercianti arabi. Divenne popolare presso Greci e Romani per la capacità di conservare la carne durante l'inverno, e donare un sapore di copertura al deterioramento naturale. Era considerata un bene prezioso e costoso, usato nelle cucine reali e dei nobili, spesso abbinata con il pepe per insaporire la selvaggina e alcuni dolci.
Gli arabi tennero nascosta l'origine della cannella, trasportata via terra tramite carovane, fin quando le scoperte geografiche portarono ad identificare le isole indiane da cui proveniva. Gli esploratori portoghesi cercavano la spezia, e la trovarono a Ceylon (Sri Lanka), cominciando a diffonderla. Insieme ad altri esploratori (olandesi, inglesi e francesi), fu introdotta in Europa a prezzi più bassi e alla fine del Settecento raggiunse le Seychelles e il Madagascar, dove fu coltivata. Nel tempo, la varietà della cannella Ceylon fu coltivata in Brasile, nei Caraibi in Giamaica, alle isole Fiji e nella Polinesia francese, in Indonesia, Giava, Malesia e Sumatra. In seguito la cannella divenne un ingrediente abituale in gastronomia, e nell'Ottocento fu inserita nelle 4 spezie principali delle ricette più comuni, insieme a pepe, noce moscata e chiodi di garofano.
Caratteristiche della pianta
L'albero di cannella Ceylon è il Cinnamomum zeylanicum. È una pianta cespugliosa sempreverde della famiglia Lauraceae, dotata della famosa corteccia dalle doti aromatiche. La corteccia fessurata presenta un colore marrone chiaro, che ritroviamo anche nei bastoncini di cannella interi.
L'albero di cannella cresce in terreni umidi e ben drenati, e può raggiungere circa 15 metri di altezza. Le foglie ovali con margini, da giovani sono rosse e quando maturano virano verso il verde intenso. I piccoli fiori sono da verdastri a gialli, mentre il frutto è una drupa scura. Esistono altre specie affini alla cannella di Ceylon coltivate come fonte della spezia, tra cui la cassia cinese (Cinnamomum cassia), la cannella vietnamita (C. loureiroi), la cannella indonesiana (C. burmannii con un odore più forte) e la cannella di Malabar (C. citriodorum).
Valori nutrizionali della cannella in polvere
Il composto principale della cannella di Ceylon è la cinnamaldeide (costituisce il 60-80% degli oli volatili), la quale dona alla cannella il suo profumo dolce e speziato. La cannella di Ceylon è anche ricca di polifenoli e tannini, minerali come manganese e ferro, vitamine A, C, K e vitamine del gruppo B.
Cannella: effetti collaterali e controindicazioni
La cannella di Ceylon non presenta i potenziali effetti collaterali associati alla cannella cassia. Anche la cannella Ceylon, comunque, contiene cinnamaldeide, un composto che può scatenare una reazione allergica se assunto in grandi quantità. Alcune persone possono sperimentare sensazioni di bruciore o prurito, afte in bocca, gonfiore della lingua o delle gengive. Inoltre, quando le dosi sono eccessive la cannella può risultare irritante per la gola e il cavo orale. È consigliabile una cautela da valutare sia per eventuali allergie di cui si è a conoscenza, sia per le donne in gravidanza e in fase di allattamento.