Un ricco mix per preparare un primo piatto con i sapori tipici della Sicilia, melanzane naturalmente, come nella famosissima pasta alla norma e nella pasta alla siciliana classica, ma anche capperi ed olive.
Come utilizzare il nostro preparato per pasta alla siciliana
Utilizzate un cucchiaino di prodotto per porzione in una padella con olio extra vergine di oliva e far soffriggere alcuni minuti. Cuocere la pasta, una volta pronta, scolarla e saltarla nella padella con la salsa ottenuta. Servire ben caldo con una spolverata di parmigiano.
Le ricette tipiche siciliane della pasta
Probabilmente l’associazione di idee tra pasta e Sicilia fa venire in mente a tutti la pasta alla norma, ricetta che vede tra gli ingredienti base le melanzane (fritte), il pomodoro e la ricotta salata, la pasta alla siciliana classica (una ricetta con cui si usa condire la pasta al forno) vede anch’essa le melanzane e il pomodoro alla base ma sostituisce la ricotta con la mozzarella. In questo misto oltre a pomodoro, melanzane e basilico (tutti ingredienti presenti nella pasta alla norma e anche in numerosi altri primi siciliani) trovate altri prodotti tipici dell’isola come le olive e i capperi (questi ultimi, per esempio, presenti nella ricetta del pesto pantesco, condimento per pasta tipico dell’isola di Pantelleria).
Storia della pasta con le melanzane
Ribadendo che il mix di cui parliamo comprende ingredienti tipici della cucina siciliana che nulla hanno a che fare con la pasta alla Norma, quando si dice pasta alle melanzane siciliana il pensiero (e pure Google) va alla celebre ricetta catanese. Ci piace allora ricordare l’origine di quest’ultima o perlomeno del suo nome, esistono tre versioni, due delle quali legate al capolavoro di Vincenzo Bellini, la “Norma”. Nel dialetto catanese è però anche presente l’espressione “a norma” come sinonimo di fatto a regola d’arta e secondo una teoria da questa originerebbe il nome.
La teoria più accreditata invece racconta di un’esclamazione pronunciata dallo scrittore e commediografo Nino Martoglio durante un pranzo avvenuto nel 1920, per commentare la bontà del piatto, si rivolse così alla cuoca “Signora Saridda, chista è ʼna vera Norma” in questo caso secondo i più Norma si riferirebbe al capolavoro belliniano, ma potrebbe semplicemente aver utilizzato l’espressione catanese.
La terza teoria è quella che si collega direttamente alla “norma” e soprattutto l’unica che ci individua anche il momento di creazione del piatto, un cuoco siciliano avrebbe inventato un piatto ad hoc in occasione della prima della norma alla Scala nel 1831. Una cosa molto interessante è che esiste un piatto tipico agrigentino chiamato cavatelli all’agrigentina (o anche cavatelli alla Pirandello) che ha gli stessi identici ingredienti della pasta alla norma (melanzane, ricotta salata e pomodoro), ma se cercate in rete con quest’ultimo nome trovate anche una versione più ricca in cui tra gli ingredienti figurano anche acciughe, capperi e olive nere. A dimostrazione del fatto che i primi piatti a base di melanzane e altri ingredienti tipici sono patrimonio di tutta l’isola.