Tè verde alla menta
La fragranza rinfrescante della menta, si unisce a quella del tè, in una coppia ottima per i tanti benefici. Questo tè delizioso e aromatico è noto per le sue caratteristiche salutari sull'apparato digerente, come supporto per la corretta assimilazione del cibo, nello stomaco e nel transito intestinale. A livello di gusto, questa bevanda mostra un carattere deciso, grazie all'aroma marcato delle foglie di menta.
La nota estiva della menta, si aggiunge al sapore vellutato e leggero del tè verde. Nel suo sapore originale naturale lascia un fresco retrogusto, percepibile anche inserendo poco zucchero. Gradevole da assaggiare in ogni momento della giornata, può essere servita fredda come tè dissetante in estate. È usata anche come base per un tè freddo alla frutta.
Proprietà e benefici
Gustate in tutto il mondo, le foglie di tè verde vantano delle ottime virtù per il nostro benessere. Rispetto ad altri tè, contengono il maggior numero di polifenoli: potenti antiossidanti presenti in natura. Quando si uniscono i benefici del tè e quelli della menta ne esce un infuso ricco di virtù. Insieme alle proprietà del tè, anche le foglie di menta offrono un supporto al benessere digestivo. Questa combinazione aiuta la corretta digestione del cibo, grazie alle foglie di menta che contengono mentolo.
Questo composto oleoso, spesso utilizzato per il suo sapore e aroma pungenti, è utile per calmare i sintomi di nausea, diarrea, indigestione e altri disturbi della digestione. L'effetto calmante del mentolo rilassa i muscoli dello stomaco, in particolare mentre avviene il transito degli scarti digestivi attraverso l'intestino. Può contribuire ad alleviare i sintomi causati dalla sindrome dell'intestino irritabile, La menta è considerata una delle migliori erbe per l'apparato digerente, perché favorisce la secrezione dei succhi digestivi e riduce i gas gastrici.
Un tè verde alla menta agisce stimolando il sistema digestivo, e risulta efficace anche nel contrastare la sensazione di nausea associata al mal d’auto. Il tè verde alla menta può facilitare la digestione e un corretto metabolismo, grazie anche ai minerali contenuti: potassio, zinco, magnesio, vitamina C e manganese. Si tratta di elementi che facilitano una sana digestione, e aiutano anche a mantenere in salute il sistema cardiovascolare e la bellezza della pelle. Altre sostanze contenute nella menta (terpeni) in fitoterapia sono associate tradizionalmente alla salute del fegato e della cistifellea, in chiave depurativa. Per il nostro benessere, infatti, l'effetto detox del tè verde continua anche dopo la digestione, agendo beneficamente sulla diuresi per agevolare l'eliminazione delle tossine.
Inoltre, aiuta a regolare il livello di zuccheri dopo il pasto, aumentando il metabolismo. Alcuni polifenoli del tè verde tra cui l'Epigallocatechina gallato (EGCG), possono intensificare i livelli di ossidazione dei grassi (brucia-grassi) e la velocità con cui il corpo trasforma il cibo in calorie. Il processo è utile anche alla digestione: il tè verde con il suo apporto di menta diventa una risorsa per l'apparato gastrointestinale, e per agevolare la perdita di peso (all'interno di una corretta dieta). La freschezza del sapore di questa bevanda, è utile anche per il benessere del cavo orale e dei denti.
Le foglie di menta, infatti, contengono antiossidanti che si combinano con il fluoro naturale nelle foglie di tè verde. Per questo, una tazza di tè verde alla menta dopo i pasti contrasta i batteri nocivi per il cavo orale, oltre a lasciare la bocca fresca e profumata. Questo elemento è utile anche ai fumatori, che possono usare la bevanda di tè verde e menta per lenire la gola e rinfrescare l'alito. Il tè verde alla menta offre diversi antiossidanti e allo stesso tempo rilassa, supportando il benessere del nostro sistema immunitario. Veniva usato storicamente per lenire il mal di testa e i sintomi legati al comune raffreddore.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta del tè è originaria delle zone dell'Asia orientale, del subcontinente indiano e del sud-est asiatico. Oggi è coltivata in tutto il mondo nelle regioni tropicali e subtropicali. Il nome della pianta, Camellia deriva dal cognome del Reverendo Georg Kamel (1661-1706), un gesuita laico, farmacista e missionario nelle Filippine, che studiò a lungo le piante orientali. Sinensis significa cinese, data l'enorme diffusione di questa pianta in Cina. Secondo la leggenda, circa nel 2700 a.C. l'imperatore cinese Shennong bevette per errore dell'acqua in cui era stata bollita una foglia di tè secca.
Il sapore gli sembrava rinfrescante e così nacque una nuova bevanda. In realtà, sappiamo che il tè verde era usato principalmente per le élite della società cinese, molto costoso da acquistare. Solo nel XIV secolo divenne accessibile a tutti, sia per il piacere di sorseggiarlo, sia per le doti medicinali. Le sue virtù vennero descritte intorno all'800 d.C. da Lu Yu, che scrisse un libro intitolato “Cha Jing” ossia Il classico del tè. Adottato piccolo da un monaco buddista, l'autore crebbe preparando e servendo il tè, e negli anni descrisse le sue scoperte. Il Classico del tè divenne la prima opera che spiegava la cultura e l'arte del tè verde.
Il tè arrivò in Occidente nel XIX secolo tramite esploratori europei, in particolare gli inglesi, e dato il suo incredibile sapore era un alimento prezioso e ricercato. Diventò la bevanda nazionale della Gran Bretagna, insieme al tè nero. Negli ultimi decenni, la popolarità del tè verde è in continuo aumento, dato che il suo sapore e le proprietà antiossidanti sono molto ambite. Questa miscela propone anche un altro ingrediente importante, la menta. Utilizzata fin dall'antichità per le sue qualità culinarie, terapeutiche e per il suo profumo, è una pianta originaria dell'Europa e dell'Asia. Nel tempo si è naturalizzata in Africa settentrionale e occidentale, in America settentrionale e in varie isole oceaniche. Un mito greco racconta che il termine deriva dalla ninfa Mentha, figlia del dio dei fiumi Cocito e amante di Plutone
. Sua moglie Persefone, gelosa di questo amore, trasformò Menthe in una pianta che si aggrappava al terreno. Plutone le diede la capacità di addolcire l'aria con il suo profumo. È famosa, infatti, per il suo odore caratteristico: una delle erbe aromatiche più usate nel mondo per purificare l'aria, nei templi e nelle case.
Rappresenta anche l'ospitalità, dato che dava il benvenuto agli ospiti nella Grecia classica. Ancora oggi in Medio Oriente la tradizione vuole che il padrone di casa prepari subito il tè alla menta per invitati. È molto popolare in Nord Africa, in particolare il tè alla menta marocchino, anche se spesso viene utilizzata la varietà del tè verde Gunpowder. Diverse popolazioni la usavano per le proprietà medicinali, come i nativi americani, in particolare per favorire la digestione, il benessere dentale e come infuso caldo per il raffreddore. In epoca moderna l'olio di menta o mentolo, viene usato come aromatizzante in diversi prodotti per l'igiene dentale (collutori, dentifrici, gomme da masticare). Nell'erboristeria classica gli estratti di menta donano sollievo a disturbi di stomaco, coliche intestinali, congestione nasale, mal di testa, e per infiammazioni delle gengive.
Pianta e fiori
La Camellia sinensis, nota come pianta del tè, è una specie di arbusto legnoso sempreverde della famiglia delle Theaceae. Dalle sue foglie si ricavano le diverse varietà di tè, compreso il tè verde. La differenza è data dalla lavorazione, per raggiungere vari livelli di ossidazione; le foglie sono sempre quelle della Camellia sinensis.
Sono riconosciute quattro varietà di Camellia sinensis, di cui C. sinensis var. sinensis e C. sinensis var. assamica (JW Masters) Kitamura sono le più utilizzate per la produzione del tè. La pianta cresce fino a 16 metri, ma di solito viene tagliata a meno di 2 metri di altezza per facilitare la raccolta a mano, ripetuta ogni 1-2 settimane. Il tè cresce meglio negli altipiani tropicali freschi e umidi, e nelle foreste di latifoglie sempreverdi. Preferisce terreni sabbiosi e argillosi, ben drenati.
Le celebri foglie possono allungarsi fino a 15 cm, con forme differenti in base alle varietà. Si preferiscono per la raccolta le foglie giovani, verde chiaro - le diverse età delle foglie producono qualità di tè differenti, per la composizione chimica che cambia. I fiori sono bianchi, profumati, crescono da soli o in grappoli, e sono ermafroditi (hanno organi maschili e femminili). La menta o Mentha è una pianta erbacea e perenne della famiglia Lamiaceae. È molto diffusa, anche grazie alle tante varietà, fino a 24 specie, tutte con simili proprietà erboristiche.
Sono rinomati molti ibridi della menta, utilizzati principalmente per l'alimentazione. Cresce fino a circa 1-2 metri di altezza, con fusti e fogliame a volte pelosi. Possiede una radice sotterranea (rizoma) carnosa. Le foglie sono lunghe fino a 9 cm e mostrano un margine seghettato. Come molte piante della famiglia della menta, hanno steli di forma quadrata. I fiori nascono in spighe sottili.
Valori nutrizionali del Tè verde alla menta
Il tè verde alla menta contiene un potente antiossidante chiamato EGCg (epigallocatechina gallato). Inoltre, mostra diversi livelli di potassio, zinco, ferro, magnesio e manganese. Rende disponibili le metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina), la vitamina C e le vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina). La menta aggiunge all'infuso il mentolo (olio di menta), la vitamina E, la A e il beta-carotene.
Come preparare il Tè verde alla menta
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela di tè verde e menta con acqua a 80 °C. Lascia in infusione dai 2 ai 3 minuti, prima di bere questo tè verde. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.
Tè verde alla menta: effetti collaterali e controindicazioni
Il tè verde può provocare alcuni effetti collaterali se non si rispettano le dosi consigliate. Il contenuto di teina (caffeina) può scatenare dei disturbi se viene assunto in quantità eccessive, causando nervosismo, ansia, insonnia, battito cardiaco accelerato. Inoltre, alte dosi di tè potrebbero influire sul funzionamento della tiroide.
In alcuni casi possono provocare un affaticamento al fegato, perciò è consigliabile consultare uno specialista in caso di patologie croniche. Per chi soffre di reflusso gastroesofageo, il tè alla menta può aggravare i sintomi, per la stimolazione dei succhi gastrici e per il rilassamento dei muscoli dello sfintere dello stomaco. In alcuni casi che il tè alla menta può scatenare reazioni in coloro che sono allergici al mentolo. Si consiglia cautela durante la gravidanza e in fase di allattamento.