I pinoli sono un cibo molto energetico, particolarmente adatti alla dieta di sportivi e persone attive, d’altro canto in piccole quantità non si rischia di eccedere con le calorie e si può usufruire dei numerosi benefici.

Pinoli sgusciati proprietà e benefici

Tanti grassi ma soprattutto insaturi, tante vitamine (in particolare B1 e B3) , tanti sali minerali. Dunque i pinoli sono ottimi come snack energetico e consumati regolarmente ma con moderazione sono salutari per il cuore e le arterie perché abbassano il colesterolo a bassa densità (quello “cattivo”) e alzano quello ad alta densità. 

Valori nutrizionali dei pinoli

Nei canonici 100 grammi di prodotto nei pinoli quasi 70 sono di grassi, ma di questi solo poco meno di 5 sono i grassi saturi (quelli più dannosi). L’apporto energetico è davvero importante: 673 chilocalorie, ma chi consuma 100 grammi di pinoli tutti insieme? Tra le vitamine spiccano gli 0,4 mg della Tiamina (B1) e i 4,4 mg della Niacina (b3) pari rispettivamente al 35% e al 29% del fabbisogno giornaliero. Ma anche i 9,3 mg della vitamina E. Fra i minerali spiccano i 251 mg di magnesio e i 575 mg di fosforo che rappresentano il 71% l’82% del fabbisogno giornaliero. Ma anche il contenuto di manganese (8,8 mg), potassio (597 mg) e ferro (5,5 mg) è di tutto rispetto.

Storia e coltivazione

I pinoli sono i semi commestibili di circa venti specie di pino, tutti sono tecnicamente commestibili, ma alcuni sono talmente piccoli da non essere davvero utilizzati nell’alimentazione e men che meno quelle specie di pino sono coltivati a tal scopo. Il genere pinus si è evoluto circa 200 milioni di anni fa ed è ampiamente distribuito in tutto l’emisfero settentrionale, sotto l’equatore l’unica specie che vi occorreva naturalmente era il pino di Sumatra.

Alcune specie sono state introdotte in regioni subtropicali e temperate di entrambe gli emisferi per il legno o per scopi ornamentali e ciò ha creato qualche problema perché il pino si diffonde abbastanza facilmente diventando infestante. Il pino Italiano o pino del Mediterraneo, il più diffuso in Europa, introdotto in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo è stato usato e coltivato per i semi commestibili fin dalla preistoria. 
Oltre agli scopi alimentari quest’albero è molto apprezzato anche come pianta ornamentale per parchi e giardini, a questo scopo è stato introdotto in California nel secolo scorso. Il Pinus pinea conosciuto come Italian stone pine è ampiamente coltivato da Hollywood a Santa Monica e in tutta la San Fernando Valley. In Italia e Grecia le pinete sono molto diffuse nelle aree costiere. In realtà il pino non viene coltivato per ragioni alimentari, da un alt le foreste sono così estese che la raccolta può essere fatta dalle foreste naturali, dall’altro si tratta di una pianta che una volta piantata richiede decenni prima rendere dal punto di vista alimentare, un costo che si andrebbe a sommare a quello della manodopera che è alto perché si tratta di una lavorazione complessa. I maggiori produttori di pinoli della specie del pino italiano (o mediterraneo) sono Italia, Turchia, Spagna e Portogallo. Il pino viene invece coltivato per l’industria del legname.

Pianta e frutto

Il  pinus pinea quello che noi chiamiamo pino domestico e gli inglesi stone pine o Italian stone pine è una delle ben 126 specie di pino, dal punto di vista commerciale alimentare è una delle più importanti. L’altezza tipica è tra i 12 e i 20 metri, ma può superare i 25. L’aspetto della chioma cambia con le età della pianta, in gioventù è un denso globo, nella mezza età ha una chioma a ombrello su un ampio tronco (non a caso uno dei nomi inglesi è umbrella pine) e in maturità avanzata la chioma diventa una corona che si allarga molto (supera anche gli 8 metri di larghezza) e si appiattisce. Le pigne sono tra le più larghe (confrontate con quelle di altre specie di pino), lunghe dagli 8 ai 15 cm e richiedono ben 36 mesi per maturare, più di qualsiasi altra specie. I pinoli (che ricordiamo sono semi commestibili non frutti) grazie a ciò sono tra i più grandi e più pregiati. 

Pinoli nella dieta

Come accennato nel paragrafo su proprietà e benefici consumare in quantità moderata ma regolarmente pinoli pare che riduca il rischio di problemi cardiaci. Ma quanto e quante volte? Come razione si consiglia di non eccedere i 30 grammi (i testi con le misure anglosassoni parlano di un’oncia che è pari a 28,35 grammi) , consumare tre di queste porzioni a settimana beneficerebbe il cuore, mangiarne una al giorno ancora di più. Altri benefici dei pinoli nella dieta riguardano il diabete, lo preverrebbero o aiuterebbero a controllarlo perché stabilizzano i livelli di zucchero nel sangue.

Utilizza i pinoli sgiusciati in cucina

I pinoli grazie al loro gusto dolce sono utilizzati in una varietà di ricette e preparazioni dal dolse al salato, passando per le salse, sono tra gli ingredienti basi del famosissimo pesto alla genovese. Sono molto utilizzati anche in insalate sfiziose ottime per gustosi piatti vegetariani e vegani. Abbiamo scelto un’insalata.

Insalata di finocchi e arance

Ingredienti

  • Finocchi 840 gr
  • Arance 2
  • Pinoli 50 gr
  • Uvetta 20 gr
  • Sale q.b.
  • Olio di oliva extravergine di oliva 50 gr
  • Aceto di mele 3 gr
  • Semi di zucca 8 gr

Preparazione

1) Spremere una delle arance e usare il succo per mettere in ammollo l’uvetta (lasciatela rinvenire per almeno 10 minuti)

2) Sbucciare l’altra arancia e privarla delle due estremità (eliminare la parte bianca della buccia che è amarognola).

3) Tagliarla a fettine molto sottili e metterle da parte 

4) Lavare e asciugare il finocchio. Appoggiarlo su un tagliere ed eliminare con un taglio netto i gambi e le barbette verdi. Privarlo anche della base e delle foglie esterne più dure e legnose. Poi tagliarne il cuore alla julienne molto sottile.

5) Trasferirlo in una ciotola con acqua acidulata (per acqua acidulata si intende acqua resa leggermente acida con poche gocce di limone o aceto, rallenta l’ossidazione delle verdure) per preservarne il colore fino al momento dell’utilizzo. 

6) Versare i pinoli in una padella antiaderente e farli tostare alcuni minuti: tenerli da parte affinché si intiepidiscano.

7) Scolare l’uvetta e tenerla da parte, mentre il succo va unito all’aceto in un contenitore dai bordi alti.

8) Aggiungere anche l’olio e aggiustare di sale: frullare tutti gli ingredienti con un mixer ad immersione fino ad ottenere un’emulsione omogenea.

9) Scolare i finocchi e versarli in una ciotola capiente  e unire l’uvetta.

10) Aggiungere le arance.

11)  Insaporire con l’emulsione ed i pinoli.

12) Versare i semi di zucca per dare una nota cruscante e mescolare bene il tutto.

Fonte ricetta: Giallo Zafferano

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Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
1,5g
Carboidrati:
12g
Grassi:
48g
Sale
0,02g
Proteine:
20g
Saturi:
5,2g
Valore energetico (calorie):
584 Kcal
Provenienza
Italia

Riferimenti Specifici

ean13
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