Assaporare questa infusione significa fare un'esperienza di gusto unica, nella miscela fruttata e leggermente speziata, con note dolci di cacao.La bevanda è perfetta la mattina e per il dessert, ma può essere gustata in ogni occasione in cui desideri un sapore intenso e dolce, con note di arancia e agrumi. La scorza d'arancia e pezzi del frutto si uniscono alle fave e agli estratti di cacao, esaltati dalle sfumature intense di cinorrodo, ibisco, mela e mandarino; fino alla dolcezza finale della vaniglia.

Infuso arancia e cacao: proprietà e benefici

Diversi elementi della tisana aiutano la funzione digestiva, grazie alle doti delle scorze d'arancia, i pezzi di arancia e la mela.
Fino alle radici di cicoria, che similmente all'arancia contengono sostanze stimolanti per il benessere gastrointestinale, favorendo la crescita della flora batterica benefica nell’intestino. Queste funzioni dei vari ingredienti aiutano in caso di stitichezza, per la regolarità del transito intestinale ed evitano la formazione di gas intestinali. L'infuso funge anche da stimolo al drenaggio dei liquidi corporei, agevolando la diuresi.
L'infuso arancia e cacao rappresenta anche una bevanda ricca di energia, donando piccole dosi di caffeina e teobromina che favoriscono concentrazione e vitalità. L'effetto tonico ed energizzante è supportato anche dal magnesio, e l'infusione diventa una piccola occasione di buonumore nella giornata.
L'arancia rende disponibile la vitamina C (presente anche nel cinorrodo e nell'ibisco), e altri antiossidanti utili al nostro benessere e al sostegno metabolico.

Origini e Storia della coltivazione

L'arancio è un albero noto fin dall'antichità, e la sua presenza è attestata da secoli in Cina, dove si è sviluppato probabilmente circa 4000 anni fa. L'origine botanica di questo agrume è incerta, ma presumibilmente si trattava di un ibrido naturale derivato dall'arancio amaro oppure dall'incrocio tra il mandarino e il pomelo.
La versione più coltivata è l’arancio dolce, diffuso in molte parti del mondo poiché che la pianta si adatta facilmente a varie condizioni ambientali.
Tramite i traffici commerciali raggiunse dalla Cina prima l'Asia Minore, poi l'Egitto il Nord Africa e infine l'Europa. Per molti secoli è stato un frutto simbolo di amore e fecondità, e infatti i fiori d'arancio rappresentano un buon augurio per il matrimonio. La coltivazione dell'arancio dolce in Italia iniziò nel Rinascimento, nelle regioni Sicilia e Calabria, introdotto ad opera dei portoghesi - in molti dialetti l'arancia era detta “portogallo”.
Questa miscela propone come secondo ingrediente, il cacao in diverse forme tra fave di cacao, cacao in polvere ed estratto di cacao. I semi, ossia le fave di cacao, rappresentano il cuore della pianta Theobroma Cacao, originaria del Sud America - nelle foreste pluviali.
Usate già dai nativi locali molti secoli fa, durante le civiltà precolombiane di Maya e Aztechi, erano considerate sacre – le fave erano descritte come “cibo degli dei”. Sono fondamentali per ricavare il cacao, il burro di cacao e il cioccolato, tramite la lavorazione delle fave di cacao crude. Si possono consumare allo stato puro, molto ricercate per le loro qualità benefiche.
Le fave di cacao crudo molto più spesso vengono sottoposte a diversi livelli di lavorazione. Sia con la semplice fermentazione ed essiccazione, che porta alle fave di cacao crude, sia alle lavorazioni ulteriori come torrefazione o tostatura e macinatura - per il cacao in polvere. Processi diversi, in base ai prodotti alimentari che si vogliono ottenere. Le fave di cacao sono un ingrediente fondamentale per la preparazione del cioccolato.

Piante e fiori

L'albero che dona le arance dolci è il Citrus sinensis, che fa parte della famiglia Rutacee. Le arance frutti di questa varietà Dulcis, si distinguono dalle arance amare (Citrus aurantium var. amara). Il Citrus sinensis può raggiungere circa i 12 metri, mostrando foglie allungate e fiori bianchi. I frutti rotondi e arancioni, dalla buccia ruvida, sono spesso abbondanti nella raccolta. Nei secoli sono state coltivate e sviluppate tantissime varietà di arancio, che dona arance da tavola, da spremuta, per la produzione dei succhi, dei canditi e delle arance essiccate.
Il cacao deriva dalla pianta tropicale Theobroma cacao, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. È una sempreverde che cresce nel territorio equatoriale, grazie al clima caldo e molto umido. Dopo quattro anni l'albero di cacao produce frutti, dei baccelli allungati, detti cabosse. Presentano una forma allungata e una polpa biancastra e dolce – lì si trovano le fave di cacao, all'interno dei frutti. Ogni baccello contiene da 20 a 60 semi ovali, detti anche fave di cacao.
Il Malus domestica della famiglia delle Rosacee, è la pianta che produce le mele. L'albero è originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta in molte varietà. I frutti si diversificano nei colori, per dimensione e consistenza della polpa, raccolti e consumati nell'alimentazione umana da millenni.
La vaniglia deriva dalla rampicante Vanilla planifolia, e appartiene alla famiglia Orchidaceae. Mostra numerosi fiori, dal bianco crema al verde pallido. Il frutto è una lunga capsula da cui si estraggono semi e aroma di vaniglia. Derivano da vari tipi di orchidee tra cui Vanilla x-tahitensis polinesiana e Vaniglia Bourbon.
Il cinorrodo è il falso frutto di alcune specie di Rosa, pianta perenne della famiglia delle Rosaceae. Deriva spesso dalla Rosa Canina ma anche dalle specie Rugosa, Acicularis o Cinnamomea. Esistono migliaia di cultivar di rosa, sotto forma di arbusti eretti o rampicanti, e la maggior parte deriva dall'Asia. I fiori cambiano di forma, dimensione e colore, mentre il cinorrodo si mostra ovale, carnoso e rosso. I cinorrodi rappresentano l’ovaio maturo che rimane sul ramo dopo il fiore, e all'interno racchiudono circa 3 piccoli semi.
La pianta dell'ibisco, la Hibiscus sabdariffa, appartiene alla famiglia Malvacee. Cresce nelle regioni tropicali e subtropicali, e viene utilizzata nelle sue diverse parti. Il calice e i fiori sono usati per il tè all'ibisco, oltre che per la creazione di aromi e coloranti.
La barbabietola è la Beta vulgaris una pianta della famiglia Amaranthaceae. Un ortaggio a crescita rapida, coltivato ovunque con facilità. Molte sono le parti commestibili, e le radici vengono sfruttate nelle infusioni - le più note sono le varietà di barbabietola rossa, ma esistono dorate e striate.
Il mandarino Citrus reticulata è un albero appartenente alla famiglia delle Rutacee. L'albero non è molto grande con ramoscelli sottili e foglie sempreverdi lucide. Nella fioritura spuntano fiori bianchi profumati, seguiti dal frutto, più dolce e meno acido delle arance normali.
La pianta della cicoria è la Cichorium intybus è un'erbacea perenne della famiglia Asteraceae. Produce steli eretti, foglie note per il consumo alimentare, fiori blu chiaro (a volte rosa o bianchi). Mostra una grande radice carnosa, che trasuda una linfa lattiginosa quando viene tagliata, conosciuta come sostituto del caffè o condimento per sughi e salse.

Valori nutrizionali dell'infuso di arancia e cacao

Gli ingredienti rendono disponibili nell'infuso sali minerali come calcio, potassio, ferro, magnesio. Contiene sostanze come caffeina, teobromina, polifenoli, tannini.

Come adoperare gli ingredienti nell'infusione
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di arancia e cacao con acqua alla temperatura di circa 100 °C.
Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso arancia e cacao: effetti collaterali e controindicazioni

Per evitare effetti indesiderati, è necessario non eccedere nelle dosi. Il consumo eccessivo può provocare mal di testa, nausea, gonfiore addominale, insonnia o agitazione a causa della caffeina e teobromina. È consigliata cautela per le donne in gravidanza e in fase di allattamento.

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