
Usereste mai la mimosa per un infuso?
Ci stiamo lasciando il mese di febbraio (e gradualmente anche l'inverno...) alle spalle. Marzo è ormai alle porte e gli alberi di mimosa iniziano a tingersi di giallo. Siamo abituati a pensare a questa pianta dal profumo intenso come simbolo per antonomasia della festa delle donne, mentre conosciamo poco sulle sue proprietà e sui possibili usi alternativi. Sapete che esiste un'altra pianta che porta questo nome? Un'omonimia che porta spesso a fare confusione tra le due specie arboree e i loro utilizzi.
Iniziamo proprio da questo punto! In rete vi sarà capitato (o potrebbe capitarvi) di leggere delle proprietà benefiche dell'infuso di mimosa, ma spesso le informazioni fornite sono frutto di un equivoco, cerchiamo di fare insieme un po' di chiarezza: "C'è mimosa e mimosa" occorre infatti fare distinzione tra la mimosa tenuiflora e l' Acacia dealbata piante completamente diverse destinate ad un uso completamente diverso in fitoterapia.
La mimosa tenuiflora o mimosa hostilis: l'infuso alleato della pelle
Conosciuta anche come "albero della pelle" in virtù delle sue proprietà lenitive e cicatrizzanti, simile nell'aspetto all'acacia, è una pianta originaria dell'America centro meridionale, nota già ai Maya, è stata utilizzata come pianta curativa dalle popolazioni del Messico per secoli ma solo recentemente studi scientifici ne hanno confermato le proprietà. La corteccia della pianta officinale, viene utilizzata nella preparazione di infusi, tisane e decotti.
Acacia dealbata o mimosa:
È la pianta che normalmente identifichiamo con il nome di mimosa, i piccoli fiori gialli e profumati rientrano tra le infiorescenze eduli, mentre sulle foglie troverete opinioni discordanti rispetto alla loro potenziale tossicità. Pochi sanno che si tratta di una specie di acacia, tra le più diffuse nel nostro paese, ma poco usata in fitoterapia che ne sfrutta le proprietà prevalentemente in aromaterapia e per scopi cosmetici.
Non viene normalmente utilizzata per infusione, ma i fiori trovano diversi impieghi in cucina e l'olio essenziale ottenuto dai fiori e dagli steli della pianta è particolarmente apprezzato. In particolare all'olio essenziale di mimosa si attribuiscono proprietà calmanti e lenitive, rilassanti, astringenti, emollienti, tonificante, lenitivo. Viene utilizzato nella preparazione di profumi, creme ed altri cosmetici naturali, come gli altri oli essenziali, non deve mai essere applicato assoluto sulla pelle, ma diluito in un altro olio vettore.