Alla scoperta del tè giapponese in tutte le sue varietà:

Alla scoperta del tè giapponese in tutte le sue varietà:

 A volte parlando di tè giapponese ci si riferisce genericamente al matcha, ma esistono numerose varietà di tè, verde e nero, provenienti da diverse regioni del Giappone, più o meno pregiate, ma tutte meritano decisamente di essere sperimentate da un estimatore del tè degno di questo nome.

Al tè matcha e ai suoi benefici abbiamo dedicato un approfondimento proprio poco tempo fa, in cui abbiamo dedicato ampio spazio alla procedura da seguire per gustarne una tazza preparata a regola d'arte. Viene generalmente prodotto utilizzanto il tencha (o il kukicha  in caso di produzioni di elevata qualità), Siamo abituati a considerarlo il tè verde Giapponese per antonomasia e sebbene l'ipotesi non sia ancora stata ufficialmente confermata, sembra che sia stato il primo tè (proveniente dalla Cina) a fare la sua comparsa in Giappone. Il suo utilizzo è profondamente radicato nella cultura tradizionale Giapponese, protagonista indiscusso del cerimoniale del tè ma come anticipato ci sono altre varietà, forse meno note da scoprire. Le passeremo rapidamente in rassegna rimandando alle singole schede prodotto per maggiori informazioni rispetto alla storia e alle proprietà delle singole varietà di tè giapponese citate.

Tè genmaicha

Iniziamo da questa varietà per il suo stretto rapporto con il sopra citato tè Matcha, a cui viene spesso mescolato per dar vita ad un blend che si contraddistingue per la colorazione verde brillante ed il gusto forte e deciso ( Matcha iri Genmaicha). Viene prodotto utilizzando tè bancha o sencha, mescolato con riso tostato. Questa particolare combinazione gli conferisce un gusto unico, molto apprezzato.

Tè Bancha

 Viene considerato un tè di "qualità inferiore" perchè prodotto da foglie più grandi e mature, una "seconda raccolta" successiva a quelle utilizzate per la produzione del Sencha del Gyokuro o del Tencha di cui parleremo più avanti. La consistenza "grossolana" delle foglie richiede un processo di lavorazione più lungo. A dispetto dell'etichetta di tè di seconda scelta, ha un aroma estremamente gradevole.

Kamairicha

Prodotto utilizzando una particolare tecnica di "cottura in padella" delle foglie, a seconda della modalità di rollatura, da vità a due diverse varietà il Tamaryokucha (in caso di foglie a virgola) o Kamanobicha (quando le foglie si presentano dritte a forma di ago).

Té arrostiti: hojicha e Kyobancha

Il primo ricavato utilizzando Bancha, Sencha o Kukicha come basi, il secondo utilizzando le foglie dell'ultimo raccolto dell'anno. La tostatura conferisce ad entrambi un gusto molto particolare ed un colore decisamente ambrato all'infusione.

Tè Sencha:

Varietà pregiata tra le più apprezzate e consumate in Giappone, sebbene introdotto soltanto nel 1738. Il suo gusto si deve alla preparazione, con cottura a vapore delle foglie, piuttosto che in padella. Ha la tipica forma ad ago.

Gyocuro Mikoto:

Parlando di varietà pregiate, passiamo al Gyokuro mikoto. Questa particolare varietà viene prodotta esclusivamente utilizzando le foglie raccolte in primavera, provenienti da piantaggioni ombreggiate. La medesima tencica utilizzata nelle piantagioni del tencha utilizzato nella preparazione della polvere di te matcha.

Té oolong:

Forse tra i più conosciuti insieme al matcha, si distingue in particolare dalle altre varietà perchè viene lasciato parzialmente ossidare. Chiudiamo la nostra breve (e non esaustiva) carrellata con un tè nero, il wakoucha, le sue foglie vengono fatte essiccare e poi lasciate ossidare, non è ancora molto diffuso ma si sta gradualmente facendo apprezzare.

Nelle brevi descrizioni abbiamo fatto prevalentemente riferimento a processi di produzione tradizionale, che sono nel tempo stati sostituiti da processi industriali mirati a velocizzare la produzione senza intaccare le proprietà delle foglie di tè.