Questa pianta medicinale proveniente dal Sud America, da secoli è stata adoperata dalle popolazioni delle Ande per le sua caratteristiche benefiche e depurative. In particolare, per la sua capacità di migliorare le funzioni intestinali, del fegato e diuretiche.
Boldo del Cile: proprietà e benefici
Il Boldo è noto agli andini cileni, per le sue proprietà stimolanti del tratto gastrointestinale, e per la protezione epatica.
Questa pianta è in grado di regolarizzare la produzione della bile, fluidificarla, attivare, proteggere e depurare il fegato.
Un processo che migliora la digestione, e risulta benefico per trattare la calcolosi biliare.
Viene considerato uno stimolante della secrezione di bile dalla cistifellea, in grado di tonificare e rafforzare la funzione epatica – anche con effetti disintossicanti.
I suoi benefici derivano dal fatto che in questa pianta sono presenti almeno 17 alcaloidi, di cui un alcaloide - la boldina – è ritenuto responsabile di gran parte dell'attività biologica del boldo.
È la boldina che aumenta la produzione di bile, e la secrezione di succhi gastrici per proteggere e migliorare la funzione del sistema digestivo e altre funzioni.
L'uso del Boldo del Cile in foglie per la tisana, quindi, può essere utile per proteggere il fegato e la cistifellea, oltre che per trattamenti dedicati all'apparato digerente.
Anticamente è stato usato nella medicina popolare cilena per espellere i vermi intestinali, per evitare la stitichezza, la flatulenza, la cattiva digestione – soprattutto lentezza nell'assimilare il cibo e nel transito intestinale.
Le foglie in tisana di boldo sono valide alleate naturali per chi deve trattare la sindrome dell'intestino irritabile, oppure la colite.
Come pianta tonica è stata adoperata anche per alleviare i sintomi di reumatismi, mal d'orecchi e raffreddore. Sembra che, da alcuni studi, sempre la boldina possieda proprietà di antinfiammatorio naturale.
Il Boldo svolge anche un ruolo leggermente lassativo, con effetti diuretici che aiutano la disintossicazione dell'organismo e nel sollievo per i disturbi delle vie urinarie come la cistite.
Le foglie dell'albero di boldo sono usate per fare una tisana dal sapore piacevole, che può avere oltre a dei benefici sulla digestione, anche un effetto leggermente calmante adatto a contrastare l'insonnia.
Origini e Storia della coltivazione
Il boldo, definito anche albero del Cile per la sua provenienza, è una pianta medicinale perenne.
Si tratta di uno dei rimedi erboristici più popolari delle Ande meridionali, e la sua storia diventa leggenda quando si parla della sua scoperta.
Un racconto popolare racconta che un pastore cileno osservò le pecore che pascolavano vicino agli arbusti di boldo, notando che si mantenevano sane, e soffrivano di meno malanni al fegato.
Da allora, la pianta venne adottata dalle popolazioni locali per trattare problemi di fegato, intestino e cistifellea.
Si suppone, comunque, che gli indigeni Mapuche e altri popoli abbiano usato il boldo per centinaia di anni prima dell'arrivo degli europei sulle Ande, che ne hanno scoperto le ottime proprietà per la digestione, per alleviare insonnia o lievi dolori..
Oggi, vengono esportate in tutto il mondo foglie e corteccia della pianta, per i trattamenti di benessere che garantiscono.
Pianta e fiori
La Peumus boldus è una pianta medicinale perenne della famiglia delle Monimiacee - strettamente legata alle Lauraceae, che comprendono erbe come l'alloro, l'avocado e la cannella.
Popolarmente conosciuta come boldo cileno o semplicemente boldo, la pianta è formata da un piccolo arbusto sempreverde a crescita lenta - fino a un'altezza di 6-8 metri.
Il boldo produce frutti simili a bacche, e fiori profumati.
La pianta è originaria delle regioni andine del Cile e del Perù, ma ormai è coltivata anche dai berberi nelle zone montuose del Marocco e in Nord Africa, oltre che in Italia e in Brasile.
Valori nutrizionali del Boldo del Cile
Il boldo ha molte sostanze chimiche biologicamente attive e antiossidanti. Come abbiamo accennato, presenta alcaloidi, tra cui la boldina.
Inoltre, il boldo contiene sostanze attive sul nostro organismo, tra cui cumarina, eugenolo e asaridolo.
Come consumare il Boldo del Cile in foglie come tisana e in cucina
Per un buon infuso, è consigliabile utilizzare per una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi di foglie di Boldo con acqua a 100 °C.
Lascia in infusione dai 5 ai 7 minuti, prima di bere la tisana.
Ricordiamo che nei paesi del Sud America le foglie sono usate per condire molti piatti di pesce, funghi, verdure e come componenti per le salse.
Boldo del Cile: effetti collaterali e controindicazioni
È importante non eccedere nell’assunzione del boldo, in quanto dosi eccessive possono provocare vomito, diarrea e convulsioni.
Il boldo è controindicato in gravidanza o allattamento.
Alcune sostanze contenute nel boldo come asaridolo e boldina, possono avere effetti tossici ma solo ad alti dosaggi.