Il fegato è un organo vitale, che lavora intensamente nel nostro corpo per mantenerne la salute, tramite diverse funzioni. Per questo, va protetto con l'alimentazione corretta e, nel caso dei rimedi naturali, tramite le cosiddette erbe epatiche.
Il fegato elabora tutto ciò che mangiamo o beviamo, per poter disintossicare l'organismo e dona i nutrienti validi, eliminando quelli tossici. Svolge un ruolo vitale nel mantenere l'equilibrio metabolico del corpo, quindi un fegato che funziona bene mantiene la nostra salute.
Per fare questo, il fegato viene esposto quotidianamente ad una varietà di tossine, microbi, sostanze inquinanti o sostanze dannose come alcol e farmaci.
Per non appesantire il fegato e depurarlo, questa miscela di erbe epatiche può donarci un aiuto. Attraverso una regolare pulizia del fegato, si può anche migliorare la sua funzione, eliminare In questo modo la sensazione di pesantezza diminuisce e la nausea scompare
Il mix per la tisana epatica prescelto, contiene erbe e vegetali come: carciofo, foglie di tarassaco, asperula, karkadè, elicriso, fiori di sambuco, rapontico, agrimonia, rosmarino, liquirizia, scorze di arancia, menta, fumaria.
Erbe per il benessere del fegato: proprietà e benefici
Il carciofo è noto da secoli come tonico per il fegato, dato che le sostanze in esso contenute aiutano a stimolare e aumentare la produzione di bile nel corpo. Questa proprietà dona benefici al fegato, ne migliora il funzionamento e le condizioni di benessere.
Per secoli il carciofo è stato alla base di cure fitoterapiche per insufficienze epatiche e della colecisti.
Oggi sappiamo che l'elemento che aiuta a livello epatico è la cinarina, che stimola la secrezione biliare e ne facilita il deflusso verso l'intestino, favorendo l'espulsione delle tossine. Inoltre, apporta elementi benefici come folato e minerali.
Un altro elemento della tisana depurativa per il fegato è il tarassaco, le cui foglie sono utili per il benessere del fegato e dei dotti biliari. È anche una pianta usata come diuretico disintossicante, e per evitare l'aumento eccessivo degli enzimi nel fegato. Il cosiddetto dente di leone (nome comune del tarassaco), stimola la produzione di bile nella cistifellea, e aiuta la sua espulsione.
Nella fitoterapia per il fegato, un ruolo importante è anche quello della agrimonia, una pianta conosciuta in erboristeria per le proprietà detox sul fegato. L'acido ursolico contenuto nell'agrimonia, insieme al glicoside amaro eupatorina, stimolano le corrette funzionalità epatiche. L'agrimonia aumenta la secrezione biliare e favorisce il suo deflusso.
L'ibisco, i cui fiori sono noti come karkadè, è un altro ingrediente della miscela di erbe epatiche, potrebbe aiutare a ridurre i grassi nel fegato e gli enzimi epatici elevati.
Le proprietà antiossidanti dell'elicriso donano degli effetti epatoprotettivi, disintossicanti e utili per la corretta produzione di bile. L'elicriso aiuta nella depurazione dei metalli pesanti e altre tossine.
L'asperula è un'erba medicinale nota fin dal medioevo per la sua azione benefica sul fegato e come depurativo. Sappiamo oggi che contiene i glucosidi di cumarina che, quando si secca l'asperula, producono cumarina e di cumarolo, principi attivi utili anche come anticoagulanti.
Stimola il deflusso del sangue dal fegato, lo ripulisce, libera l'organismo dalle tossine accumulate e favorisce anche la diuresi per eliminarle.
Anche i fiori di sambuco sono diuretici, depurativi e contribuiscono alla protezione del fegato.
Il rapontico, o falso rabarbaro, è ricco di sostanze benefiche come i composti fenolici, acido gallico, acido cinnamico e acido tannico. Le sue proprietà sono utili per supportare il benessere del fegato, e come depurativo per l'organismo e il sangue. Stimola la produzione dei succhi gastrici e della bile,
Un altro elemento della miscela di erbe epatica è il rosmarino, che agisce sulla ghiandola epatica stimolando l'escrezione della bile - come coleretico, colagogo e colecistocinetico. È stato utilizzato in erboristeria tradizionalmente per trattare i disturbi di fegato e colecisti.
La liquirizia è stata usata nella medicina cinese e ayurvedica per trattare disturbi comuni del fegato, come l'ittero, grazie alla presenza di benefici antiossidanti. Può proteggere il fegato dai radicali liberi e dalle tossine derivanti dalla digestione. Inoltre, può dare un aiuto al fegato nel ridurre i livelli degli enzimi transaminasi.
La fumaria è un'altra pianta officinale di questa tisana epatica, conosciuta per l’azione protettiva sul fegato, e come agente depuratore. Nella fumaria è contenuto un alcaloide, la fumarina, che agisce insieme ad acidi fenolici e acidi alifatici. Questi principi attivi, aiutano a regolare la produzione di bile, modulandola a seconda delle necessità. In tal modo può favorire la prevenzione nella formazione dei calcoli biliari.
Anche la menta è un'erba medicinale i cui elementi (terpeni) sono benefici per evitare l'aumento dei calcoli biliari, ed è associata tradizionalmente alla salute del fegato e della cistifellea.
Origini e Storia della coltivazione
Nella miscela di erbe epatiche, troviamo diverse piante note storicamente per la loro azione salutare sul fegato. In diverse epoche e territori nel passato, le cure per intossicazioni, ittero, patologie epatiche, erano appannaggio dell'erboristeria.
Per questo, molte erbe officinali sono state adoperate in tal senso, soprattutto i carciofi, il tarassaco, l'agrimonia e il rosmarino.Anche se alcune erbe officinali possono derivare da territori differenti, oggi gli ingredienti della tisana energetica sono oggi disponibili essiccati e pronti per l'infusione.
Piante e fiori
Le componenti della tisana per la depurazione del fegato sono varie, derivanti da piante officinali o arbusti noti per le loro proprietà.
Il carciofo deriva dalla Cynara scolymus, pianta perenne della famiglia delle Compositae. Di origine mediterranea, nasce con foglie a rosetta grigio-verdi, e si sviluppa per un'altezza di circa un metro. Il fusto carnoso si sviluppa al centro della rosetta del carciofo, con foglie ovali e a volte spinose.
Il tarassaco o dente di leone, ha il nome botanico di Taraxacum officinale. Appartiene alla famiglia delle Asteracee, e rappresenta una pianta perenne che cresce spontaneamente in molti terreni e climi diversi.
L’Asperula odorata, parte della famiglia delle Rubiaceae, è una pianta erbacea perenne. Cresce tipicamente nel sottobosco e raggiunge fino a 30 cm di altezza. Le foglie verde scuro formano una stella da 6-8 punte, e i fiori bianchi spuntano da aprile a giugno. Il suo aroma si sprigiona con l'essiccamento.
La pianta dei fiori di karkadè e l'Hibiscus della famiglia della malva (Malvaceae). Originaria delle regioni calde e tropicali, non raggiunge dimensioni notevoli nelle zone climatiche miti. I fiori sono noti per la loro bellezza, e spuntano in gruppo o singolarmente. Spesso durano solo un giorno.
Il Sambucus nigra europeo, appartiene al genere Sambucus nella famiglia delle Adoxaceae. È un arbusto che cresce in luoghi umidi, e predilige i luoghi soleggiati. Gli alberi raggiungono in altezza anche 15 metri, e possono vivere per circa 60 anni. I fiori color crema, sono ermafroditi e donano una bacca nero-violacea dal sapore aspro.
Il Rheum Rhaponticum, è una specie erbacea dotata di rizoma, appartenente alla famiglia delle Polygonaceae. È una pianta perenne, il cuo nome deriva dal latino rapòntico, composizione di rha, rabarbaro, e del Pontus (cioè del Mar Nero). Originaria dell'Asia centrale, tra Caucaso e Urali, il rapontico è caratterizzato dal rizoma giallo con radici profonde, da cui si sviluppa una rosetta di foglie ovali grandi. Il fusto può raggiungere i 2 metri e dona fiori piccoli e bianchi.
L'agrimonia è una pianta erbacea della famiglia Rosaceae. È perenne e presenta un rizoma da cui nascono il fusto, foglie biancastre e verdi, e fiori gialli. Cresce in tutto il territorio europeo, nel Nord America e nel sud-est asiatico.
La pianta del rosmarino è la Salvia rosmarinus, un arbusto della famiglia Lamiaceae. Questa pianta è nota per l'uso delle foglie in cucina, fiorisce dall'autunno alla primavera donando le foglie lineari aromatiche verdi in cima e biancastre sotto.
La liquirizia, Glycyrrhiza glabra, è una pianta perenne originaria dell’Asia sudoccidentale e dell’area mediterranea. È conosciuta per le sue radici che donano il composto dolce adatto alla pasticceria, la glicirrizina. Il nome deriva dal greco “radice dolce”, infatti. Cresce meglio su terreni profondi, fertili e ricchi di umidità.
La pianta Fumaria officinalis, appartiene alla famiglia delle Papaveraceae. Cresce spontaneamente fino a 50 cm, nel territorio del Mediterraneo e nell'Europa settentrionale. È nota per l'odore acido che sprigiona quando viene estirpata (per questo si chiama fumaria). Mostra foglie sottili, fiori riuniti in infiorescenze, dal colore rosa porpora.
La pianta perenne dell'elicriso è l’Helichrysum italicum, della famiglia Asteraceae (Composite). Si presenta in molte varietà, sotto forma di cespuglio selvatico. Arriva circa a 50 centimetri di altezza, predilige terreni secchi, ed è molto comune in Italia, oltre a crescere nelle zone mediterranee in Francia e Jugoslavia.
La menta (Mentha) è un'erba perenne della famiglia Lamiaceae. Famosa grazie al suo aroma, mostra un rizoma legnoso, foglie ovali e seghettate. Le varie specie di menta hanno proprietà medicinali simili, grazie alla presenza del principio attivo del mentolo.
Valori nutrizionali della miscela di erbe epatiche
Questo mix per la tisana depurativa del fegato contiene diversi principi attivi, adatti alla funzionalità epatica.
La miscela di erbe dona elementi come antiossidanti flavonoidi, alcaloidi (fumarina), acidi fenolici, cumarina, cinarina e altre molecole che stimolano la secrezione di bile e il benessere del fegato.
Come adoperare la miscela di erbe nella tisana epatica
L'infusione esatta si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di erbe epatiche con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dagli 8 ai 10 minuti, prima di bere la tisana.
Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.
Miscela di erbe epatica: effetti collaterali e controindicazioni
Gli ingredienti che costituiscono la tisana sono selezionati per la sicurezza, ma è essenziale mantenere il consumo della tisana entro le dosi raccomandate. L'assunzione deve essere limitata, anche per evitare possibili effetti di disturbi gastrici, iperacidità, effetti lassativi, nausea e vomito.
Per la presenza di sostanze che agiscono sull'attività del fegato, è consigliato chiedere un parere medico per coloro che soffrono di patologie epatiche, calcoli biliari e restringimenti delle vie biliari. Risulta importante valutare possibili allergie o intolleranze ai singoli ingredienti.
La tisana non è consigliata alle donne in gravidanza e in fase di allattamento.