La passiflora, detta anche “fiore della passione” perché ricorda la famosa corona di spine, è una pianta medicinale nota per le sue proprietà antispasmodiche e sedative. Viene adoperata nell’erboristeria sfruttando le sue sommità, ossia le parti di fiori, foglie e steli della pianta. Storicamente era usata per il trattamento di ansia, insonnia, convulsioni e disturbi nervosi, e ancora le sue doti sono benefiche per diverse condizioni di agitazione; oltre che per il benessere del sistema gastrointestinale.

Passiflora: proprietà e benefici

Nota come un'erba dalle proprietà ansiolitiche, questa pianta possiede doti in grado di calmare il sistema nervoso centrale. Aiuta il rilassamento psicofisico utile a prevenire l'insonnia, e migliora la qualità del sonno.
Possiede un effetto lenitivo sugli stati di nervosismo, irritabilità, favorevole per ridurre agitazione e ansia. Sappiamo che la nostra risposta allo stress può provocare ansia, sensazioni di preoccupazione e nervosismo. Per questo, una tisana alla passiflora è consigliata per calmare gli stati di ansia lieve, e donarci un relax che aiuta il corpo e la mente a ripristinare il nostro equilibrio.
La passiflora può ridurre l'ansia aumentando i livelli di una sostanza chimica presente nel nostro cervello, l'acido gamma-aminobutirrico, noto come GABA. Questa sostanza induce il rilassamento e diminuisce gli stati di ansia lievi.
Inoltre, gli alcaloidi contenuti nella passiflora possono donare effetti che aiutano il tono dell'umore. Anche a livello gastrointestinale, la passiflora è nota come una pianta le cui sommità in tisana portano sollievo a vari disturbi di origine nervosa, come colite o gastrite. Risulta di aiuto anche in caso di intestino irritabile, grazie all’attività antispasmodica; un supporto utile contro i dolori addominali, che porta sollievo anche per i crampi mestruali.
La ricerca ha esaminato il potenziale beneficio di usare la passiflora per ridurre alcuni sintomi della menopausa. Durante questa fase della vita femminile, la passiflora può donare all'organismo le sue caratteristiche benefiche che, anche in combinazione con altre erbe, aiutano ad alleviare vampate di calore, palpitazioni, ansia o disturbi dell'umore, insonnia e mal di testa. A livello vascolare, grazie alle sue doti calmanti e ipotensive, è un aiuto per regolare la pressione sanguigna durante la transizione della menopausa.

Origini e Storia della coltivazione

La passiflora è una vite rampicante, originaria del sud-est del Nord America ma oggi coltivata in tutta Europa. Questa pianta presenta oggi circa 500 specie di passiflora, che crescono come arbusti, viti o piante erbacee. Alcune sue varietà sono state adoperate nei secoli per curare molte condizioni di salute. I popoli nativi delle Americhe, usavano la passiflora come sedativo oltre che come cibo.
Scoperta dagli esploratori spagnoli del XVI secolo in Sud America, fu portata in Europa e coltivata, introdotta nei giardini e nella medicina popolare. Addirittura nell'Ottocento la pianta fu provata clinicamente per trattare il tetano, oltre che nell'erboristeria come aiuto per il sistema nervoso, le convulsioni, le palpitazioni cardiache e il mal di testa nervoso.
Inoltre, a livello gastrointestinale era usata contro l'indigestione e la dismenorrea. Il nome del genere Passiflora è stato donato dalla frase “fiore della passione”, che deriva dalla simbologia cristiana. La corona di spine ricordata dai suoi fiori, il martello e i chiodi ricordati dai 3 stili interni. Nel 1605, una pianta di passiflora fu donata al papa Paolo V, piantata come regalo in suo onore. Oggi come abbiamo visto la passiflora rappresenta una risorsa di fitoterapia, sotto forma di infusi, tè, estratti liquidi e tinture.
Viene anche applicata sulla pelle per lenire bruciature ed emorroidi. Inoltre, l'industria alimentare utilizza l'estratto di passiflora per aromatizzare cibi e bevande.

Pianta e fiori

La Passiflora spp. è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Passifloraceae.
È una vite rampicante originaria della zona sudorientale del Nord America e del Sud America. Tende ad essere una pianta a crescita rapida, in pieno sole e lungo i bordi delle strade specialmente, fin a circa 1,80 metri. Alcune specie di passiflora possono diffondersi facilmente nei climi più caldi. Il genere Passiflora contiene più di 500 specie, e la più utilizzata in erboristeria è la Passiflora incarnata, le cui foglie e radici hanno una lunga storia come ingredienti di medicina popolare tra i nativi americani. La pianta produce un delicato fiore viola o blu (a volte rosso, rosa o bianco), e sviluppa frutti commestibili durante i mesi estivi.
Cresce meglio sul suolo umido ma drenato.

Valori nutrizionali della passiflora

I componenti attivi di fiori e sommità della pianta, sono prevalentemente degli antiossidanti flavonoidi,,oltre a composti fenolici, glicosidi e acidi organici (come l'acido linoleico, butirrico, linolenico, malico, palmitico e oleico). Le sommità contengono flavonoidi benefici tra cui: quercetina, rutina, saponarina, apigenina, kaempferolo, luteolina. Tra gli alcaloidi vegetali utili alle doti della passiflora, ci sono armina, armalina, armano o passiflorina.

Come adoperare le sommità della passiflora nella tisana

L'infuso di passiflora, si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi delle sommità in taglio tisana, con acqua a 100 °C. Lascia in infusione 7-8 minuti, prima di bere la tisana. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Passiflora: effetti collaterali e controindicazioni

Solitamente gli estratti di questa pianta vengono tollerati senza grandi effetti collaterali. In alcuni casi, comunque, si possono verificare reazioni di sensibilità che possono includere nausea, vomito, forte sonnolenza, rallentamento mentale. A livello di battito cardiaco può donare effetti di accelerazione, oppure dare effetti di ipotensione. In particolare, è bene rispettare le dosi consigliate e non prolungare eccessivamente i tempi del trattamento, si consiglia di non assumere la passiflora per un periodo superiore a due mesi.
Avendo proprietà che agiscono sul sistema nervoso, la passiflora può interagire con alcuni farmaci, come alcuni antidepressivi, sedativi, farmaci per l’insonnia e anticoagulanti. Per questo, il medico specialistico può dare un’indicazione valida sull’assunzione di questo infuso.

Non usare la passiflora in gravidanza e allattamento.

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Scheda tecnica

Provenienza
Italia

Riferimenti Specifici

ean13
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