La gramigna è una pianta conosciuta per la sua fama di erba infestante, ma in realtà possiede molte proprietà benefiche, note alla fitoterapia.
È stata usata per migliaia di anni per trattare la vescica infiammata, la ritenzione idrica, l'infezione uterina, le irritazioni del tratto urinario. Possiede una tradizione erboristica anche come rimedio naturale per i calcoli e le infezioni renali, anche se oggi sono molto apprezzate le sue proprietà diuretiche e anticellulite.
Rizoma di Gramigna: proprietà e benefici
La parte sotterranea della pianta, il rizoma, possiede delle doti diuretiche e depurative, raccomandate soprattutto in caso di infiammazioni e ritenzione idrica. L'azione di drenaggio che la gramigna favorisce, può apportare benefici a reni e vescica, con caratteristiche che contrastano le irritazioni del tratto urogenitale, purificando le vie urinarie in caso di cistite e uretrite.
Apporta benessere anche in caso di ghiandola prostatica ingrossata e prostatite, tramite il decotto che può aiutare contro l'irritazione. Il rizoma di gramigna dona benessere anche ai reni, alleviando i sintomi in caso di coliche renali. Oltre all'azione depurativa, si ritiene che abbia un buon effetto nel contenimento dei calcoli renali.
È considerato utile anche per l'effetto detox sul fegato, che avvantaggia anche le condizioni da calcoli biliari.
Dato l’effetto diuretico, la gramigna è adatta a regolare la pressione arteriosa e per combattere la cellulite.
La ritenzione idrica, infatti, è uno dei fattori che favorisce la comparsa degli edemi della cellulite, mentre l'azione depurativa e diuretica, semplifica i trattamenti anticellulite. Inoltre, il rizoma di gramigna è considerato un antinfiammatorio naturale, che storicamente è stato utilizzato per trattare reumatismi, artrite e gotta. La sua applicazione tradizionale era nota pure in caso di influenza con febbre.
Nell'assunzione liquida, è buono per lenire le irritazioni nei rivestimenti delle mucose della gola e dello stomaco.
In questo senso, il rizoma di gramigna può essere vantaggioso per la protezione dell'apparato gastrointestinale, favorendo la regolarità del transito e contrastando eventuali infiammazioni.
L’infuso di gramigna, con proprietà rinfrescanti e depurative, è utile per alleviare le lesioni della pelle.
Origini e Storia della coltivazione
La gramigna è un'erba perenne originaria dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa nord-occidentale.
Il nome scientifico Elymus repens deriva dal nome greco (elymos o élumos) di un cereale non ben identificato, e l'aggiunta repens indica una pianta strisciante o bassa. Inizialmente questa pianta si chiamava Triticum repens, proposto dal botanico Linneo (1707 – 1778), ma fu modificato successivamente in Elymus repens dal botanico Frank Walton Gould (1913-1981).
È considerata un'erba infestante, che invade i terreni agricoli e da sempre mal vista, dato che produce sostanze chimiche che rallentano lo sviluppo di altre piante.
Diffusa in moltissimi paesi, ha assunto nomi diversi ed è stata storicamente usata sia per il foraggio animale (fieno di gramigna), sia in erboristeria.
Solo nei periodi di carestia, è stata usata la radice tubolare come cibo, seccata e pestata per fare il pane, oppure arrostita.
Le parti principali utilizzate nella fitoterapia sono la radice, il rizoma e i semi.
Durante il periodo classico, Dioscoride e Plinio (I secolo d.C.) citavano l'uso delle radici di gramigna per aumentare il flusso di urina e trattare i calcoli renali.
Secoli dopo, nel 1597, l'erborista John Gerard citò le radici della pianta come benefiche grazie alle proprietà lassative, utili a chi soffre di stitichezza, e chi presenta ostruzioni nel fegato e nell'utero.
Pianta e fiori
La Elymus repens è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Poaceae o piante erbacee.
La pianta cresce spontanea ovunque, fino a circa 2.000 metri di altitudine, per un'altezza fino a pressappoco 80 centimetri.
Presenta un rizoma giallino, con le gemme in posizione sotterranea per proteggerle.
Le foglie sono piatte, i fiori spuntano da maggio a luglio,
Possiamo trovare la gramigna come infestante nei terreni, ai bordi delle strade, nei deserti e lungo le ferrovie, nei giardini come nei cortili. Infatti, questa pianta cresce quasi ovunque.
Si nutre meglio su terreni ricchi di azoto, e con molta acqua.
Valori nutrizionali della Gramigna – Rizoma
Il rizoma della Gramigna contiene diversi elementi tra cui il polisaccaride triticina, la mucillagine, il potassio, lo zinco e l'olio volatile agropirene.
Come adoperare il rizoma di Gramigna nella tisana
Nonostante il suo sapore sgradevole, si può assumere come decotto oppure come tisana detox.
Preparazione decotto di gramigna: 30 grammi di rizoma inserito nella quantità di acqua sufficiente a ricoprirli, e fai bollire per circa 1-2 minuti. Getta via l'acqua, che porta con sé i principi amari, e fai ribollire il residuo dopo averlo contuso per romperne l'epidermide dura, in 1250 grammi di acqua, sino alla riduzione di un litro. Lascia riposare per 10 minuti, e filtra.
Per fare la tisana, usate il rizoma essiccato taglio tisana - circa 2 cucchiaini per ogni tazza d'acqua (250 ml).
L'infuso di Gramigna si ottiene con acqua a 100 °C e un'infusione di alcuni minuti (8-10).
Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.
Rizoma di Gramigna: effetti collaterali e controindicazioni
La gramigna è generalmente ritenuta un'erba sicura per l'assunzione, ma è bene rispettarne le quantità per non riportare eventi avversi. Tra i rari effetti collaterali, sono stati registrati l'alterazione della frequenza e del ritmo cardiaco, nausea e vomito.