Ciucci colorati frizzanti
Ingredienti: sciroppo di glucosio, zucchero, gelatina alimentare, amidi modificati, acidi citrico, E 150D, aromi.
Riferimento: 0694
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Il Cocobat Haribo è un dolcetto di liquirizia ripiena. Ha una forma allungata e cilindrica, con un esterno nero di liquirizia e un cuore morbido e dolce, spesso di zucchero o gomma. La combinazione del sapore intenso e leggermente amaro della liquirizia con il ripieno dolce crea un contrasto piacevole al palato.
zucchero; sciroppo di melassa; farina di FRUMENTO; sciroppo di glucosio; amido; destrosio; grasso di palma; estratto di liquirizia; maltodestrina; sale; gelatina; acidificante: acido citrico; concentrati di frutta e piante: cartamo, spirulina, barbabietola rossa; sciroppo di zucchero invertito; aroma; agenti di rivestimento: cera d’api bianca e gialla, cera carnauba. Può contenere tracce di LATTE.
La liquirizia pura è un gusto per molti ma non per tutti, specie quella non zuccherata, d’altro canto la liquirizia abbinata ad altri sapori ha conquistato un vasto pubblico, il sapore forte della liquirizia non può essere soffocato da alcun altro sapore, ma dalla sua unione con un aroma complementare, di solito qualcosa di fresco e dolce, può nascerne uno nuovo.
La Haribo che è specializzata in caramelle gommose non poteva mancare di dare la sua interpretazione delle caramelle morbide alla liquirizia, lo ha fatto creando i golosi tronchetti ripieni (in questo caso in versione mini), delle caramelle gommose il cui rivestimento esterno aromatizzato con estratto di liquirizia avvolge un dolce ripieno ai gusti vari di frutta.
La liquirizia è un estratto vegetale ottenuto facendo essiccare il fusto sotterraneo di una pianta il cui nome scientifico è Glycyrrhiza glabra e trattandolo poi in acqua calda. La liquirizia è originaria dell’area sud orientale del bacino del Mediterraneo e del vicino oriente, conosciuta già da assiri, egizi e greci, le sono state attribuite varie proprietà dalla medicina tradizionale che sono state in parte confermate anche dalla scienza moderna. Ad esempio la sua azione contro la tosse è stata confermata ed è tuttora usata in farmaci moderni a tale scopo.
Alcune curiosità sulla liquirizia: “Glycyrrhiza” deriva dal greco e vuol dire radice dolce. Noi però abbiamo scritto “fusto sotterraneo” non radice, abbiamo ragione noi … botanicamente la parte della pianta utilizzata non è davvero la radice, ma il rizoma, cioè una parte del fusto che si è modificata e si è allargata per fungere da deposito di sostanze nutritive. Questo è vero non soltanto per la liquirizia, esistono altre piante di cui si utilizza il rizoma ma comunemente ci si riferisce ad esso come “radice” perché lo si trova sottoterra, ma se la radice è l’organo che assorbe dal terreno l’acqua e i nutrienti e il rizoma (presente solo in alcune piante) è un deposito di sostanze nutrienti quale sarà di interesse per noi?
Dunque non radice, ma dolce lo è davvero, la liquirizia ha un potere dolcificante superiore al saccarosio, tanto che viene utilizzata in farmacia come edulcorante, allora perché ci si aggiunge lo zucchero? (non sempre i cultori la preferiscono pura) perché la liquirizia ha un sapore molto forte e particolare e dopo il primo impatto al palato che è decisamente dolce, rivela un retrogusto leggermente astringente, quasi amarognolo, questo è vero soprattutto per la “radice” (per comodità chiamiamola anche noi così) essiccata e per l’estratto, mentre il prodotto prima dell’essiccazione ha un sapore dolce ed aromatico.
Scheda tecnica
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