Le bucce del frutto di rosa canina assicurano un'infusione benefica, dal gusto fresco, delicato e dolce – anche se con un retrogusto leggermente asprigno. Queste scorze del cinorrodo di alta qualità si caratterizzano soprattutto per il contenuto elevato di nutrienti utili al nostro benessere. Il prodotto essiccato rappresenta una delle fonti vegetali più ricche di vitamine e flavonoidi antiossidanti. In alternativa ai frutti freschi, che durano un periodo molto limitato, la versione delle scorze di rosa canina essiccate è perfetta per ottenere questi composti bioattivi tramite la deliziosa infusione. Si può assaporare in ogni momento della giornata, come fonte naturale di benessere.

Scorze cinorrodo di rosa canina: proprietà e benefici

Il frutto della rosa canina, il cinorrodo, possiede nutrienti che forniscono un'azione di sostegno all'organismo, ricostituenti in caso di stanchezza e scarsa energia. Tradizionalmente, l'infusione di rosa canina è utile per rafforzare il sistema immunitario grazie al contenuto di vitamina C delle scorze, e di altri nutrienti che migliorano le nostre difese naturali. Dopo un periodo di convalescenza o durante una dieta limitata, la rosa canina aiuta a recuperare le forze. Rappresenta un supporto di valore, senza appesantire l'organismo: apporta le sostanze necessarie come ricostituenti.

In particolare, i gusci o scorze di rosa canina sono stati indicati come una ricca fonte di carotenoidi - precursori della vitamina A – e tocoferoli con vitamina E. Oltre a minerali come zinco e rame, e altri oligoelementi e il licopene, il pigmento vegetale rosso che funge da antiossidante. Gli antiossidanti contenuti nelle bucce o scorze di cinorrodo, diventano un concentrato di benessere per contrastare i radicali liberi e la loro azione negativa sulle nostre cellule. I flavonoidi e polifenoli antiossidanti della rosa canina sono considerati composti anti-invecchiamento, che proteggono in particolare la pelle.

Inoltre, l'infuso di scorze del cinorrodo aiuta la regolarità del transito intestinale ed è una bevanda benefica per l'apparato digerente. Contrasta la stitichezza e la ritenzione idrica, dato che la sua attività è anche diuretica. Un infuso vantaggioso per la disintossicazione durante diete detox, favorendo l'eliminazione dei liquidi in eccesso.

Origini e Storia della coltivazione

La storia della Rosa canina deriva da quella della Rosa, una pianta nota in tutto il mondo ma originaria dell'Asia. È una specie tra le più antiche, valutando che sono presenti migliaia di specie di rose, ormai, in botanica provenienti da tutto il mondo.
La rosa canina è molto comune in Italia dove viene chiamata anche rosa selvatica o rosa di macchia. I cinorrodi sono i suoi frutti, o meglio i falsi frutti di questa rosa, dato che quelli veri sono rappresentati dai piccoli acheni all'interno, ognuno dei quali racchiude un singolo seme.
I cinorrodi si sviluppano dalla punta dello stelo, che si ingrossa per racchiudere gli acheni pelosi. La buccia del cinorrodo è liscia e inizialmente verde, poi assume tonalità arancioni fino alla maturazione completa, in cui diventa uno pseudo-frutto rosso intenso.
La rosa canina venne chiamata così nell'antichità, probabilmente credendo che potesse curare il morso del cane rabbioso. Apprezzati per le qualità medicinali, i rimedi a base di rosa canina sono noti fin dall'antichità. Nel Medioevo iniziò ad essere coltivata nei giardini dei monasteri. Per il suo alto contenuto di vitamina C, scoperto in epoca moderna, fu usata anche come sostituto degli agrumi in Inghilterra, durante la Seconda Guerra Mondiale, per evitare lo scorbuto. Ancora oggi è molto apprezzato il cinorrodo, motivo della coltivazione di molte specie. Può essere raccolto fino a novembre inoltrato, e si riconosce la maturazione la buccia del cinorrodo si ammorbidisce al tocco.

La lavorazione per ottenere le bucce è complessa, dato che è necessario rimuovere ogni parte (gambo, base del fiore e semi). I peli all'interno della capsula del frutto sono irritanti per la pelle, e per questo è necessario indossare dei guanti. Di seguito si mette la buccia del cinorrodo in essiccazione, per ricavarne l'infuso storicamente noto come depurativo per vescica e reni.

A livello alimentare, la rosa canina è un alimento tradizionale del Nord Europa per creare sciroppi, infusi, marmellate, salse e per il vino di rosa canina (ottenuto dagli sciroppi). Usato anche come ingrediente per zuppe e piatti tipici, il frutto di rosa canina aiutava contro raffreddori e malesseri invernali. Diverse ricette erano anche dedicate al rinnovamento della pelle e al sostegno durante la convalescenza.

Pianta e frutto

La Rosa canina L. è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. È una delle oltre trecento specie e migliaia di cultivar della Rosa, e si presenta come un arbusto irregolare. Cresce fino a circa tre metri di altezza come rampicante, in modo spontaneo lungo i sentieri e gli argini, nelle siepi e ai margini dei boschi.
Mostra rami lunghi che si inarcano portando un'abbondanza di fiori. Fiorisce tra la fine di aprile e luglio, con fiori poco profumati di colore bianco o rosa pallido. Quando decadono, in autunno, il frutto della rosa canina viene raccolto e preparato.
I cinorrodi si sviluppano dalla punta dello stelo, con il ricettacolo del fiore che si ingrossa per racchiudere gli acheni pelosi. La buccia del cinorrodo è liscia e inizialmente verde, poi assume tonalità arancioni fino alla maturazione completa, in cui diventa uno pseudo-frutto rosso intenso.

Valori nutrizionali del cinorrodo di rosa canina

Il cinorrodo è ricco di vitamine C, A, D ed E, comprendendo i carotenoidi e i tocoferoli. Inoltre, dona acidi vegetali e acidi grassi come acido linoleico e acido linolenico, galattolipidi. Contiene diversi flavonoidi antiossidanti, pectidi e minerali (tra cui ferro, magnesio, potassio, fosforo).
Come utilizzare le scorze cinorrodo nell'infusione
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela di x con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dagli 8 ai 10 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Scorze cinorrodo di rosa canina: effetti collaterali e controindicazioni

Non sono note particolari controindicazioni legate all'assunzione di rosa canina ma per evitare effetti indesiderati è necessario rispettare le dosi consigliate; non eccedere nel consumo dell'infuso alla rosa canina (ogni giorno mediamente 2 tazze). Se consumato in eccesso, gli effetti collaterali della rosa canina possono includere problemi gastrointestinali, nausea, bruciore di stomaco, mal di testa. Consigliata cautela a donne in gravidanza o in allattamento.

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