Tè verde e ginseng rosso e limone

Sia il tè verde che il ginseng hanno benefici simili sul benessere del nostro organismo, per questo l'abbinamento tra i due ingredienti è molto apprezzato. Tra le caratteristiche più interessanti, ci sono le proprietà che il tè verde al ginseng può offrire al benessere dell’organismo. Inoltre, grazie alla presenza delle scorze di limone, il sapore e l'aroma di questo tè sono dolci e rinfrescanti.

Proprietà e benefici

La combinazione degli ingredienti, può dare un aiuto valido al sistema immunitario. Il ginseng, infatti, viene utilizzato nella medicina alternativa come rinforzo per le difese immunitarie, e aiuta a prevenire i sintomi del raffreddore e dell'influenza. L'arricchimento con le scorze di limone, dona anche una dose di vitamina C. Per il benessere cardiovascolare, il ginseng e il tè verde sono entrambi generalmente legati per tradizione ad un supporto della funzione cardiaca e circolatoria.
Aggiungere il ginseng al tè verde sostiene il benessere del cuore, la pressione sanguigna sistolica e la regolazione del flusso sanguigno. Il tè verde è un alimento che agisce per evitare l'indurimento delle arterie, e favorisce la riduzione del colesterolo totale e del colesterolo LDL. Contemporaneamente, asseconda l'aumento dei livelli di colesterolo HDL noto come “colesterolo buono”. La combinazione di tè verde e ginseng potrebbe aiutare a controllare le fluttuazioni dei livelli di glucosio nel sangue, anche se ci sono ancora degli studi su questo argomento.

Una dote che probabilmente è molto apprezzata della combinazione tra tè verde e ginseng, è quella che stimola il metabolismo tramite il contenuto di caffeina (teina) e catechine. Questi ingredienti possono aiutare nella perdita di peso, insieme alle proprietà del ginseng – studiate per la riduzione dei depositi di grasso interno. Il ginseng è un rimedio “adattogeno” che si adatta all'organismo in base ai suoi bisogni e alla particolare situazione in cui si trova. Per questo, può accumulare i grassi quando servono a proteggere dal freddo, mentre può favorire il consumo dei grassi quando sono in eccesso nel corpo. Tradizionalmente, il ginseng era usato nella medicina cinese per combattere stati di debolezza, stanchezza e stress.
Anche per aumentare e migliorare le prestazioni fisiche. Inoltre, gli effetti depurativi del tè sono supportati dalla componente del limone, che aiuta il fattore disintossicazione. I polifenoli antiossidanti del tè verde possono unirsi alle proprietà del ginseng rosso, potenziando le proprietà anti-invecchiamento. Inoltre, il tè verde contiene composti con proprietà antibatteriche naturali, che ben si abbinano con il limone.

Origini e Storia della coltivazione

Il tè verde è parte della cultura giapponese da secoli, pur avendo un origine cinese. I cinesi conoscevano le foglie di tè da migliaia di anni (circa 2700 a.C.), e furono citate nel primo libro mai scritto sulla coltivazione e la bevanda: Il classico del tè, scritto da Lu Yu (VIII secolo) durante la dinastia Tang. Nei suoi scritti Lu Yu descrive anche i benefici del tè verde per la salute conosciuti all'epoca. La lavorazione all'epoca si faceva con foglie secche pressate, e in Giappone ebbe molto successo. Molti monaci buddisti giapponesi si recarono in Cina per approfondire le loro conoscenze religiose, fondando poi le proprie scuole in Giappone.
Fu all'inizio del periodo Heian (794-1185) che portarono anche i semi di tè dalla Cina, e pian piano divenne una bevanda delle classi superiori. La sua coltivazione si diffuse, e si approfondirono le proprietà curative del tè verde, adoperato anche nelle cerimonie religiose. Inizialmente fu usato il tè verde matcha macinato, ma presto la lavorazione del tè verde essiccato si diffuse maggiormente. Una svolta nella lavorazione avvenne nel 1738, quando si sviluppò il nuovo metodo del Sencha, il tè verde più popolare in Giappone. La storia del ginseng è molto antica, essendo conosciuto da millenni. La pianta Panax ginseng fu scoperta circa 5000 anni fa nelle montagne della Manciuria, in Cina. È originaria delle regioni montuose dell'estremo oriente, tra Russia, Cina nord-orientale e Corea. Oggi viene coltivato anche in alcune zone del Giappone.

Originariamente veniva usata come alimento, e se ne diffusero le proprietà soprattutto in Cina. Era una radice molto preziosa per gli imperatori, e alcune testimonianze storiche indicano che il ginseng era utilizzato dai reali prima della dinastia Han (200 a.C. circa). Era venerato per il suo potere di apportare salute, virilità e lunga vita, e il suo uso era proibito a tutti tranne che alla famiglia imperiale. Nel III secolo d.C. la domanda cinese di ginseng aumentò, diffondendosi anche in altri strati della popolazione, e si creò un commercio utile alla Corea per ottenere seta e medicine cinesi in cambio di ginseng selvatico. Gli erboristi cinesi studiavano gli effetti dell'uso del ginseng, e in diversi antichi testi medici descrivono il ginseng in termini quasi magici. Il ginseng nei loro resoconti calmava la mente, portava armonia all'anima, eliminava le paure e gli spiriti maligni. Era considerato utile per schiarire i pensieri e aprire il cuore alle emozioni, e ovviamente rappresentava un alimento di lunga vita.

Una curiosità, è che il ginseng possiede anche un ruolo storico come afrodisiaco, ancora oggi molto apprezzato. Nel Novecento, la domanda di ginseng superò la disponibilità di quello selvatico e la Corea ne iniziò la coltivazione, che continua tuttora. Il nome cinese deriva dal fatto che la radice assomiglia alla forma di un corpo umano, ren-shen significa "radice d'uomo". Il nome moderno fu dato dallo scienziato Linneo, padre della botanica moderna, che gli assegnò il genere Panax. Una parola greca traducibile come panacea o rimedio universale, sapendo del suo uso per il sistema di guarigione naturale del corpo. Il Panax ginseng rosso è più vecchio e più potente di quello bianco, viene coltivato per più di 6 anni. Viene cotto a vapore, prima di essere essiccato, ma non viene sbucciato durante la cottura, per fare in modo che rimangano più composti benefici nella radice.

Pianta e fiori

Le foglie di tè spuntano dalla pianta Camellia Sinensis (detta anche Thea sinensis) appartenente alla famiglia delle Theaceae. La sempreverde è originaria dell'Asia orientale, e il suo genere comprende circa 250 specie di alberi e arbusti. Quelli usati per produrre il tè, solitamente sono coltivati in dimensioni ridotte, pur potendo raggiungere i 9 metri di altezza. I piccoli arbusti facilitano la raccolta a mano delle foglie. Vengono potati spesso, per incoraggiare lo sviluppo delle nuove foglie di tè e dei germogli.
I fiori sono profumati, gialli e larghi circa 4 cm. Il ginseng è la radice della Panax ginseng, una pianta perenne nota anche come ginseng cinese o coreano. Fa parte della famiglia Araliaceae e cresce nelle montagne dell'Asia orientale. È tra le piante più longeve, con una crescita lenta: le radici vengono raccolte quando le piante hanno 5-6 anni. La radice può crescere fino a 8 cm, mentre la pianta mostra un gambo solitamente liscio, foglie verde scuro e fiori bianchi La radice tuberosa, visivamente simile a una sagoma umana, racchiude le proprietà curative. La radice si mostra di un colore grigio-giallastro, e una consistenza carnosa. Solitamente vengono usate le giovani radici a scopo medicinale.

Valori nutrizionali del Tè verde e ginseng rosso e limone

Il tè verde contiene diversi polifenoli antiossidanti, tra cui l'EGCG (Epigallocatechina gallato). Rende biodisponibili le metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina), la vitamina C e le vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina). La radice di ginseng contiene sostanze come vitamine B, C pectina, fosforo, oli essenziali e composti con attività immuno-modulatrice che stimola la produzione di citochine e anticorpi. Il germanio contenuto, in combinazione con la vitamina E dona un effetto benefico sul corpo. Le scorze di limone sono una buona fonte di vitamina C.

Come preparare il Tè verde e ginseng rosso e limone

Il tè verde con ginseng si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela con acqua a 80 °C. Lascia in infusione dai 2 ai 3 minuti, prima di bere questo tè verde. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Tè verde e ginseng rosso e limone: effetti collaterali e controindicazioni

Il tè verde con il ginseng può essere anche dannoso per alcune persone, soprattutto in dosi elevate. Gli effetti collaterali includono insonnia, mal di testa, vertigini, diarrea, ansia e nervosismo. Per alcune persone, possono verificarsi episodi di battito cardiaco accelerato, sbalzi di pressione bassa e alta. Dosi elevate di questo tè possono causare ipertensione arteriosa, quindi le persone che soffrono di una condizione cardiaca particolare, devono prestare attenzione alle quantità del te verde con ginseng.
Lo stesso è consigliato a chi soffre di patologie croniche della tiroide, metabolismo, fegato e reni. Il ginseng non dovrebbe essere assunto insieme ad alcol, caffeina, farmaci come gli antidepressivi e gli anticoagulanti. La quantità di ginseng contenuta nelle tisane piuttosto bassa, può considerarsi sicura se non si eccede nelle dosi. È consigliata una cautela per eventuali allergie di cui si è a conoscenza negli ingredienti dell'infuso, e per le donne in gravidanza e in fase di allattamento.

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