Nasce da una pianta di tè di origine prevalentemente cinese, ma trapiantata sulle montagne africane, in un territorio dalla posizione equatoriale. Il Kenya Kaproret è un tè nero GFOP (Golden Flowery Orange Pekoe) che mostra subito i vantaggi di questa mescolanza. Le foglie producono un infuso vivace, con un sapore intenso, lievemente floreale-fruttato come il suo aroma. È un tè che si mostra visivamente con foglie dalle punte dorate, e di colore ramato brillante e scuro nell'infusione. La sua punta maltata diventa perfetta con un pizzico di latte, in ogni momento della giornata. Sia a colazione sia per rilassarsi la sera, una tazza di tè keniota diventa confortante ad ogni sorso.
Quali sono le proprietà del tè nero keniota Kaproret?
Questo tè nasce da un terreno a circa 2.000 metri sul livello del mare, che beneficia di un suolo ricco di argilla e ad alto contenuto di minerali. Questo è uno dei vantaggi di questo tè nero, che può donare quindi i suoi nutrienti al nostro organismo. Solitamente, infatti, il tè nero è ricco di minerali come magnesio, potassio.
Bere tè nero può aiutare il benessere soprattutto per il suo contenuto di polifenoli antiossidanti, che gli conferiscono delle proprietà utili a contrastare i radicali liberi – sostanze potenzialmente dannose per le nostre cellule e per l'invecchiamento. I tannini astringenti e i polifenoli attivi del tè nero come la teaflavina, potrebbero giovare alla salute dell'intestino.
Questi composti naturali favoriscono la corretta digestione e promuovono la salute dell'intestino sostenendo la crescita di batteri intestinali sani. In più, l'azione drenante e diuretica del tè nero, aiuta a contrastare ritenzione idrica e gonfiore.
I composti polifenolici del tè nero aiutano anche nella gestione del peso, facilitando l'ossidazione dei grassi, mentre la caffeina aumenta il metabolismo.
L'integrazione del tè nero in una dieta equilibrata combinata con l'attività fisica, può favorire una sana perdita di peso. Inoltre, il sapore corposo del tè nero, aiuta il senso di sazietà favorendo un minore l'appetito. Anche se il tè nero contiene meno caffeina del caffè, è comunque una bevanda energizzante, che può essere consumata per una carica di energia, per aumentare l'attenzione e la concentrazione. Stimola il nostro sistema nervoso in modo non eccessivamente eccitante e immediato come il caffè; il suo effetto dura a lungo ed è equilibrato, grazie alla presenza contemporanea della caffeina e dell'aminoacido L-teanina contenuti nel tè nero.
Valori nutrizionali del Tè nero
L'infuso di tè Kaproret keniota contiene minerali come ferro, magnesio, fosforo, potassio, sodio e zinco. Inoltre, rende disponibili vitamine del gruppo B, enzimi, tannini e aminoacidi, tra cui la L-teanina. Apporta all'organismo le metilxantine, alcaloidi che comprendono la caffeina (teina) e la teofillina.
Come si prepara un infuso di tè nero Kaproret
In una tazza (250 ml) s i inseriscono circa 3-5 grammi del tè, all'interno di un filtro o bustina. Si versa l'acqua bollente, a temperatura 90-95 °C e si copre la tazza con il coperchio. È sufficiente lasciare in infusione il tè nero Kaproret dai 3 ai 5 minuti, per ottenere una deliziosa tazza ambrata e aromatica.
Dove acquistare tè nero Kaproret?
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Da dove proviene il tè nero Kaproret
Viene coltivato e prodotto in Kenya nel distretto di Kericho, nella parte occidentale del paese, a est del Lago Vittoria e vicino alla spettacolare Foresta Mau (South Western Mau National Reserve). Si coltiva nei giardini da tè diffusi sugli altopiani di Kericho come Kaproret, Saramek e Chemase, ad un'altitudine di oltre 2000 metri. Un'area perfetta per le piante durante tutto l'anno grazie alla sua posizione equatoriale, all'alta quota che tempera il calore torrido e alle abbondanti precipitazioni.
Deriva dagli arbusti ibridi di Camellia sinensis sinensis, la varietà cinese della pianta da tè, trapiantati su questi terreni africani. Per questo motivo, le foglie di tè Kaproret vengono spesso confuse con quelle dei tè neri cinesi dello Yunnan. Le foglie subiscono il classico procedimento di ossidazione dei tè neri, diventando un tè nero GFOP (Golden Flowery Orange Pekoe). Si tratta di un tè di qualità che si ottiene dalla gemma e dalle prime due foglie del tè (foglioline finissime e boccioli). Questa raccolta comprende un'alta proporzione di gemme dorate (golden), ossia le estremità dei germogli giallo-dorati. Il Kenya Kaproret deriva, quindi, da foglie tenere e giovani, che possono derivare dal primo raccolto, solitamente da gennaio a marzo, oppure dal secondo a giugno e luglio.
Il tè coltivato in Kenya è al terzo posto dopo Cina e India per produzione mondiale, e questa tradizione agricola risale solo alla fine dell'Ottocento, quando fu avviata la prima piantagione in Malawi. L'usanza del tè deriva dai tempi in cui gli esploratori portoghesi e olandesi introdussero il tè in Africa, ma solo nel Novecento prese piede la coltivazione nei territori kenioti. Nel 1903 fu inaugurata una coltivazione a scopo decorativo a Limuru dal britannico, G.W. I. Caine, a cui seguirono altre piantagioni commerciali diffuse nell'odierna Repubblica del Kenya.