Papaya disidratata

Mangiare papaya essiccata serve come un delizioso spuntino ma è comunque un buon modo per aumentare l'apporto di nutrienti benefici per il nostro organismo, vediamo perché!

Papaya essiccata: proprietà e benefici

La forma disidratata del frutto della papaya, originario dei tropici americani, è ottima per essere consumata. Il frutto viene disidratato in modo che possa essere conservato per periodi di tempo più lunghi. Dato che è composto in gran parte da acqua (circa l'88%), una volta essiccato diventa un concentrato dei suoi nutrienti, energizzanti e positivi per la salute. Ricca di vari enzimi, minerali e antiossidanti, la papaia possiede un alto livello di vitamina C, e sostanze come pectina, vitamina A, fibra solubile, vitamine del gruppo B, zinco, rame, magnesio, calcio e ferro. In una porzione di questa frutta secca, assumerai queste sostanze, con dei benefici per la salute che interessano diversi organi del nostro corpo.

Gli alti livelli di carotenoidi e antiossidanti presenti nella papaia essiccata, aiutano nel contrastare l'invecchiamento cellulare e proteggere la pelle e i capelli. La bellezza della cute trarrà beneficio anche dagli antiossidanti e dalle vitamine, mentre l'alto livello di fibra solubile potrà regolare la digestione.

Se ti stai riprendendo da un periodo stressante, inoltre, la papaya può fornire una spinta energetica ottimale con i suoi nutrienti. Una dose adeguata a settimana può dare una quantità ottimale di zuccheri e vitamine; per gli sportivi, può reintegrare i minerali persi con l'attività fisica o la sudorazione.

La papaya contiene un enzima chiamato papaina, in grado di abbattere le catene proteiche presenti nella carne. È una sostanza ricca di enzimi digestivi, quindi facilita il processo di assorbimento della carne e, in generale, della corretta digestione. Questa sua proprietà ha fatto sì che anticamente si usasse la papaya per intenerire la carne. Sempre nel passato, la papaya era nota in Oriente per proteggere il fegato dalle malattie.

Aiuta, quindi, nell'azione detossificante dell'organismo, dato che stimola l'eliminazione degli scarti digestivi. A livello di protezione dalle molecole “nocive”, come abbiamo detto gli antiossidanti, inclusi i carotenoidi presenti nella papaia, possono neutralizzare i radicali liberi – molecole che il metabolismo crea e che possono provocare stress ossidativo nelle nostre cellule.

La riduzione dello stress ossidativo è attribuita al contenuto di licopene presente nella papaya. Questo elemento, insieme alla vitamina C, può proteggere il cuore e aumentare gli effetti protettivi del colesterolo HDL "buono". Grazie al contenuto di minerali come calcio, magnesio e potassio, la papaya è preziosa anche per il benessere delle ossa.

Origini e Storia della coltivazione

Scientificamente nota come il frutto della Carica papaya, la papaia è originaria dei tropici americani e dell'America centrale – in particolare il Messico, dove cresceva spontanea. Molto apprezzato fin dai tempi remoti, il frutto era noto nel messicano antico con il nome di Chichihualtzapotl, che significa "frutto dolce della balia", legato alla fertilità.

La pianta della papaya era definita dai Maya anche “albero della vita”, e nel Cinquecento gli spagnoli ne diffusero i semi nei Caraibi e nelle Filippine, da dove arrivarono in India e in Africa. Ad oggi la pianta si coltiva in molti paesi tropicali, anche in Africa e Asia, con temperature che non devono mai scendere sotto i zero gradi. In Italia si coltiva poco in Sicilia e Calabria, donando frutti solo in primavera – estate.

Della pianta si utilizzava e si continua ad utilizzare ogni parte, dal frutto celebre per la sua dolcezza alle foglie per le tisane, i semi secchi come spezia. In molti paesi si fa bollire la papaya acerba per renderla un contorno, utile per digerire la carne.

Anche i semi della papaya erano considerati per le loro proprietà di gusto amarognolo, spesso seccati e macinati – usati come sostituto del pepe nero per condire carni, insalate, pesce.

Pianta e Frutto

La pianta della Carica papaya, è un albero non imponente e con poca ramificazione, anche se il fusto arriva fino a 10 metri di altezza in alcuni casi.

Il tronco si presenta tenero, con cicatrici dovute alla crescita, con una linfa che per gli esseri umani è tossica. Le sue foglie sono palmate e lobate, e i fiori crescono continuamente – anche in contemporanea con i frutti. La pianta della papaya non ha necessità di un terreno particolare, ma la temperatura deve essere calda o temperata. Raggiunge l'età di circa 5 anni.

Il frutto della papaya mostra una forma ovoidale e un colore che può virare tra verde, giallo, arancio o rosa. Non è piccolo, arriva fino a 30 cm e può pesare fino a 9 kg, anche se di solito per motivi commerciali viene coltivato preferibilmente nella varietà nane che producono frutti di circa 500 grammi. È un frutto costituito da tre parti tutte commestibili: la polpa, i semi e le foglie della pianta, che possono essere cucinate come verdura.

Valori nutrizionali dell'Papaya disidratata

Le proprietà nutrizionali della Papaya disidratata sono interessanti. In particolare, come abbiamo visto, contiene una buona dose di carboidrati, vitamine, minerali acido folico e flavonoidi.

È noto per la quantità di vitamina C (circa 80 mg / 100 g) e vitamina A (circa 180 mcg / 100 g). Nella versione essiccata la papaya contiene circa 370 Kcal per 100 grammi, ed è densa di zuccheri energizzanti (76 g / 100 g). Non contiene grassi (0%), ma fibre (circa 4 g / 100g). Inoltre, rende disponibili minerali come il potassio (circa 600 mg / 100g), il calcio (circa 150 mg / 100g), il ferro(0,66 mg / 100 g). Una volta rimossa l'acqua, questo cibo può essere consumato in quantità maggiori senza sentirsi troppo sazi, e l'assunzione di nutrienti sarà molto più efficiente.

Come consumare la Papaya disidratata in cucina o come snack

Il gusto della papaya è simile a quello di pesca o melone, soffice, acquoso. Può essere facilmente essiccata, utile per la preparazione di cibi e bevande deliziosi, oltre che come spuntino.

La papaya essiccata può essere consumata come snack energizzante oppure come complemento di un pasto. Può essere utilizzata e in pasticceria e in cucina, soprattutto per la creazione di decorazioni, mix di cereali e insalate, o barrette energetiche. Le fette di Papaya disidratate possono essere aggiunte alle bevande vegetali e ai succhi di frutta, alloyogurt, al tè, e possono fare da decorazione top per gelati, torte, cupcake o muffin. La Papaya essiccata può essere utilizzata anche per frullati o cocktail, per renderli più dolci e eccentrici nella miscelazione.

Papaya essiccata: effetti collaterali e controindicazioni

Non ci sono controindicazioni specifiche all’assunzione di Papaya nelle giuste dosi, ma come per molta frutta secca, gli zuccheri naturali sono molto alti. Per questo, la Papaya essiccata è sconsigliata a chi soffre di diabete, potendo elevare i livelli di zucchero nel sangue. Durante la gravidanza non è consigliato di consumare grandi quantità questo frutto, per la presenza di papeina, sostanza che può indurre contrazione uterine – in realtà è stato osservato più nel frutto acerbo. In dosi abbondanti la Papaya secca potrebbe provocare un'azione lassativa.

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Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
76 g
Carboidrati:
85 g
Grassi:
0 g
Sale
0,55 g
Proteine:
0 g
Saturi:
0 g
Valore energetico (calorie):
370 Kcal
Provenienza
Thailand
Tipologia
con aggiunta di zucchero
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