Il tè verde alla menta e liquirizia unisce diverse qualità di gusto e benefiche, disponibili da ciascun ingrediente naturale. Una bevanda da assaggiare in qualsiasi momento della giornata, anche come dissetante d'estate, se viene servita fredda.
Il sapore piacevole, in cui emerge l'aroma della liquirizia, rende questo tè verde un'alternativa profumata al classico infuso.
Proprietà e benefici:
La liquirizia apporta all'infuso le sue proprietà lenitive contro le irritazioni, utili in caso di mal di gola o nel trattamento del mal di testa.
A livello gastrointestinale, questo tè fornisce un'azione di contrasto al manifestarsi del reflusso gastroesofageo, grazie alle doti benefiche della liquirizia e della menta.
Anche le proprietà della menta, infatti, sono in prevalenza legate all’apparato digerente e al supporto alla digestione dei cibi (digestione lenta, pesantezza, gonfiore). Per questo la miscela di tè verde menta e liquirizia risulta molto efficace nel contrastare la sensazione di nausea associata alla cattiva digestione oppure al mal d’auto.
Il tè alla menta e liquirizia può alleviare dolori allo stomaco e le irritazioni gastrointestinali, difficoltà digestive, gas intestinali, gonfiore. Contrasta il reflusso gastroesofageo.
Altre proprietà donate a questo tè dalla liquirizia sono quelle lassative, e bilanciando l'astringenza del tè verde creano un tè adatto per stimolare dolcemente, in caso di stitichezza, grazie all'acido glicirrizico.
La liquirizia è ipertensiva, quindi questo tè verde può essere tonico oltre che rinfrescante in estate, se la pressione bassa si manifesta con il caldo.
In inverno, invece, le radici di liquirizia contengono proprietà lenitive per la gola ed espettoranti del muco all'interno delle vie nasali ostruite. Risulta, quindi, un valido rimedio naturale per trattare tosse, raffreddore o rinite. Anche la menta svolge un'azione decongestionante e balsamica per le vie respiratorie, potenziando le doti della liquirizia. Facilita la fluidificazione delle secrezioni come muco e catarro, favorendo lo sblocco dei bronchi intasati.
Il principio attivo che calma le irritazioni nella liquirizia è la glicirrizina, un acido con doti emollienti, decongestionanti ed espettoranti. Inoltre, la glicirrizina o glycyrizzina, possiede delle proprietà diuretiche, che si uniscono a quelle del tè verde per un effetto detox sull'organismo.
Le doti depurative del tè verde menta e liquirizia possono avere un ruolo nel benessere
Origini e Storia della coltivazione:
La pianta del tè è originaria delle zone dell'Asia orientale, India e sud-est asiatico. Oggi è coltivata in tutto il mondo nelle regioni tropicali e subtropicali, per il successo dell'infuso ricavato dalle sue foglie.
Il nome della pianta, Camellia deriva dal cognome del Reverendo Georg Kamel (1661-1706), un farmacista e missionario nelle Filippine, che studiò a lungo le piante orientali. Sinensis significa cinese, data l'enorme diffusione di questa pianta in Cina.
Secondo la leggenda, era usato in Cina già nel 2700 a.C. dall'imperatore Shennong e dalle élite della società cinese, essendo molto costoso da acquistare. Solo nel XIV secolo divenne accessibile a tutti, utile anche per le doti medicinali attribuite.
Le sue virtù vennero descritte intorno all'800 d.C. da Lu Yu, autore del libro “Cha Jing” ossia Il classico del tè (la prima opera che spiegava la cultura e l'arte del tè).
Il tè arrivò in Occidente nel XIX secolo tramite esploratori europei, in particolare gli inglesi, e divenne la bevanda nazionale della Gran Bretagna.
La menta è un altro ingrediente utilizzato fin dall'antichità in cucina e nell'erboristeria. Nota per il suo profumo, è una pianta originaria dell'Europa e dell'Asia. Nel tempo si è diffusa in Africa settentrionale e occidentale, in America settentrionale e in alcune isole oceaniche.
È stata una delle erbe aromatiche più usate al mondo per purificare l'aria, nei templi e nelle case. Era usata anche come medicinale per la digestione, il benessere del cavo orale e come infuso caldo per il raffreddore. Rappresentava anche l'ospitalità, nella Grecia classica e in Medio Oriente. In Nord Africa la tradizione vuole che il padrone di casa accolga gli invitati con il tè alla menta.
La liquirizia è una pianta originaria dell'Asia occidentale e dell'Europa meridionale, che oggi cresce in molti paesi – è una delle piante più coltivate al mondo. La sua radice è stata apprezzata fin dai tempi antichi nell'alimentazione, oltre che per i suoi benefici medicinali - specialmente nella medicina orientale come fonte di forza, longevità e vitalità.
La liquirizia nera che conosciamo oggi deriva dalla radice della pianta, che i greci chiamavano glykys (dolce) rhiza (radice). Migliaia di anni fa in Cina, veniva citata nel più antico erbario cinese come radice per curare la tosse, le intossicazioni alimentari e il fegato. Gli antichi Egizi credevano che conferisse ai defunti la capacità di scacciare gli spiriti maligni che si avvicinavano all'anima.
I legionari greci e romani masticavano la radice per dissetarsi durante le marce, e per calmare il mal di stomaco. Nel Medioevo i monaci che la usavano per infezioni bronchiali, tosse e disturbi di stomaco. La liquirizia moderna dolce risale al 1760, la liquirizia in confetto creata dallo speziale inglese George Dunhill. Usava zucchero e farina per allungare l'essenza di liquirizia medicinale, ancora oggi usata come aromatizzante per prodotti da fumo, bevande e dolci.
Pianta e fiori:
La Camellia sinensis, la pianta del tè, è una specie di arbusto sempreverde della famiglia delle Theaceae. Dalle sue foglie si ricavano le diverse varietà dell'infuso, tra cui il tè verde. La differenza è data solo dalla lavorazione, per raggiungere vari livelli di ossidazione.
La pianta cresce molto in altezza ma di solito viene tagliata a meno di 2 metri, per facilitare la raccolta a mano delle foglie, ripetuta diverse volte all'anno.
La Camellia sinensis, si sviluppa meglio negli altipiani tropicali freschi e umidi, e nelle foreste di latifoglie sempreverdi, su terreni sabbiosi e argillosi e ben drenati. Le foglie possono allungarsi fino a 15 cm, con forme differenti in base alle varietà. I fiori sono bianchi, profumati, e sono ermafroditi (hanno organi maschili e femminili).
La menta o Mentha è una pianta della famiglia Lamiaceae. È un'erbacea perenne molto diffusa, anche grazie alle tante varietà che comprendono circa 24 specie, con proprietà erboristiche simili. Molti sono gli ibridi della menta, utilizzati principalmente per l'alimentazione. La pianta si sviluppa fino a 1-2 metri di altezza, con fusti e fogliame a volte con peluria - foglie a margine seghettato. Possiede una radice sotterranea (rizoma) carnosa, e fiori che nascono in spighe sottili.
La pianta della liquirizia è la Glycyrrhiza glabra, un'erbacea della famiglia Leguminosae. È una pianta erbacea nota per le sue radici, che crescono in modo esteso. Per questo, ha bisogno di un terreno profondo, fertile e umido.
La crescita delle piante è inizialmente lenta, ma una volta avviata, la liquirizia può raggiungere anche i 2 metri circa e può diventare infestante. Le radici vengono vengono raccolte in autunno.
Valori nutrizionali del Tè verde menta e liquirizia BIO
I componenti di questo tè verde sono antiossidanti e sostanze come gli amminoacidi teanina e arginina. Il tè Sencha rende disponibili acido ascorbico (vitamina C), vitamina B, acido caffeico e clorogenico. Contiene i polifenoli catechine (epigallocatechina-3-gallato EGCG, epigallocatechina EGC, epicatechina EC), e sali minerali (calcio, rame, ferro, magnesio, fosforo, potassio). Contiene anche metilxantine come caffeina, teobromina, teofillina.
La menta aggiunge all'infuso il mentolo (olio di menta), le vitamine E, A e il beta-carotene.
La liquirizia apporta all'infuso antiossidanti e sostanze fitochimiche come glicirrizina, anetolo, quercetina, acidi e antiossidanti.
Come preparare il Tè verde con menta e liquirizia BIO
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela di tè verde con menta e liquirizia. Acqua alla temperatura di 80 °C.
Lascia in infusione dai 2 ai 3 minuti, prima di bere l'infuso di tè Sencha.
Tè verde menta e liquirizia BIO: effetti collaterali e controindicazioni
L'assunzione eccessiva di tè può provocare alcuni effetti avversi, come disturbi gastrointestinali, mal di stomaco, nausea, diarrea, diuresi eccessiva, ulcere allo stomaco.
Un consumo eccessivo può avere anche conseguenze legate alla teina (caffeina) nei soggetti sensibili, agendo sul sistema nervoso. Può provocare insonnia, ansia, agitazione, palpitazioni, mal di testa. È consigliata moderazione nell'assunzione del tè verde a chi soffre di problemi cardiaci, a causa della teina, ed è in cura con farmaci che agiscono sul sistema nervoso.
La liquirizia non si rivela adatta a coloro che soffrono di pressione alta. È consigliato di mantenere le corrette dosi di questo infuso, a chi vuole evitare un eccessivo aumento della pressione arteriosa.
È consigliata cautela nell'assunzione alle donne in gravidanza e in allattamento.