Una bevanda morbida, come i datteri dolci, e stuzzicante come i pistacchi. Questa combinazione dona una sapore intenso e corposo, esaltato dalla mandorla mentre la nota finale dei petali di rosa sfuma verso la dolcezza. L’infuso datteri e pistacchi sprigiona il massimo gusto caldo, avvolgente anche negli aromi. Perfetto per accompagnare i dessert, può essere gustata in ogni momento della giornata.

Infuso datteri e pistacchi: proprietà e benefici

Assumendo questo infuso si prende un momento rinfrescante per il nostro organismo e delle sostanze utili per il benessere. I datteri sono ricchi di potassio, ferro e antiossidanti, che aiutano a contrastare l’irritazione della gola e delle vie respiratorie. Inoltre, sono utili contro la cattiva digestione per lenire l’intestino. I flavonoidi contenuti possono ridurre le irritazioni e promuovere un corretto transito del cibo. Spesso immersi in acqua sono stati adoperati come rimedi in caso di stitichezza, con un’azione depurativa dell’apparato gastrointestinale. Data la sua ricchezza di minerali, il dattero può aiutare il reintegro dei minerali e dell’idratazione, sotto forma di infuso. Come remineralizzante naturale, l’infusione di datteri è ottima per chi pratica sport o necessita di sali minerali. Il contenuto di potassio, apporta dei benefici anche al sistema nervoso, in combinazione con il pistacchio che rilascia elementi come il magnesio e la vitamina B6 - essenziale per alcune funzioni del sistema nervoso.

Il pistacchio si unisce ai datteri con le sue altre proprietà nutrizionali: vitamina B1, rame, antiossidanti per il benessere della vista. L’infusione datteri e pistacchi è anche un supporto per chi segue una dieta, essendo la frutta secca ottima per dare sapore e consistenza alla bevanda – ideale per favorire il senso di sazietà. Questo infuso delicato ma con le note brusche della frutta secca, può diventar un piacere anche dopo averlo sorseggiato. Gli ingredienti come mandorle, datteri e pistacchi possono essere anche mangiati, a fine bevuta.

Origini e Storia della coltivazione

La miscela della tisana presenta diversi elementi naturali. Il dattero deriva dalla palma omonima, una delle più antiche piante coltivate dall'uomo. È originaria della Mesopotamia, e ben 5000 anni fa si è diffusa in tutti i paesi desertici dell'Oriente e dell'Africa. Ad oggi è la palma da dattero viene coltivata in molte regioni tropicali del mondo. Le palme da dattero possiedono doti nutrizionali, donando i datteri, e simboliche dato che possono vivere fino a 100 anni. Gli antichi romani adoperavano i datteri per aromatizzare il vino, preparare dei dolci e produrre delle bevande alcoliche tramite fermentazione. Il dattero è diventato sempre più popolare in quest’ultimo secolo, e viene venduto essiccato – si riconosce dalla buccia rugosa (la buccia liscia indica che i datteri sono freschi). Veniva consumato secco anche anticamente, e il suo nome deriva dal greco daktilos (dito) dalla sua tipica forma. Anche il pistacchio, è un alimento consumato da millenni, e le prove archeologiche risalgono a circa 8.000 anni fa. Anche nella leggenda dei giardini pensili di Babilonia nel 700 a.C., si parla di alberi di pistacchio e i pistacchi si citano anche nell'Antico Testamento. Nell’antica Roma furono considerati alimenti pregiati, citati dal I secolo d.C come provenienti dalla Siria. Da qui si diffusero in tutto il Mediterraneo e lungo tutta la via della Seta, essendo facilmente trasportabili per la loro lunga conservazione. In Italia, le grandi e storiche coltivazioni sono in Sicilia, Nei secoli i semi di pistacchio sono stati usati per aromatizzare i dolci, le salse, come coloranti e per il valore nutrizionale. Possono essere consumati freschi o tostati.

Pianta e fiori

Per creare questo infuso, sono stati impiegati diversi ingredienti: datteri, pistacchi, mandorle, petali di rosa. La palma da datteri è la pianta Phoenix dactylifera, della famiglia delle Arecaceae (Palmae). Le sue radici sono molto sviluppate in profondità, per recuperare acqua nei territori più aridi, e può raggiungere altezze fino a 30 metri. I datteri sono le bacche della palma e nascono da grossi grappoli di frutti rossi, che diventano marroni quando maturano. I frutti nascono solo dopo l'ottavo anno di vita della palma, che raggiunge la piena maturità dopo i trenta. A seconda della varietà, i datteri freschi hanno dimensioni diverse e un colore dal rosso vivo al giallo. Le varietà comunemente consumate sono i datteri Medjool e Deglet Noor. Il pistacchio proviene dalla pianta Pistacia vera, piccolo albero della famiglia Anacardiaceae. Possiede rami molto estesi, ma raramente supera i 9 metri di altezza. I pistacchi sono semi commestibili, derivati dai frutti della drupa biancastra, che crescono in grappoli. Con la maturazione i frutti - noci tendono a dividersi senza rilasciare il seme. Mostrano sotto il guscio un nocciolo verdastro, racchiuso in una sottile buccia rossastra aderente. Una volta che i gherigli sono sgusciati e sbucciati, donano il pistacchio, dal gradevole sapore. La pianta viene coltivata in terreni aridi, crescendo in climi caldi o temperati. La Rosa è una pianta perenne della famiglia Rosaceae, che si è diffusa dall’Asia in centinaia di specie e migliaia di cultivar. Può presentarsi sotto forma di arbusti eretti, rampicanti, come rosa spinosa o meno. I fiori profumati e colorai, cambiano di forma, dimensione e colore dal bianco al giallo e al rosso intenso e scuro. I semi di mandorla derivano dall’albero Prunus dulcis, della famiglia delle Rosaceae. Originario dell'Asia, il mandorlo viene coltivato nei climi mediterranei e in California. La pianta raggiunge in altezza fino a 3-4 metri, e dona i bellissimi fiori rosa chiaro o bianco. Il frutto è una drupa che, quando matura, apre il rivestimento esterno e fa uscire il nocciolo. Le mandorle, quindi, sono dei semi racchiusi in un frutto duro. I semi del mandorlo dolce (Prunus dulcis varietà dulcis) sono quelli commestibili come frutta secca, come fonte di olio o di farina di mandorle.

Valori nutrizionali dell'infuso di datteri e pistacchi

I principali principi attivi rilasciati sono dati da minerali, vitamine e fibre. In particolare, gli ingredienti donano potassio, magnesio, vitamine B1 e B6.

Come preparare l'infusione

L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela datteri e pistacchi, con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso datteri e pistacchi: effetti collaterali e controindicazioni

È importante non eccedere nel consumo né assumere l’infusione per periodi troppo lunghi. L'assunzione eccessiva può provocare diarrea, nausea, mal di stomaco e mal di testa. È consigliata cautela a donne in gravidanza o in allattamento.

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