La tisana di carciofo, che si ottiene lasciando in infusione le foglie, è una risorsa naturale per la disintossicazione del fegato, per la diuresi e dai molti effetti salutari.
Carciofo foglie: proprietà e benefici
Le foglie di carciofo possiedono delle eccellenti proprietà dal punto di vista di stimolazione della diuresi ed eliminazione delle tossine.
Sono in grado di depurare il fegato: per secoli il carciofo è stato considerato una pianta officinale dedicata alla cura delle insufficienze epatiche, delle epatiti, delle colecisti, delle colelitiasi e delle steatosi epatiche.
I benefici sono dovuti alla cinarina, una sostanza che potenzia le funzionalità del fegato, stimolando la produzione di bile e facilitandone il deflusso verso l'intestino. La tisana con il carciofo in foglie, stimola pure la diuresi eliminando le tossine, e apporta elementi benefici sulla salute del fegato, come il folato e minerali come fosforo, zinco e ferro.
Sempre abbinato all'effetto detox, c'è il beneficio del carciofo come ottimo drenante e diuretico. La tisana al carciofo può contrastare in modo efficace la ritenzione idrica, evitando gonfiori e pesantezza. Per questo, ha vantaggiosi effetti anche contro la cellulite, collegata alla ritenzione idrica e al cattivo funzionamento della circolazione linfatica.
Nei suoi vantaggi per la salute, il carciofo è stato studiato nelle sue funzioni di miglioramento dei processi digestivi – infatti alcuni amari digestivi sono a base di carciofo.
La proprietà che avvantaggia la digestione, è dovuta alla molecola di inulina, che aiuta il benessere della flora batterica intestinale (bifidobatteri e lattobacilli); una condizione che evita la formazione di gas intestinali e favorendo il benessere del colon. Una tisana di carciofo può aiutare anche ad alleviare lo stress e calmare, grazie al suo contenuto di magnesio, zinco e potassio.
Essendo ricchi di sostanze benefiche come vitamine, tiamina, minerali, le foglie di carciofo rilasciano anche i loro potenti nutrienti e antiossidanti.
Grazie alla vitamina C e alle sostanze antiossidanti nel carciofo, è possibile rafforzare le difese immunitarie, e potrebbe essere eccellente per il benessere della pelle. In particolare, sono presenti sostanze benefiche come la quercetina e la rutina, che possono aiutare a proteggere la pelle, prevenendo così rughe, e macchie dovute all'età. Il contenuto di cinaria dei carciofi, un polifenolo epatoprotettivo e digestivo come abbiamo visto, secondo alcuni studi in corso potrebbe essere una risorsa anche contro l'eccesso di colesterolo LDL, inibendone la sintesi.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta della Cynara deriva il suo nome dalla cenere (cinara), dato che storicamente era una pianta concimata con le ceneri. La parola carciofo, invece, deriva dall’arabo kerschouf, dato che questa pianta ha origini antichissime ed era nota a molte culture.
Le sue foglie sono utilizzate da secoli per l'alimentazione, e per questo si pensa sia un ortaggio – mentre il carciofo rappresenta un'erba officinale, già nota agli antichi Egizi, ai Greci e Romani.
Rinomato per le sue proprietà curative e disintossicanti, specialmente sul fegato, il carciofo era considerato un diuretico e spesso portato in tavola come antipasto – soprattutto dal Rinascimento in poi.
Le coltivazioni furono intensificate già nel Quattrocento, mentre prima era maggiormente consumato dagli arabi, che appunto gli hanno donato il nome che conosciamo. Le foglie sono state considerate, insieme ai gambi e alle radici della pianta, anche come curative per gli effetti drenanti e detossificanti, in molte popolazioni. Inoltre, nel tardo rinascimento, un infuso di foglie di carciofo poteva essere anche “spia” di gravidanze, dato che secondo la medicina dell'epoca, provocava nausea nelle donne incinte.
Anche in Oriente consideravano l'infuso di carciofo vantaggioso per il benessere, in particolare per la cucina vietnamita.
Pianta e fiori
La Cynara scolymus L. è una pianta della famiglia delle Compositae, perenne e di origine mediterranea. L'appellativo Scolymus deriva dal greco, e identificata una specie di cardo commestibile.
Possiede delle foglie che si sviluppano a rosetta, di colore grigio – verde, e ha un'altezza che può raggiungere 1 metro circa. Al centro della rosetta si sviluppa il fusto carnoso, che porta foglie ovali e a volte con piccole spine. Le infiorescenze arrivano all'inizio della primavera, con forma allungata e tonda, che rappresentano la parte commestibile del carciofo (i calatidi).
I fiori veri e propri si trovano al centro dell’infiorescenza (barba del carciofo), e per non farli indurire e rovinare la parte edibile, è consigliato consumare i carciofi poco dopo la raccolta.
Oggi le varietà di carciofi sono molte, alcune quasi inesistenti come nella mammola romana, altre più allungate come i carciofi sardi.
Valori nutrizionali del Carciofo in foglie
I carciofi sono un alimento ricco di sostanze nutritive come le vitamine A, C, folati e la tiamina (B1). Inoltre, le foglie di carciofo contengono minerali come magnesio, calcio, ferro e zinco. Sono presenti poi acidi grassi, acidi organici (caffeico e clorogenico), aminoacidi, flavonoidi e preziose sostanze come cinarina, luteolina e beatina.
Come adoperare il Carciofo in foglie come tisana
Per un buon infuso, è consigliabile utilizzare le foglie di Carciofo per una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 5 ai 7 minuti, prima di bere la tisana. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.
Carciofo: effetti collaterali e controindicazioni
In generale, bere una tisana di carciofo in foglie non ha controindicazioni, ma si dovrebbe tenere a mente che potrebbe dare degli effetti come flatulenza e mal di stomaco – specie in alti dosaggi.
Attenzione anche a non stimolare troppo le proprietà diuretiche e lassative.