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Bastoncino cristallizzato zucchero di canna
Bastoncino cristallizzato zucchero di canna adatto ad ogni tipo di infusione, per un tè, un infuso oppure in un caffè espresso.
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Un profumo deliziosamente dolce, che si abbina al caffè. Ricorda il "miele turco" appena tagliato, con il suo leggero sapore di noci e mandorle, e invita a indulgere. Affina questa specialità con un pizzico di panna!
Torrefazione ✅✅✅
Intensità ✅✅
Corpo ✅✅✅
caffè torrefatto (100% Arabica)
Quando si parla di caffè turco non si parla di un tipo di caffè o del suo luogo di provenienza, ovviamente la Turchia non ha il clima adatto a coltivare il caffè, parliamo invece di un modo tradizionale di preparare il caffè che richiede un caffè macinato finissimo, deve essere impalpabile come lo zucchero a velo.
Il caffè turco si prepara in un bricco di rame e ottone con un lungo manico. La preparazione più tradizionale passa per diverse bolliture, ma in realtà ce ne sono diverse. Quel che è certo è che il caffè non viene filtrato, il metodo più sbrigativo prevede di mettere nel bricco (che in Turchia è chiamato cevze e in Grecia briki) l’acqua, il caffè macinato ed eventualmente lo zucchero, portare il tutto ad ebollizione, versare nelle tazzine e attendere qualche attimo per far depositare i sedimenti prima di bere. Un altro metodo di preparazione parte allo stesso modo ma consiglia di riempire le tazzine solo a metà utilizzando metà del caffè preparato e di rimettere il bricco sul fuoco e portarlo di nuovo ad ebollizione, quando il caffè salirà di nuovo si finirà di riempire le tazzine. Un altro metodo di preparazione ancora prevede di mettere a bollire la sola acqua, eventualmente con lo zucchero, togliere il bricco dal fuoco alla prima ebollizione e aggiungere la polvere di caffè, portare ad ebollizione di nuovo, togliere dal fuoco e poi rimetterlo sul fuoco e portare ad ebollizione di nuovo. Sì, ma quanto caffè? Dipende da voi ovviamente, qualche ricetta dice un cucchiaino per ciascuna tazzina che si vuole riempire più uno, altre dicono addirittura due cucchiaini per tazza. Comunque il caffè turco deve essere denso e cremoso, qualcuno consiglia di aggiungere un cucchiaio di acqua fredda prima di servire in modo da accelerare il deposito della polvere di caffè sul fondo prima di versarlo nelle tazze, anche se evitare il fondo di caffè nella tazzina rischia di privarci di una delle componenti del rito del caffè turco. Più bolliture ovviamente servono ad ottenere un caffè più intenso, in molti paesi si usa anche aggiungere spezie, come la cannella o il cardamomo, ovviamente sono opzionali e nel caso le si gradisca possono essere aggiunte fin dall’inizio, anche queste come il caffè devono essere macinate molto finemente.
In Turchia proprio come in Etiopia e perché no? A Napoli, il caffè è un vero rito della socialità, esistono varie aneddoti sulle tradizioni legate ad esso, ad esempio la lettura dei fondi del caffè (caffeomanzia) effettuata osservando le forme assunte dai resti della polvere di caffè depositati sul fondo della tazzina, questa pratica fa parte della tradizione turca ma anche dei paesi influenzati dalla loro cultura come i Balcani. Nei matrimoni tradizionali la sposa prepara la sua migliore tazza di caffè alla madre dello sposo, lo sposo dal canto suo deve invece bere una tazzina in cui è stato messo sale senza mostrare esitazioni. Dal 2019 a Istanbul presso il Museo delle arti turche e islamiche è presente un Museo del caffè turco in cui i visitatori possono apprendere il modo più corretto di prepararlo e ricevere un attestato. Il caffè turco non è un’esclusiva della Turchia, in realtà è diffuso in un nutrito elenco di paesi del mondo arabo e dei Balcani, in alcuni di questi è chiamato caffè turco, in altri hanno aggiunto invece la propria nazione, non stupisce l’abbiano fatto i greci che mai consumerebbero qualcosa